Il Diamante Nero

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All'interno della stanza c'erano due persone, non riuscivo molto bene a riconoscere i volti. Una ragazza era alta e robusta, l'altra alta e magra, insomma io ero la più bassa. Guardai alla mia sinistra e trovai l'interruttore della luce. Il lampadario era ornato, come il resto della scuola, di diamanti ma questi erano viola, verdi e neri. La stanza era molto piccola davanti a me c'era un letto a castello molto grande che occupava quasi tutta la stanza, ma girando nell'angolo a destra la stanza si allargava e lì c'era un  letto enorme singolo. Davanti a quel letto c'era una porta dove si trovava il bagno. Una vasca enorme mi accoglieva in quel grande spazio composto da tre lavandini enormi un wc e un piccolo armadietto di legno. Tutto in quella stanza era enorme . Uscii dal bagno, e mi resi conto che non avevo neanche salutato le mie future compagne di stanza. Una era Anita la ragazza che avevo incontrato nell'ufficio del preside e l'altra Marta Just una ragazza dai capelli lisci corti  fino alle spalle e una naso abbastanza grosso. Anita mi salutò con un caloroso abbraccio, mentre Marta si limitò a salutarmi con un sorriso ed un saluto con la mano. Non sembrava molto felice aveva uno sguardo triste e quasi spaventato negli occhi. "Bene! Se a te non dispiace io e Marta prendiamo i letti a castello! Tu puoi dormire nel letto singolo!". Sembrava quasi che mi volessero escludere. La voce di Anita era sempre squillante ma anche preoccupata. "Lì appesi alla porta ci sono i turni per la doccia...prima va Marta poi tu, ed infine io! Bene ragazze, io direi di disfare le valigie!". Erano le 5 del pomeriggio quando iniziammo e finimmo alle 7, giusto in tempo per una doccia prima di andare a cenare. "Voi conoscete qualcuno?" Disse Marta cercando di parlare sopra la musica che avevo messo. "Bhe a parte voi, so che chi sono Alexis Done e Kristen Avigale...ma niente di positivo su di loro...insomma sono un po'...se la tirano diciamo." Anita non sembrava molto convinta. "Spero solamente di non avercele in classe! Disse Marta. Ci preparammo per andare a cenare se fosse stato per me sarei andata in pigiama ma purtroppo non si poteva. Marta mi aveva raccontato che, c'era un capannone allestito di tanti piccoli "fast food". Era allestito fuori dalla scuola e per arrivarci dovevamo attraversare la strada principale, mi chiesi se le persone normali potessero vedere i diamanti che avevamo in faccia...Arrivate al capannone scoprimmo che offriva tante cose divertenti: una discoteca, un cinema e una strana attività che però solo quelli al terzo anno potevano parteciparvi. Decidemmo subito che dopo cena saremmo andate a letto sfinite, anche se Anita aveva una gran voglia di festeggiare. Ci fermammo in questo piccolo chiosco che faceva gli hamburger non avevano affatto un bell'aspetto...sembravano ingrigiti...ne assaggiai uno, aspettandomi ovviamente il gusto di carne, ketchup, pomodori o insalata e infatti sapeva esattamente così, molto più buono di quelli che avevo assaggiato prima d'ora. "Sembri sorpresa!"

"Certo!.. questo...questa cosa ha un gusto buonissimo!"

"Certo che lo ha!" Anita mi guardava con uno sguardo come dire "che cosa ti aspettavi?"

"Per curiosità..." Chiese Marta "...di che cosa sa?"

"Di hamburger...perché...non è un hamburger!?!" In quel momento ero davvero confusa, smebrava che le mie "amiche" mi volessero prendere in giro.

"Si chiamano Gedachte Voedsel...semplificato cibo pensiero!"

Dopo questa perla o dovrei dir diamante di saggezza, tornammo alla scuola erano le 22,15...era stata una giornata molto stancante, mi mancava il mio letto, la mia stanza, non che non mi piacesse lì...solo che era strano...era successo cosi in fretta, i mesi erano passati, avevo la sensazione che i miei genitori mi avessero abbandonato in quella scuola...dove tutti erano più grandi di me, sapevano più cose su quel mondo. Dovevo solo dormire tranquilla e abituarmi.