Io Sono Merida parte 1

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Io sono Merida,ho una folta chioma di capelli ricci e rossi,ho un colorito molto chiaro e ho gli occhi azzurro cielo.

-Merida,Merida alzati o farai tardi a scuola!!!
Grida mia madre dal piano di sotto

Con poco entusiasmo e tanto sonno mi alzo dal letto,mi vesto:indosso una canotta rossa con un aquila disegnata sopra e degli shorts di jeans,come scrape scelgo delle Vans grige.
Vado in bagno mi lavo mi pettino e mi trucco un po',scendo al piano di sotto per fare colazione,questa è la mia solita mattina.
-finalmente sei arrivata Merida!
Dice mia mamma
E io rispondo -mamma mi stavo preparando!comunque ora vado a scuola ciao.

Mi affretto ad arrivare a scuola,sono già in ritardo,entro nel aula di matematica e la professoressa ci corregge il compito:il mio naturalmente è quasi tutto sbagliato!poi dopo qualche complicato esercizio arriva finalmente l'ora di italiano,il professore  ci spiega la lezione di oggi e io la seguo attenta,poi ci assegna i compiti,Sono abbastanza facili per me.uscendo dal aula mi scontro con Anna,una mia compagna di  liceo,involontariamente le faccio cadere i libri,lei si china per raccoglierli e arriva un gruppo di ragazzi che inizia a prenderla in giro per il suo abbigliamento:una camicia a maniche lunghe tinta unita grigia e sopra un cardigan nero,e infine dei jeans blu scuro molto larghi,per quanto riguarda le scarpe indossa dei mocassini marroni,la criticano anche per la montatura dei suoi occhiali che è rotonda come quella di Harry Potter,poi incominciano a insultarla e infine  le dicono che è una cessa.Io mi volto verso di lei e la trovo che raccoglie i libri in un mare di lacrime,non posso accettare il modo in cui quei ragazzi l'hanno trattata allora vado da loro e gli spintono,uno di loro mi guarda dalla testa ai piedi e fa un sorrisetto,-siete dei deficienti! Esclamo e mi volto a testa alta per andare ad aiutare Anna,raccogliamo velocemente i libri e c'è ne andiamo,una volta uscite dalla scuola le chiedo -tutto bene Anna?
Lei risponde si facendomi un cenno con la testa,non dice niente fino a casa sua dove con un cenno della mano mi saluta,non parla molto,anzi non parla proprio!
Torno a casa mia e trovo davanti alla porta un ragazzo che era insieme a quelli che hanno trattato male Anna,
Si avvicina a me e mi dice -Hey ciao
Io rispondo -hem ciao
-come stai? Mi chiede
-male adesso che ti vedo rispondo arrabbiata
-he dai! Esclama
-non ho intenzione di parlare con persone come te! Gli dico
-ti prego,mi dispiace per quello che i miei amici hanno detto ad Anna.
Dice con un tono più dolce di quanto avrebbe dovuto.
Allora io mi arrabbio  e gli dico -se ti dispiace non avresti dovuto lasciare insultare Anna da i tuoi amici!
Al improvviso si arrabbia ed esclama -almeno io sono qualcosa!tu non sei niente e non hai niente a parte il tuo stupido arco!tu non sai qual è il tuo destino!io si! E sai perché?! Perché tu non puoi cambiare il tuo destino!
A quelle parole io rimango impietrita,poi lo prendo per un braccio e lo trascino nella stalla dove c'è il mio cavallo.(abitiamo in campagna e a pochi metri di distanza da casa mia c'è un bosco)prendo il mio arco e le frecce e salgo in groppa al mio cavallo e faccio salire anche...-come ti chiami?
Gli chiedo
-Hiccup
Faccio salire anche Hiccup.
E mi avvio verso il bosco andando sempre più veloce,nota che ho piazzato dei bersagli in tutto il bosco,ma ancora di più nota che non ne manco uno e per di più andando a cavallo.
-Sei bravissima! Mi dice stupito
-questo arco sarà tutto ciò che ho,come dici te,ma è la cosa migliore che ho,tu cos hai?
Gil chiedo
-ho il mio cane,sdentato,e ho t....
Poi si interrompe,
Immagino che la lettera dopo la t sia la e,e chiedo -me?
-hem no...
Risponde in tono più insicuro del solito.
Poi torno a casa mia e lui a casa sua,mangio,vado subito a dormire sono molto stanca.

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