Terrore

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Miapov
Ordinammo le pizze e tra di noi calò un silenzio imbarazzante che io decisi di rompere cercando di scoprire qualcosa in più su di lui.
- Parlami un po'di te- dissi io
- niente di importante da sapere... abito in una casa appena fuori dalla città,ma ho una seconda casa a San Francisco- disse
- e... vivi da solo?- chiesi curiosa,al che si irrigidì sulla sedia e mi guardò malissimo. Mi feci piccola piccola e abbassai la testa trovando d'improvviso interessanti i miei piedi...
- si vivo da solo ma non ti riguarda dove e con chi vivo- rispose con sguardo duro.
-tu invece? Vivi da sola? Disse cercando di cambiare argomento.
-no,vivo con i miei genitori...
-capisco

- e... i tuoi genitori?- tentai una seconda volta io,al che lui scattò in piedi e sbattè il pugno sul tavolo
- non mi va che mi si facciano domande del genere. Ho già detto abbastanza- tuonò.
Io tremavo e rimasi stupita dalla sua reazione,ma non mi diedi per vinta.
- m-ma io... ero solo curiosa- dissi balbettando
- e te la fai passare la curiosità- mi urlò in faccia - sono fatti miei - e si alzò di scatto,uscendo dal locale e lasciandomi lì da sola.
Gli occhi iniziarono a pizzicarmi e non potei fare a meno di scoppiare in lacrime sotto lo sguardo di tutti gli altri clienti del ristorante.
Mi asciugai gli occhi e mi guardai dello schermo del telefono: il trucco mi era colato fin sulle guance e la mia coda era un disastro.
Decisi di andare a casa di Alicia e sfogarmi con lei quindi uscii dal locale e con sorpresa mi accorsi che era già notte fonda... mi avviai sulla strada di casa ma un senso di paura mi invase e accelerai il passo guardandomi continuamente indietro... non sapevo esattamente di COSA avessi paura,ma so che mi ritrovai a correre sotto un cielo scuro e la luce quasi inesistente della luna; vi lascio immaginare la mia corsa goffa: avevo i tacchi alti e correvo a velocita minima per paura di inciampare; quando anche la luce della luna scomparve completamente decisi di togliere i tacchi e rimanere scalza per correre meglio... stavo rallentando quando qualcosa mi tirò indietro facendomi stracciare il vestito e io cacciai un urlo di TERRORE,mi immobilizzai e serrai gli occhi; dopo un po' mi feci coraggio e mi voltai,notando con sollievo e sorpresa di essermi solo impigliata nel ramo di un albero;
Ricominciai a camminare guardandomi le spalle finché non vidi come un miraggio la casa di Alicia e, quando mi avvicinai notai con sollievo che non era un'allucinazione e che mi trovavo sulla porta della casa della mia amica. Suonai il campanello senza curarmi dell'orario e del mio aspetto,che doveva essere pietoso in quanto appena Alicia si affaccio sulla soglia,con faccia assonnata, fece un balzo all'indietro e mi guardò spaventata e interrogativa. Fece un sonoro sbadiglio e poi parlò:
- Mia!!! Cosa ci fai ridotta in questo stato! Che cosa è successo?- quasi urlò orami completamente sveglia.
Presi posto sul divano accanto a lei e le spiegai cosa era accaduto:
- Abbiamo ordinato le pizze e fin qui tutto bene,ma poi gli ho fatto qualche domanda sui suoi genitori,si è irrigidito,mi ha urlato in faccia ed è andato via sbattendo la porta del locale; mi ha fatto fare una pessima figura perché dopo che se è andato,le persone mi guardavano interrogative quasi spaventate ed io ero diventata rossissima... poi sono uscita,ho pianto e volevo venire da te per parlarne ma era buio e sono inciampata... ed eccomi qua- dissi tutto d'un fiato.
Non riuscivo a decifrare l'espressione di Alicia...sembrava...PREOCCUPATA!?? Si accorse che la guardavo e allora mi disse: - Mia,devi stare attenta,una persona che ha queste reazioni per una domanda ha seri problemi... mantieni alta la guardia- mi ammonì ma io non diedi molto peso a quelle parole ma ora mi accorgo che erano forse le più sagge che Alicia mi avesse mai detto.
Guardammo l'orologio: 11: 34;decidemmo di andare a dormire poiché eravamo entrambe molto stanche. Ci rintanammo sotto le coperte e ci ricordanmo di come facevamo da bambine: facevamo finta di essere principesse che si nascondevano dai pirati,raggomitolate sotto le lenzuola calde e morbide e, pensando a ciò, dimenticai per un attimo tutto quello che avevo vissuto e mi addormentai profondamente,col dolce profumo di Alicia che mi accompagnava.
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Ciao ragazze^_^ scusate la lunghissima assenza...rieccomi con un nuovo capitolo spero vi piaccia e... buona lettura.
Prometto di aggiornare più spesso.
Un bacione

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