capitolo 1

2K 87 15
                                    

Apro lentamente gli occhi udendo dei passi farsi vicini verso di me: - hey, come mai sei qua? -
Mi chiede una ragazza dai capelli blu, avvicinandosi sempre di più.
Alzo lo sguardo incrociando i suoi occhi azzurri: - che t'importa? -
Pargo più brusca di quello che avrei voluto, ma meglio cosi. Non ho bisogno di nessuno.
Lei mi guarda: - tu non ti preoccuperesti a vedere una ragazza a terra piangere come una fontana rotta? -
Distolgo lo sguardo serrando gli occhi: - fa niente, vattene -
Dico decisa, ma lei pare non ascoltarmi per niente e mi porge un fazzoletto, che io non prendo.
Sospira: - prima di andare, qual'è il tuo nome? -
: -yuno -
: -va bene, addio -

Voglio davvero che se ne vada?

: - e il tuo? -
Mormoro facendola voltare : - Luka -

Si allontana ed io a seguo con lo sguardo fino a non intravvederla più.
Mi rannicchio contro il muro.

Spero di rincontrarla.

[.....]

Una volta prosciugata dalle tante lacrime mi alzo, sollevo le braccia per notare quanto fossi sporca. Sospiro, un lungo sospiro. Sento una goccia d'acqua sul naso, cosi alzo la testa e altre gocce coprono la mia faccia. In breve la pioggia scende rapidamente così decido di tornare a casa.

Arrivata la casa è vuota. Mia madre è al lavoro e mio padre... Be' non c'é più.
Riempio la vasca con acqua tiepida, prendo un accappatoio lasciandolo vicino al lavello e, dopo essermi spogliata, entro nella vasca.

Sento già i problemi andare via, ne avevo bisogno.
Avevo bisogno di liberarmi dai pensieri di quel bastardo di Matteo, e di quella troia di misa.

E la ragazza di oggi? Sono stata alquanto scortese con lei, e lei mi aveva offerto il suo aiuto...
Ma... Perche sto pensando a lei? Bah.

Dopo essere stata li un bel po' esco, mettendo l'accappatoio. Mi vesto e vado a stendermi sul letto, per poi addormentarmi.

Luka's pov

Dopo l'incontro con quella ragazza sono entrata nel posto in cui passo la metà del tempo, la caffetteria.
Come al solito alle tre in punto sono lì a prendere il cappuccino. Dopo aver finito noto che piove. Esco, salgo sulla mia bicicletta e torno nel vicoletto dove stava la ragazza di prima, e c'era ancora.
Già, ero preoccupata per lei.
Mi allontano appena si alza e padalo il più velocemente possibile fino ad un parchetto che sembra abbandonato, strano. Mi siedo su un'altalena e dondolo coi piedi, ma il metallo arrugginito di essa provoca un rumore tremendamente fastidioso. Sto sotto la pioggia, cosa che non mi preoccupa.
Ho sempre amato stare sotto la pioggia, il ticchettio che fa appena arriva al suolo, o sulla mia pelle.
Perché gli umani la evitano non lo so, cioè che problema da' un po' d'acqua?
Buah, non li capirò mai.
Mi sdraio a pancia in su, sull'erba, a guarda il cielo, quasi completamente coperto dalle nuvole.
Chiudo gli occhi

Che bella sensazione

L'unica cosa che mi passa per la mente è questa.


La pioggia cessa di scendere, mentre io sono ancora sdraiata.
Magari tutti fossero come me, resterei in questo mondo per l'eternità.
"Eternità", che parola bella ma allo stesso tempo terrificante...

yuri.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora