Capitolo 14 Aelita sulla Terra (parte 3)

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Arriviamo al Kadic. Le urla degli studenti si mescolano al rumore dei passi dei Kankrelat e al suono dei loro laser.
Sissi grida come un' oca, inseguita da uno di quei mostriciattoli.
Nonostante mi stia antipatica devo aiutarla in qualche modo o per lei sarà la fine: il ritorno al passato non fa tornare in vita le persone.
Così mi piazzo davanti al mostro e con un calcio ben assestato lo finisco.
Sissi :- Perché l' hai fatto? Non mi odiavi?-
Io :- Sì è ti odio ancora ma sta tranquilla, tra poco non ti ricorderai di nulla!-
Sissi :-Ancora con queste pazzie? Sono stufa di te e del vostro gruppetto!-
Non risposi. Il mio sguardo era fisso su Odd e Mattias, che lottavano disperatamente contro quattro Kankrelat.
Dovevo aiutarli. Stavo per muovermi ma sentii un dolore tremendo sulla schiena. Mi avevano colpito.
Caddi a terra. Il Kankrelat si avvicinava sempre di più a me.
Odd e Mattias erano a terra come me. La situazione era critica.
Il Kankrelat stava caricando il colpo. Chiusi gli occhi e aspettai il colpo fatale.
Ma non arrivò. Al suo posto apparve la solita onda bianca: il ritorno al passato.
Quella stessa sera.
Non avevo sonno questa sera, così uscìi in cortile. Mattias non era in camera, un motivo in più per uscire.
Lo trovai seduto davanti al cancello del Kadic.
Quando mi notò sorrise.
Si alzò e si avvicinò a me.
Mi accarezzò una guancia.
Poi si avvicinò a me e mi baciò dolcemente. Ricambiai.
Quel bacio era il simbolo del nostro amore: io piacevo a lui, e lui piaceva a me.

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