twenty-five

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2 Marzo
-Cosa ti prende Emma?Sei strana?- gli domandò la madre mentre la ragazza giocava col cibo che si trovava nel piatto.
-niente mamma..-
-sicura?-
-chi era quel ragazzo che mi veniva a visitare quando stavo all ospedale mamma?Lo conosco?-
La madre non sapeva cosa rispondere.
-non importa tesoro chi era quel ragazzo.L importante èche sei a casa no?-. Aggiunse la donna
-tu mamma lo sai. Potevo rimanere all ospedale su un cavolo di lettino e sentire quella voce così lontana ma vicina che mi parlava ogni giorno.Quella voce che mi faceva compagnia. Mi sono riavegliata con lui al mio fianco.Mi ha lasciata ho sentito lasciare la mia mano,stava diventando fredda col tocco del lenzuolo sotto di se. Quella mano che mi faceva battere il cuore un grado o due piu forte del normale..È stato l unico in grado di venire a vedermi.Nessuno l ha fatto nessuno delle mie amiche.NESSUNO. solo un ragazzo sconosciuto che non so nemmeno il suo nome.-. Finì per piangere.
Si alzò in piedi,gettò con rabbia la forchetta sul piatto facendo rumore e salendo in camera sua.
La porta sbattè forte. Si accucciò con la schiena verso la porta e iniziò a piangere infilando la testa tra il rifugio che si era creata con le braccia e le ginocchia.

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