Capitolo 1: Se vedemo na partita al 221B de Baker Street

184 18 14
                                    

Capitolo incentrato sui personaggi Sherlock Holmes e John Watson, della serie tv Sherlock.

John Watson stava per rientrare a casa, quando, aprendo la porta, sentì delle grida provenire dal piano superiore.
<< Oddio Sherlock! Mo che sta a combina>> pensò il dottore, intento a salire in fretta le scale che portano verso il loro appartamento. Arrivato alla fine della scalinata, capì che ciò che aveva sentito non erano delle grida, ma dei cori da stadio. Con aria afflitta disse: << No te prego no. A partita no>> ed entrò nel salone.
<< FORZAAA ROMA FORZA ALEEEEE>> Sherlock si era già posizionato sul divano davanti alla tv e, con indosso la maglia della Roma autografata da Totti, aveva già iniziato a cantare a squarciagola.
<< A She zitto mpo co sta cosa! Che poi se sveglia la signora Hudson e so cazzi amari! E poi manco è iniziata sta partita!>> Lo rimproverò John con aria infastidita. Sherlock lo notò appena e disse: << A Jo! Macché me frega! Anzi vie pure te che così in due famo più casino! VIVA A MAGGICAAAA!>>
<< A She e statte bono mpó!>>
In quel momento BAAAAAAM! La porta dell'appartamento si spalancò
<< Allora?! Che è tutta sta caciara?!>> Chiese la signora Hudson rimanendo nella penombra dell'entrata. I due si fermarono e rimasero immobili sull'attenti, mentre Sherlock provava a dare una risposta: << hem.... Ecco signò.... ce sta a partita da a Roma oggi e..>> << Ao! Te stai a vede a Maggica?>> << ...si...>>
<< E ALLORA DAJE MPO! E VEDEMOSELA NSIEME STA PARTITAA!>> Esultò la signora Hudson uscendo dall'angolo di penombra, con indosso la sciarpa e la maglia della Roma. A quel punto Sherlock posò le mani sulle spalle della signora Hudson e si misero a fare un trenino per tutta la casa, saltellando e gridando <<PO POPOPO PO POOOOPOOOO! ENNAMOOOO>>
John si diresse verso la cucina maledicendoli a denti stretti: << ve piasse n'corpo.... guarda te se tutte e sante vorte deve anna così sta storia... nu ja faccio più... ogni volta che ce sta a Roma sur televisore Sherlock rivorge tutte le sue attenzioni solo sur carcio... mo ba, sta storia deve da fini>>.
John tornò in salone mentre ancora stavano saltellando e disse: << A She vie qua che te devo di na cosa importante>>. Nonostante Sherlock fosse preso dall'euforia del momento, non poté dire di no all'amico e quindi si diressero verso la camera di Sherlock per poter parlare in tranquillità.
<< Dimme tutto John>> esordì in modo tranquillo il detective
<< Senti... ecco... credo che co tutta sta faccenda sia arrivato il momento de dittelo....>> disse John con un po' di titubanza nella voce. Poi fece un bel respiro e riprese: << Sai no, che noi siamo amici da tanto tempo - <<moltissimo tempo>> - ecco, si. Bè vedi.... quando.. quando tu te devi vede e partite, ecco, è come se nessun altro avesse importanza, come se nessun altro esistesse. Pensi solo e soltanto ar carcio... - << È questo il problema John?>> - n..no... non è esattamente questo er problema>> << E allora qual è? Dimmelo>> Gli rispose Sherlock con un tono ancora più pacato e fece un passo avanti verso l'amico.
<< È che... come ho detto prima, noi semo amici da tantissimo tempo e.... forse semo quarcosa de più che amici.. - A quel punto Sherlock si era avvicinato ancora di più a John, aspettando con impaziente gioia e con un piccolo sorriso, quello che aveva da dire il suo dottore -.... e quindi, proprio pe questo, è arrivato er momento de ditte la verità. La verità è che....>>
<< Si..?>>
<< La verità è che io sono...>>
<< Tu sei?>> A questo punto Sherlock stava per sfoderare il suo sorriso più smagliante.

<< A she, io so da a Lazio!!>>

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 29, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Personaggi random che parlano in romanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora