Competition.

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Azzurra's POV.

Sbatto contro Lorenzo mentre esco dalla mia stanza, credo abbia appena finito le prove con i ragazzi. Mi tocco con la mano la spalla dolorante per lo scontro e lo guardo per un po' pensando che se fosse stato al mio posto non si sarebbe fatto tutti i miei problemi. Sono donna e sono complicata, questo pensa mio cugino e me lo ripete sempre.

«Se n'è andato?» chiedo, senza nemmeno pronunciare il nome della persona.

«Sì, abbiamo appena terminato di provare» mi fissa mettendosi le mani sui fianchi e sospirando «Che fastidio ti dà quel ragazzo?»

«Mi distrae» rispondo secca, ricambiando il suo sguardo «Mi fissa tutte le sere mentre mi alleno ed è da due mesi che non gli rivolgo la parola, in più mi dà fastidio, e non poco, ritrovarmelo in giro per casa tutti i pomeriggi ma da brava ospite mi chiudo in camera e non dico nulla» dico acida, addolcendo poi il mio tono sull'ultima frase. L'ultima cosa che voglio è litigare con mio cugino.

Vedo Lorenzo sbuffare e appoggiarsi con la schiena al muro del corridoio, incrociando le braccia al petto «Considerando il fatto che tu gli abbia parlato una sola volta, posso dire che non lo conosci proprio. Andiamo Azzurra, è un bel ragazzo anche esteticamente, potresti prenderlo come tuo amato e trovare dimora qui a Tarquinia» controbatte fingendosi un damerino settecentesco.

Spalanco gli occhi alla sua affermazione. È mica impazzito? «Taglia corto cugino, non farti strane idee. Ho dei Mondiali a cui pensare»

«Pff, tu e le tue gare. Vivi un po', cuginetta» detto questo mi passa una mano fra i capelli per scompigliarli ed entra, finalmente, in camera sua, lasciandomi lì immobile.

Prendo il borsone che mi era caduto a terra durante lo scontro e lo rimetto sulla spalla sinistra per poi correre ad allenarmi. Non sono una tipa che prende il mondo alla leggera come fa Lorenzo.

Alessio's POV.

Sento un fastidioso rumore interrompere il mio sonno quindi apro lentamente gli occhi cercando di capire da che parte provenga. Mi giro verso il mio comodino e trovo il cellulare illuminato, sarà sicuramente un nuovo messaggio.

Da: Lorenzo 21/06/15 8.37

Buongiorno Bernabei! Ho bisogno di compagnia per andare in un posto e non uccidermi se ti dico che dovresti essere pronto per le 9.45.

Lorenzo, lui e il suoi orari da perfettino. Ho imparato a conoscerlo in questi due mesi ed ho capito che una cosa che lo contraddistingue è la puntualità e la precisione. Dove dovrà mai andare accompagnato da un cretino come me con questo caldo di domenica mattina?

A: Lorenzo 21/06/15 8.39

Cantarini ti odio! Dove cavolo dobbiamo andare? Grazie per avermi svegliato all'alba.

Da: Lorenzo 21/06/15 8.40

Dubito che tu te ne sia accorto ma l'alba è passata già da un bel po' ;) Comunque non temere, ci saranno tante belle fanciulle.

A: Lorenzo 21/06/15 8.41

Che palle che sei. D'accordo, a dopo.

Sono davvero curioso di conoscere la nostra destinazione quindi mi alzo dal letto, con un'energia che non mi si addice per quest'ora del mattino, faccio colazione e corro a prepararmi.

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Mi trovo in macchina con Lorenzo e la nostra meta non mi è ancora chiara. Continua a ripetere con un sorriso stampato in faccia che non me ne pentirò e la cosa mi irrita. Continuo a fissare il mio amico con sguardo fulminante e non mi rendo conto che ha appena parcheggiato l'auto. Scendo velocemente e mi guardo intorno: il nuovo Palazzetto dello sport di Tarquinia. Ma che cavolo ci facciamo qui?

«Sbrigati che inizia!» dice Lorenzo iniziando a camminare come se fosse solo quindi corro verso di lui e lo affianco. All'entrata del palazzetto noto delle ragazze con uno chignon e del trucco abbastanza accentuato... mi ricordano tanto Azzurra. Il punto è che non riesco a smettere di pensarla da un bel po' e vabbé, anche di andare a spiare i suoi allenamenti. Mi sto tipo drogando della sua leggerezza quando balla. Devo ancora capire che ci faceva a casa di Lorenzo il giorno del mio "provino". Magari hanno una storia e quindi dovrei starle lontano ma credo che a quest'ora Lore avrebbe marcato il territorio.

Entriamo nel nuovo palazzetto e cerchiamo dei posti liberi per sederci. Osservo il campo gara davanti a me, un tappeto color panna racchiuso in un quadrato da una striscia rosso intenso. Pedana: ecco come si chiama!

Lorenzo interrompe i miei pensieri: «Oggi si svolgerà una gara amichevole per inaugurare il nuovo palazzetto» esordisce il mio amico «Oh, e gareggerà anche mia cugina. Ecco perché siamo qui» aggiunge con nonchalance mentre scruta anche lui il campo gara.

«Chi è tua cugina? È carina?» chiedo cercando con lo sguardo una qualche ragazza che potrebbe assomigliare a Lorenzo.

«Parecchio!» esclama scoppiando a ridere.

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Siamo qui da due ore e la gara procede nel migliore dei modi, bhè almeno credo, non capisco nulla di ginnastica ritmica. Si susseguono un sacco di ragazze che hanno in comunque il solito chignon, corpi magri e una flessibilità di schiena e gambe assurda. L'unica cosa che le distingue fra di loro è il colore del proprio body e attrezzo.

Vedo il mio amico mettersi in una posizione eretta per prestare più attenzione e spalanco la bocca quando sento lo speaker annunciare: «E adesso in pedana al nastro: Azzurra Cantarini»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 23, 2020 ⏰

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That blonde girl || Alessio Bernabei, Dear Jack FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora