capitolo 6

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"Uno studente si è offerto di finanziare le tue spese per la scuola" era molto entusiasta.
"E chi è questo studente?" Sono felicissima e parlo velocissima.
"Harry Styles, stanza 116". OMG. Harry? Perchè?
Senza dire nulla al preside corro in stanza di Harry e appena lui apre la porta lo abbraccio fortissimo.
"Hey Amy,perché tutto questo entusiasmo? " ride.
"Ho saputo che mi pagherai gli studi e ti darò qualunque cosa in cambio" ma perchè ho detto questo? Ora cosa mi chiederà?
"Bhe...in questo momento sono single" accenna un ghigno malefico e poi scoppia a ridere.
"A che punto vuoi arrivare?" Ero imbarazzata come mai.
"Bhe..io....e....te?" Il mio cuore diceva di sí ma la mia mente diceva di no.
"Ci sto" stupisco me stessa della risposta e senza che me ne accorgo le sue labbra erano già contro le mie.
Esco dalla sua stanza dopo averlo salutato e vado nella mia.
Chiamo mia madre per darle la bella notizia, ma evidentemente ne era già a conoscenza. Mi saluta e le dico che la verrò a trovare sabato pomeriggio.
Guardo l'ora: era già l'una, ma non avevo per niente fame; quindi faccio un breve pisolino e quando mi sveglio sono già le 3:00.
Solo a quel punto mi ricordai che era lunedì: avevo perso le lezioni. Ero talmente presa dall'entusiasmo di non dover lasciare la scuola...a tal punto da dimenticarmi dell'inizio delle lezioni e ora dovrò anche trovarmi una valida scusa, perchè nessuno crederà mai che sia stata male, preside testimone.
Decido allora di fare un giro per il campus, esplorando nuovi edifici e ristoranti. Mi squillò il cellulare: era mia madre.
"Pronto?"dico
"Ciaaao Amy!" Sembrava felice.
"Ciao mamma tutto bene?"
"Amyy, ho trovato lavoro!!" Ero al settimo cielo, un'altra notizia buona.
"Sono felicissima...dove lavorerai?"
"Il capo del ristorante vicino a casa nostra cercava una dipendente che aveva studiato, cucina...e in breve ho ottenuto il lavoro"
"E come ti pagano?"
"Essendo un ristorande di lusso vengo pagata milletrecento dollari al mese...con questa cifra potremmo permetterci anche un appartamento piú grande."
"Wow, sono contenta!"
"Ciao ora ti devo lasciare; tra mezz'ora inizio a lavorare e devo prepararmi. Baci."
"Ciao mamma...ma cosa dico peró ad Harry?"
"Digli pure che non c'è più bisogno che paghi lui"
"Ok, ciao mamma"
Non-ci-credo finalmente mia madre ha trovato un lavoro ben pagato...e non mi dovrò più sentire in debito con lui.
Andai ad annunciarglielo. Busso alla porta e al secondo 'tok' si apre.
"Hey entra pure" entro e ci sediamo dul letto.
"Ti devo dire una cosa"
"Bella o brutta?"
"Assolutamente bellissima: mia madre ha trovato lavoro, perciò non dovrai più pagarmi la scuola"
"Ma il nostro accordo vale ancora? Giusto...l'accordo....porca vacca, lo avevo completamente dimenticato...ora cosa dico?
"Bhe..il nostro accordo...deve saltare"
"Ma perché Amy? Che ti ho fatto?"
"Niente, tu niente"
Ormai non avevo più nulla da perdere gli raccontai tutta la mia storia; la morte di mio padre, la depressione di mia madre, il nostro impoverimento, la nostra piccola abitazione e il lavoro che facevo per finanziare la scuola... Quando arrivai a quel punto lui diventó pallido e non seppe cosa dire...se non:
"Esci da sta cazzo di stanza Amy, non voglio mai più vederti".
"Ma ma...io..." - dico insicura - "ti ho solo raccontato la verità e tu mi cacci? Ma che razza di persona sei?" Quasi strillavo.
Uscii dalla stanza ab in lacrime.

ALIVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora