7:50
Sveglia.
Allungo il braccio per far cessare all'istante quel rumore assordante. Poi mi ricordo. Questo non è un giorno come tutti gli altri. Oggi devo partire,andare via da tutto questo. Qui non faccio altro che rivivere il mio passato. E poi la sento,la voce dell'unica persona che mi è stata vicina,mia zia.
«Coraggio Sophie, perderai l'aereo. Alzati!» mi urla dal piano di sotto.
«Si,si. Ma non urlare. Mi urta alla mattina.» rispondo sentendo la zia ridere.
Mi alzo dal letto, guardo i vestiti che ho scelto per il viaggio. Me li metto e chiudo definitivamente la valigia dopo aver controllato di aver preso tutto. Non mi guardo allo specchio perché se lo facessi lo frantumerei.
Una volta di sotto, trovo la zia in cucina.
«Ti ho preparato la colazione.» mi dice.
«Ah,grazie. Potevo fare io.» le dico.
«Mangia e basta.» risponde.
Sorrido. Abbiamo proprio lo stesso carattere io e lei. Dopo aver mangiato tutto e aver lavato la mia tazza,ci dirigiamo in macchina. Quella che mi avrebbe portata in aeroporto.Durante il tragitto osservo per l'ultima volta il Verde dell'Irlanda. Non so quando lo vedrò di nuovo.. non presto, questo lo so. Dopo un po' distolgo lo sguardo. Non posso sopportarlo. Quel verde...mi ricorda gli occhi di Lei. Di mia madre. Quel verde cosí unico,che io non ho ereditato. Ho preso gli occhi marroni e profondi di quello che sarebbe mio padre. No,non può definirsi tale un uomo che ha fatto solo del male agli altri nella sua vita. Da mia madre ho preso i capelli mossi e castani.
Il tragitto prosegue in silenzio. Sia io che mia zia siamo di poche parole.
Una volta arrivate guardo il tabellone degli orari: il mio aereo sarebbe partito tra una cinquantina di minuti.
«Sei proprio sicura di non voler lasciare tutto questo anche tu?» interrompo il silenzio.
«Si,lo sono. Io vivo nei ricordi. Non ce la farei a lasciare tutto. Siamo molto simili,ma non ho il tuo coraggio. Tu fai bene ad andare,anche se mi mancherai moltissimo. É la prima volta, credo, che fai qualcosa per te. Sono molto orgogliosa.» mi risponde.
Una lacrima minaccia di uscire. Ma la soffoco guardando verso l'alto e morsicandomi la lingua.
Mia zia lo capisce, e mi abbraccia. Cosí, senza dire nulla. Poi, passiamo un po' di tempo a parlare del college e dei corsi che avrei seguito.«Bene,ora credo che tu debba andare» mi dice dopo aver sentito la voce robotica che annuncia i voli all'aeroporto.
Annuisco. «Grazie di tutto zia.» non riesco a dirle altro.
Annuisce a sua volta.
Mi volto e mi allontano da lei. Mi dirigo verso il mio volo.
L' Australia sarebbe stata la mia destinazione. Esattamente dalla parte opposta del mondo,si può dire.
Devo allontanarmi il più possibile da qui. Lo devo fare....per me.
Mi guardo indietro l'ultima volta e vedo per la prima volta, la donna che credevo più forte al mondo piangere.
Perché é cosí.
Siamo tutti deboli in questo mondo.Ciao a tutti.
Questo è solamente una sorta di introduzione alla storia.
Come vedete Sophie tiene tutto dentro di se. Ci prova ad esternare tutto il suo dolore,ma si blocca subito, perché fa molto male.
Nei capitoli seguenti scopriremo tutto quello che ha passato.
Spero che vi piaccia.
Mi piacerebbe inoltre sapere cosa ne pensate.
Un abbraccio x
STAI LEGGENDO
So close, so far
RomanceSophie si trasferisce in una nuova città,lasciando alle sue spalle un passato oscuro che tiene dentro di sé segretamente. Nuova vita,nuova scuola,nuovi incontri. Tutto nuovo. Sophie è un'enigma,difficile da comprendere. Non si fida di nessuno. Luke...