capitolo 13

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Hayley

Dopo quel momento io e Carter non ne abbiamo più parlato della foto né di quella situazione, in pratica abbiamo messo tutto in un angolo e abbiamo cercato di dimenticare.

Ma io non ho ancora dimenticato, mi rimarrà sempre impresso nella mente.

E pensandoci, Carter è stato così sincero e aperto con me, mentre io.. Io sono rimasta chiusa, chiusa come la solita vecchia me, una conchiglia vuota, senza vita.

Mi ha raccontato tutto e io? Niente. Una beata minchia.

Non conosce la vera e propria Hayley Gibson, conosce solamente la façade che ho creato, i muri che ho costruito per proteggere una cosa che è ormai diventata insensibile, essendo rimasta nelle ombre, dietro le quinte ad osservare e non partecipare.

"Papà, papà vieni!" Urlo chiamandolo allegramente, "Arrivo, arrivo piccola mia," risponde lui ridendo e appena mi raggiunge mi prende in braccio e mi alza verso il cielo.

"Dov'è la mamma?" Chiedo sorridente, "Sta arrivando, sta tranquilla," dice assicurandomi, "Intanto ci siamo noi due e possiamo divertirci senza di lei, vero?" Annuisco, il mio sorriso diminuendosi poco alla volta.

Mamma non c'è mai quando c'è papà, mentre quando c'è lei non c'è lui.  

E non c'è dubbio che mamma arriverà tardi, quando il divertimento è già finito, la gioia è già sparita e tutto diventa di nuovo un posto freddo, in cui i tumulti prendono vita.

Alcune volte penso che sia meglio essere solamente con uno di loro, per evitare tutto quanto.

Ed eccomi qui, in camera mia con la porta chiusa, a tenere tutto dentro, a tentare di non far fuoriuscire niente. 

"Basta Robert! Ne ho abbastanza!" Urla mia madre nel corridoio, "Amelia che cazzo stai dicendo?!"

"Non ne posso più!" Una sostanza liquida cade sui jeans neri intanto che ascolto la discussione dei miei genitori, con l'orecchio appoggiato alla porta.

"Ma sentiti! Non sai nemmeno di cosa stai parlando!" 

"Robert smettila di fare il finto tonto, sai benissimo di cosa sto parlando, e se siamo finiti in questo modo è solamente per colpa tua!" 

"Colpa mia? Amelia ho cercato di salvare questa nave che stava sprofondando-"

"La nave è già sprofondata! Da anni Robert e sei l'unico che non l'ha mai notato!" Dopo che mia madre ha finito la frase, un silenzio pericoloso travolge tutta la casa.

"A-Amelia dove stai andando?" Chiede mio padre con voce nervosa, ma non c'è nessuna risposta che proviene dalla voce di mia madre.

Dopo alcuni minuti sento dei passi rapidi e un suono di rotelle nel corridoio e poi sulle scale, "Amelia.." La porta principale sbatte e qualcosa viene frantumata violentemente.

Corro singhiozzante verso la finestra e riformulo la scena nella mia mente, mia madre che se n'è andata e mio padre che se n'è andato dopo di lei, lasciandomi completamente da sola.

Prendo il cellulare dentro la tasca e per la prima volta in vita mia, ho capito che ho bisogno di aiuto.

Dopo alcuni squilli, la persona finalmente risponde, "Pronto?"

"C-Carter.. aiutami."

N/A

Una cosa importante: se avete visto i commenti scritti da un utente, volevamo solo dirvi che le critiche vanno bene, sono un modo per migliorare la storia, però sapete che quando è troppo è troppo. Ognuno ha il proprio pensiero personale, ma non vuol dire che può dire quel che vuole liberamente. Però così è successo e in tal caso, dovevamo difenderci.

Non siete obbligati a leggere la nostra storia o le altre nostre personali, infatti non siete obbligati a fare cose che non volete, se volete criticare fatelo pure, ma ci dev'essere sempre rispetto reciproco.

Vi ringraziamo per tutto il vostro supporto.

We love ya. :)

kat❤️
mariel. :3
jelizadcatipon ;)





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