Il lunedì dopo io e Matt partimmo per andare dai suoi, nervosa era dire poco, non ero mai stata presentata ai genitori di qualcuno eccetto Casey, la maggior parte delle persone mi evitava e io non potevo farci niente.
-Li hai avvisati che venivo anche io?-chiesi
-No-disse, io lo guardai sgranando gli occhi e poi scoppiò a ridere -Certo che li ho avvisati, esattamente il giorno dopo avertelo chiesto-
-Sei sicuro che non è un disturbo?-
Lui intrecciò la mia mano con la sua e mi rilassai subito
-Per la centesima volta no!-disse.Quando arrivammo, rimasi a bocca aperta, non avevo mai visto una casa del genere sembrava quelle che si usano nei film in cui vi abita una famiglia felice.
Matt prese le nostre borse e suonò alla porta, a un certo punto comparve una donna sui 40 con un grembiule da cucina, aveva i capelli castani e gli occhi verdi, come Matt
Allargò le braccia -Oh siete arrivati che bello, entrate fuori si gela-
Entrammo e Matt mi presentò
-Mamma lei è Leighton la mia ragazza-
Tesi la mano -Piacere di conoscerla signora Hamilton-
-Oh tesoro chiamami pure Camille-e mi abbracciò, a quel gesto rimasi un po sorpresa mentre Matt da dietro la madre mi mimò te l'avevo detto.
-Ho sentito per caso quel mostro di mio figlio? O ho un allucinazione?-disse un uomo proveniente dalla cucina
-Ciao papà e grazie per il mostro!-risero e si abbracciarono come fanno tutti gli uomini
Poi si girò verso di me -E tu dovresti essere la sua ragazza-mi chiese gentilmente
Io porsi la mano -Piacere Leighton, grazie per avermi ospitata signor Hamilton-, era identico a Matt a parte per i capelli brizzolati
Mi strinse la mano e sorrise -Figurati il piacere è tutto nostro e chiamami pure Sam.-
-Ho preparato la pizza dovreste essere affamati-disse Camille
Noi annuimmo
-Dov'è Amber?-chiese Matt prendendo posto a tavola vicino a me
-Arriverà domani, sta sera aveva uno spettacolo-
-Quale spettacolo?-chiesi
-Amber fa danza classica da quando è piccola quindi si esibisce un po qua un po la-mi spiegò il padre.-Papà big foto non esiste!-disse Matt mentre mangiavamo il dessert
-Ah no? Ne sei proprio sicuro?!-disse il padre
Io e Camille ci guardammo ridendo
-Questi due sono da manicomio-mi disse la madre e io risi
-Cosa vorresti insinuare papà?-chiese Matt
-Che big foot è esistito!-
-È esistito..adesso non c'è più però!-disse Matt
-Si chiama evoluzione figliolo!-
-Ah quindi vorresti dirmi che anche il chupacabra esiste?-disse
-Assolutamente!-affermò il padre ridendo
Camille si alzò -Ok ragazzi miei forse è meglio terminare qui questa conversazione!-
Sam la guardò e con finto ritegno disse-Vorresti dire che ha ragione lui?-
Lei alzò gli occhi al cielo e rise
-Cosa fate stasera uscite?-ci chiese la madre
Uscivamo? Boh...
-Si-disse Matt-faccio vedere un po di paese a Leight-mi guardò e fece l'occhiolino e io sorrisi.Dopo aver messo apposto i nostri borsoni uscimmo e iniziammo a camminare.
-Vieni ti voglio portare in un posto-mi disse prendendo la mia mano
-Ok-
Dopo aver attraversato il bosco dietro la sua casa, vidi un piccolo ponte di legno che sovrastava un piccolo fiume, il ponte era decorato con tanti fiori era stupendo.
-Ci venivo spesso con mio padre e mia sorella a pescare-disse appoggiandosi al ponte
-È bellissimo ed è molto tranquillo-dissi
-Già-poi mi guardò-Leight posso farti una domanda?-
Io mi voltai verso di lui -Si- e iniziai a preoccuparmi dato il suo sguardo serio
-Dopo che quella famiglia ti ha abbandonato..come hai fatto ad andare avanti?-mi chiese in un sussurro
Sospirai e mi appoggiai dall'altra parte del ponticello, dovevo essere sincera con lui, dovevo dirgli tutto quello che mi era successo ma ancora non ero pronta a confessare tutto quindi cercai di essere molto vaga
-Beh ho iniziato a girare per il Michigan da sola, avevo solo 6 anni non sapevo niente, poi conobbi alcuni barboni che praticamente diventarono la mia famiglia, erano straordinari, mi hanno insegnato tantissime cose-dissi
-E con la scuola come hai fatto?-mi chiese avvicinandosi
-All'inizio mi insegnarono loro a leggere e a scrivere, la maggior parte era finita sotto i ponti abbastanza anziani-
-E come hai fatto a diplomarti?-
Merda e adesso?!...
-Avevi detto solo una domanda!-dissi
-Hai ragione scusa..è solo che mi sembra che tu mi nasconda delle cose che hai paura di dirmi-
Io abbassai lo sguardo
-O sbaglio?-mi chiese a pochi centimetri dal mio viso
-No non sbagli..ma non sono ancora pronta scusa-dissi, mi faceva male nascondergli le cose ma non ce la facevo, non ne avevo il coraggio..
All'improvviso mi baciò e staccandosi disse -È tutto ok..però promettimi che quando sarai pronta mi dirai tutto-
Io chiusi gli occhi e poi li riaprì, potevo fargli questa promessa?
-Lo prometto-
E le sue labbra furono sulle mie, all'inizio dolci poi incominciarono ad essere avide, sentii dei brividi percorrermi la schiena e scendere nel basso ventre, lo volevo, lo desideravo
Lui si staccò e appoggiò la fronte sulla mia -Ti voglio-mi disse
Io chiusi gli occhi, lo volevo anche io
-Anche io-
Si staccò e mi prese la mano -Vieni con me-disse con voce sensuale.Invece di andare verso casa vidi che stava andando verso un capanno lì vicino, quando aprii la porta sembrava che fosse un'altra casa, mi voltai verso di lui aggrottando la fronte
-Questo era il garage una volta, ma io e mio padre decidemmo di ristrutturarlo e farla diventare una piccola casetta solo per me.-mi spiegò, poi mi prese la mano e mi condusse sul soppalco dove c'era un grande letto matrimoniale, Matt iniziò a baciarmi, mi spinse contro la parete e mi tolse il giubbotto
-Ho bisogno di te-mi disse
Io gemetti per i baci che mi diede sul collo mentre io iniziai a posargli le mani sotto il maglione e sentii un suo gemito basso, a un tratto mi prese in braccio e mi stese delicatamente sul letto mettendosi sopra di me. Iniziammo a spogliarci fino a ritrovarci nudi sotto il piumone, lui si scostò e mi guardò intensamente
-Lo vuoi?-mi chiese con voce roca
-Si...però io non ho mai...-
Mi interruppe baciandomi -Farò più piano possibile te lo prometto-
Prese il preservativo dal comò e se lo infilò, in un gesto veloce mi trovò, mi scappò un gemito di dolore e lui si bloccò subito
-Stai bene?-chiese dolcemente
Io annuì, lui iniziò a muoversi all'inizio piano poi aumentò sempre di più il ritmo, il dolore era quasi scomparso e stava facendo posto a un adorabile piacere, Matt mi portò le mani sopra la testa e le intrecciò con le sue fino a quando non ci perdemmo l'uno nell'altro.
Dopo che i nostri respiri ritornarono regolari, Matt si mise sul fianco abbracciandomi e guardandomi intensamente
-Va tutto bene?-mi chiese dolcemente
-Si-dissi facendogli un sorriso
Mi portò una mano sulla guancia
-Leighton...io ti amo-
A quella confessione il mio cuore incominciò a fare tre mila capriole
Gli sorrisi e poi confessai quello che non ero mai riuscita a dire a nessuno -Ti amo anche io-
Mi baciò e mi strinse forte fino a quando non ci addormentammo in quella tranquillità che non avrei mai più voluto abbandonare.
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Una ragione per amare
Chick-LitLeighton è una ragazza molto timida, è cresciuta da sola in mezzo alla strada e sa poco dell'amore. Matt invece è il suo opposto è il ragazzo più sexy e conosciuto del college e sa per certo cosa vuole dalla vita. Ma come si dice gli opposti si attr...