capitolo 1

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Erano le 7.00 di mattina e come ogni giorno la sveglia suonò nelle orecchie di ronnie. Quel giorno in particolare non le andava di andare a scuola il motivo forse era dovuto al fatto che avrebbe trascorso un altro giorno della sua noiosa e inutile vita. Ronnie era una ragazza molto chiusa e anche un po timida però non si faceva mai mettere i piedi in testa da nessuno, quando c'era da rispondere ad esempio non si limitava a farlo. Così si alzó da letto e andò verso il salotto di casa sua.

PARTE DI RONNIE:
"dai mamma perché non posso non andarci oggi! e poi non mi sento tanto bene a dirla tutta.."disse ronnie per cercare di convincere sua madre Melissa.
"oh ma smettila usi la stessa scusa da settimane ormai, oggi ti fa male la testa magari, e domani avrai dolore allo stomaco non è vero? disse ironicamente lei.
"basta così devi andarci a scuola. diglielo anche tu Logan" disse Melissa rivolgendosi al padre di Ronnie.
"tua madre ha ragione" disse Logan"
comunque vai nella tua camera e inizia a preparati se non vuoi arrivare in ritardo" aggiunse lui serio.
e Ronnie senza dire niente andò nella sua camera sbuffando.
una volta che si trovò davanti al suo armadio gli venne in mente la solita domanda che sarebbe "cosa mi metterò oggi?"
svogliata di impegnarsi troppo prese la prima cosa che trovó ovvero una maglietta blu abbastanza corta da lasciare scoperto l'ombelico e dei pantaloni lunghi a vita alta e infine mise delle scarpe da ginnastica per stare più comoda.
quando andò verso il bagno decise di trucccarsi leggermente mettendo solo un po di correttore per coprire le imperfezioni e del rimmel sulle sue ciglia, poi pettinó i suoi lunghi capelli biondi e li lascio sciolti. una volta uscita dal bagno si accorse che era davvero in ritardo così saluto in fretta i suoi genitori e il suo fratellino di 9 anni mike e si avviò verso la scuola non troppo lontana da casa sua.
una volta arrivata a scuola si diresse subito verso la sua migliore amica di nome jessie, lei gli corse in contro e l'abbraccio come se non si vedessero da mesi.
jessie aveva un bel fisico e anche un bel viso non poteva di certo negarlo ed era anche molto simpatica era un'amica perfetta. anche se guardava ogni ragazzo carino che passava e a volte può essere assillante!
"ehi ehi ehi come va" chiese lei a ronnie
"beh oltre la voglia sotto zero di andare a scuola oggi direi bene e tu?" rispose lei
"lo so neanche a me va insomma a chi va di andare a scuola ahaha, ma sono elettrizzata per stasera che c'è il concerto degli r5 e non possiamo perderlo lo sai!"

PUNTO DI NESSUNO:
a Ronnie non gli andava di andare e non solo per il fatto che i suoi genitori non l'avrebbero sicuramente mandata a quel concerto, ma soprattutto perché detestava quel gruppo, pero sapeva che ci sarebbe andata per far contenta la sua amica. anche se avrebbe dovuto pensare a come fare con i suoi ma ci avrebbe pensato più tardi. e quindi rispose con un semplice "certo, tranquilla ci andremo" e jessie ancora più elettrizzata e contenta di prima la strinse forte tra le sue braccia e poi andò verso la sua classe, seguita da ronnie che erano compagne di banco.
entrarono in classe e quelle tre ore di lezione sembrarono non passare mai. una volta terminate le lezioni ronnie uscì in compagnia di jessie e si avviarono in sala mensa, camminando riconobbero molte facce comprese quella del suo migliore amico josh che si incamminò verso di loro non appena le vide per raggiungere la mensa insieme, e anche quella di justin che era un ragazzo a dir poco perfetto era il più popolare della scuola ma a Ronnie non è mai importato più di tanto a differenza di tutte le altre che stavano ai suoi piedi compresa Jessie pur essendo fidanzata. Ronnie non capiva il motivo per cui gli stavano tutte a presso anche senza conoscerlo davvero, per lei l'aspetto non è tutto, non si sarebbe mai innamorata di qualcuno senza prima conoscerlo.
Intanto lei jessie e josh si avviarono in mensa con una grande fame, esausti dalle ore precedenti di lezioni quando ad un tratto entrarono in mensa con violenza il "famoso" justin con marcus, la prima impressione di ronnie fu stata che stavano litigando e prima di capire che stavano facendo sul serio marcus tiró un pugno sulla faccia di justin mentre lui cadde a terra, stavano tutti zitti e fermi mentre Ronnie non riuscì a essere indifferente a quella situazione così si alzò e si mise in mezzo a loro due prima che marcus potesse colpirlo ancora.
Lei poi si accovacció per essere più vicina a justin "stai bene? ti fa male qualcosa?" gli chiese.

PARTE DI JUSTIN:
Rimasi sorpreso dalla reazione di quella ragazza di cui neanche conoscevo il nome, ci incrociavamo in corridoio alcune volte ma niente di che, quando stavo per rispondergli vidi Marcus infuriato levandomela di dosso con forza e sentì lei urlare di lasciarla e a quel punto non ci vidi più e non so neanche io perché ero così preso da lei, insomma neanche la conoscevo però era l'unica che si era preoccupata di me. Così mi alzai "te ne pentirai di averla trattata così " sbotto infuriato justin. "perché chi è lei justin? la tua nuova ragazza? davvero?" disse lui ironicamente prendendola da un braccio con forza e bloccandola, e lui la sentì lamentarsi "lasciami mi fai male" disse Ronnie "hai sentito lei fai male lasciala subito" disse arrabbiato Justin ma Marcus non lo ascoltó "beh non mi stupirebbe se fosse la tua ragazza, voglio dire guardala ha un fisico da paura e non mi dispiacerebbe farci un pensierino, sempre che non ti dispiaccia certo" aggiunse Marcus con un sorriso sulle labbra.
Non ci avevo fatto caso forse per il fatto che ero preso da marcus, però aveva ragione era davvero bella e aveva un bel fisico era sorpreso che non ci aveva ancora provato con lei in tutto il tempo che stava in quella scuola però poi si concentrò su quello che aveva appena detto Marcus e si arrabbiò ancora di più "se è o non è la mia ragazza a te non ti deve fregare chiaro? ti ho solo detto di lasciarla andare." sbottó Justin.
Non sapevo neanche io perché avevo detto quelle cose, mi ero comportato come se fossi il suo ragazzo cosa che non ero però mi erano uscite così quelle parole.

PARTE DI RONNIE:
a quelle parole di Justin arrossì non capivo perché aveva detto così noi due neanche ci conoscevamo e adesso stava facendo il ragazzo premuroso che si prendeva cura di me, non so forse era stata una tattica per rimorchiare però era stato davvero carino a difendermi.

I can't shine without you (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora