L'ARRIVO

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Avevo 15 anni quando dovetti fare l'ennesimo trasloco per via dei miei genitori.
Peter Slower imprenditore di prima categoria. Riusciva a convincere anche l'uomo piú cocciuto del mondo.
Si era trasperito da New York in Italia a 17 anni,perché li le cose non andavano bene ai suoi genitori e cosí il giorno del suo 18° compleanno sene andó di casa e si ripromise di non fare la stessa fine dei suoi genitori perché lui voleva avere un futuro e voleva che lo avessero anche i suoi figli.
E ci é riuscito, ora é conosciuto in tutto il mondo come l'uomo daple poche parole, e grazie ad esse non é mai a casa.
Poi c'é mia madre, Vera Perri.
Italiana fino all'osso,ma odia viverci.
Fin da quando aveva la mia età voleva puntare in alto e quindi sposò mio padre.
Lei é una avvocatessa di successo, non ha mai perso una causa in vita sua. Dice che nei miei occhi si riflette...ma non vedo niente in comune fra me e i miei genitori.
Neanche lei é mai a casa e quindi sono costretta a passare le mie giornate Tata la mia badante. Lei é come la mia seconda mamma ma non potrà mai essere vera.

Ero passata da un paesino del sud a una grande città del nord. Ora vivevo a milano, la città delle mille opportunità...
Speravo che quella fosse l'ultima casa che cambiavo, non cela facevo piú perché in 15 anni avrò cambiato 20 case. Volevo sentire il sapore della vita vera, il sapore di avere amici veri con cui passare momenti indimenticabili, avere una migliore amica che diventasse mia sorella, una sorella con cui passare 23 ore su 24, volevo qualcuno che mi volesse bene, magari avere anche un ragazzo fatto per me che mi amasse veramente, e volevo passare una di quelle vite in cui conosci tutto il paese in cui vivi e in cui tutto il paese conosce te. Ma quelle vite le conoscevo solo grazie alla tv maxi schermo della mia camera.

Erano passati ormai 5 giorni da quando ero arrivata nell' ennesima casa enorme, i miei genitori credono che piú é grande la casa e piú io sia felice, ma non é cosí per niente.
La noia era la mia unica compagna, passavo dalla tv alla piscina, mi tuffavo per 5 minuti e poi uscivo perché mi annoiavo. Mi facevo una doccia con calma(tanto non avevo nulla da fare) e tornavo alla tv mgari sgranocchiando qualcosa.
Facevo cosí da 15 anni e quindi il mio corpo non era dei migliori.

Avevo i capelli non molto lunghi, tutti rovinati e spezzati, li portavo sempre legati perché non sapevo come andassero di moda. Portavo gli occhilai che a momenti erano piú grandi della mia faccia.
La pancia era un po' abbondante e quando mettenvo i vestiti ,che mia madre mi comprava per le serate dei loro colleghi, non passava inosservata.
Per il resto era meglio se lo nascondevo.

Ma io rimanevo la piú bella per la mia Tata, ero tutto per lei e lei era tutto per me.
Tata partiva sempre con noi,diceva che non voleva lasciarmi sola.

Quondi non vedevo l'ora che cominciasse la scuola perché cosí almeno avrei potuto conoscere gente e non essere del tutto sola, in piú alvrei avuto qualcosa da fare in quei tempi.

SUSPANCE DEL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora