PRIMO GIORNO DI SCUOLA

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Mi svegliai alle 7:59,esattamente un minuto prima che suonasse la sveglia, non vedevo l'ora che cominciasse la scuola, avevo già preparato tutto.
Corsi sotto la doccia e appena finí corsi di sotto per prendere qualcosa con cui fare colazione. Ovviamente come al solito i miei genitori stavano correndo per andare a lavoro quindi non li salutai.

Era già tutto pronto,tutto organizzato nei minimi dettagli .
Presi la maglia che mi nascondesse di piú la pancia e i jeans che mi facessero sembrare il sedere piú grande di quello che avevo.

In 40 minuti ero pronta.
Mi ero messa i jeans piú attilati che avevo, una maglia a maniche corte 2taglie piú grandi blu, una felpa bordeaux e delle converse nere.
Per l'occasione mi sciolsi i capelli e mi misi pure il mascara(ok forse avevo esagerato un po' ma non lo avevo mai messo quindi non ero proprio esperta).

Ero pronta, un bacio al volo a Tata, presi lo zaino tutto sfilacciato e corsi a scuola.

Arrivai che erano le 8:50 era presto cosí mi sedetti su di un muretto a sfogliare il diario ancora bianco mentre alscoltavo i miei linkin park.

Passavano i mimuti e arrivava la gente.
Piú li guardavo e piú volevo andarmene.
Erano tutti perfetti ,i ragazzi irraggiungibili, le ragazze senza neanche un capello fuori posto, con le loro gonne e i loro tacchetti, cosí mi nascosi nel cappuccio.

Mi sentivo cosí in imbarazzo che appena aprirono i cancelli mi scaraventai dentro correndo nella prima classe ch vidi convinta che fosse la mia.

Ma quella era la 4° e io dovevo fare la 3°. Ero nella classe sbagliata...
Guardavo ovunque cercando una soluzione ma vedevo solo gli occhi degli alunni che erano seduti li già da un'ora che mi fissavano.
Piú li osservavo e piú mi rendevo conto che erano tutti uguali, tutti tranne uno che esteriormente era diverso ma si vedeva che aveva qualcosa di diverso.
Non lo guardai molto perché una vocina molto sottile e dolce alle mie spalle mi interruppe << hai bisogno di qualcosa?>> disse la professoressa alle mie spalle, con un sorriso sulla bocca che non mi faceva pesare molto la cosa <<no!>>dissi io seccamente uscendo dalla classe sbattendo la porta.

Corsi in corridoio, volevo urlare ma mi trattenni cercando la classe giusta.
Entrai che si conoscevano già tutti,cosí mi sedetti nell'unico posto libero, era quello piú in fondo vicino alla finestra.
Accanto a me non c'era nessuno, sicuramente é il posto del solito ritardatario.

La profesoressa fece 10minuti di ritardo ma quando la vidi entrare volevo che non lo avesse mai fatto, era la stessa che c'era nella 4°.
Pensai che non fosse possibile ,lei era la mia prof d'italiano cioé quella che vedo di piú...pensai che non fosse possibile che era solo un brutto sogno e che cominciai proprio male l'anno.

Lei mi riconobbe ma non fece notare l' accaduto al resto della classe, cosí continuó la sua lezione.

Passai la giornata a guardare fuori e a pensare a quel ragazzo.

Non vedevo l'ora di tornare a casa e quando finalmente suonò la campanella mi precipitai fuori dall'aula ma una vocina familiare alle mie spalle mi fermó, era ancora lei, la prof e aveva già imparato il mio nome,non era un buon segno<< domani cerca di entrare nella classe giusta >> disse lei ironicamente ridacchiando, io feci un cenno con la testa e corsi a casa, ma mentre mene andavo mi accorsi che nel corridoio c'era anche quel ragazzo, sempre lui e sempre diverso dagli altri.

Non ci pensai troppo poi, volevo solo tornare a casa stendermi sul letto e piangere, volevo piangere,volevo andarmene, volevo solo la mia Tata e cosí feci.

SUSPANCE DEL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora