Capitolo 1

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Sento le voci, gli urli, e mi chiedo se veramente tutto questo è per me, poi ricordo che non è così, non è per me, non per Mariana Esposito, ma per Lali, la cantante, la ballerina, quella che salta e canta sul palco senza difficoltà. Respiro profondamente, prendo la parrucca rosa e mi guardo allo specchio, sorrido. Mi piace diventare Lali, lei è la parte migliore di me. Salgo sul palco, ed inizio a cantare.

Dopo il concerto, però, bisogna tornare a casa, ed io ho mille piatti da lavare, e cose da mettere a posto. Essere una studentessa universitaria-pop star, non è così facile. Sono così stanca, che nemmeno arrivo al letto, mi butto sul divano a dormire.

Quando mi svegliai quella mattina, avevo ancora i vestiti dello shoow e la parrucca, e mancavano 10 minuti per l'inizio delle lezioni. Mi alzai ed entrai in camera, mi buttai sotto la doccia, con la parrucca, la buttai poi sul lavandino. Riuscii in 20 minuti. Entrai in classe, ed il professore mi guardò male. Io sorrisi ed inventai una scusa, abbastanza buona, per spiegare il mio ritardo, realmente farfugliai un paio di parole senza senso, ma per non perdere altro tempo, o forse perché ero l'unica che studiava in quella classe, mi lasciò passare, e sedere all'unico banco libero. E per poco non mi strozzai con la saliva quando notai il posto accanto a Peter. (Peter Lanzani, alias, nemico giurato). Il professore mi guardò e mi disse <<Esposito si sieda, per favore!>> Mi feci forza e mi sedetti, Peter mi lanciò uno sguardo e mi fece un sorriso di derisione. Perché ero arrivata in ritardo. <<Ieri sei stato al concerto di Lali?>> Sento chiedere qualcuno a qualcun'altro. Sento una risatina che viene da Peter, vicino a me, poi si gira e dice <<Ma certo, è la mia cantante preferita!>> Inizio a tossire perché non riesco a respirare bene, ora si, mi sto strozzando veramente. Tutta la classe, di minimo 50 persone, si girano verso di me. Il professore mi si avvicina e Peter chiede <<Tutto ok Esposito?>> Mi chiama sempre per cognome, ma non è questo l'importante. Dopo vari minuti, mi calmo e finalmente il mondo torna a girare. Faccio cenno di si con la testa, e bevo un sorso del bicchiere d'acqua che mi ha portato il professore. Lo ringrazio e gli dico che può tornare alla lezione. Mi scuso pure di essere stata un disturbo. Ma continuo a girarmi verso Peter. "Gli piace Lali!" è l'unica cosa a cui riesco a pensare, e quando suona la campanella, e lo vedo sparire come un razzo dalla porta, sento un gran sollievo di non doverlo rivedere, almeno fino a domani.


La ragazza con le due facce. LaliterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora