Ana and Christian: having a baby

CAPITOLO 10: Appuntamento da Flynn (PARTE 1)

DR FLYNN'S POV

"Come ti senti Ana?" stringo la sua mano guardandola negli occhi per capire se ci sta qualche indice di trauma, e la trovo relativamente calma considerando tutto quello che ha passato. Lei è straordinariamente una donna forte e attraente e non sono ancora capace di capire perchè ha una così scarsa considerazione di se stessa. Le poche volte che abbiamo parlato, ha più volte espresso i suoi dubbi sul perchè Christian la trovi attraente. Lei è da togliere il fiato e proprio non capisco.

"Meglio ogni secondo che passa, grazie John" mi sorride, con quel sorriso da milioni di dollari e credo che sta probabilmente passando sopra i terribili eventi della scorsa settimana.

"John" Christian si fa avanti stringendomi la mano con fermezza e guardandolo negli occhi spero di vedere lo stesso livello di calma ma semplicemente mi fa uno sguardo fisso con il solito sorriso a labbra strette. Si trattiene e sono contento che abbiamo bloccato due ore per la seduta di oggi.

"Prima di tutto lasciami dire Ana che sono contento di vederti in ripresa e ti trovo magnificamente. Secondo, congratulazioni per la gravidanza. So che abbiamo da discutere sull'argomento oggi, ma non da meno, volevo porvi i miei più sentiti auguri"

Ana arrossisce e si siede sulla poltrona e Christian si siede vicino a lei prendendole la mano. Ana lo guarda e sorride, lui le si avvicina e le bacia la tempia. Sta cercando di mandare un messaggio e tentare di rassicurarla o ha solo bisogno di avere un contatto con lei?

"Mi piacerebbe che ciascuno di voi identificasse due o tre argomenti di cui volete parlare oggi. Ma se non ne avete tre va bene lo stesso, ma vorrei avere una scaletta sulle argomentazioni da trattare. Comunque, anche se può sembrarvi elementare, per tenervi focalizzati, perchè non scrivete gli argomenti su un foglio e poi me li passate così che possa inserirli nella scaletta?". Porgo a ognuno un foglio e Christian tira fuori la sua penna Mont Blanc, mentre Ana cerca nella sua borsa una penna. Mi alzo per andare a prendere dalla scrivania una penna per lei e gliela porgo, lei ride e Christian alza gli occhi al cielo.

"Non è mai in grado di trovare nulla nella sua borsa, mi fa diventare matto"

"John credo di avere solo due argomenti, ma sono egualmente importanti" le rispondo di provare a dare una priorità.

"Bene posso prendere uno dei suoi dato che ho quattro argomenti in mente?" Christian dice senza chiedere realmente il permesso. Riesco a vedere che questo preoccupa Ana che lo guarda con la paura negli occhi. Prendo i loro fogli e li leggo. Oh cielo! Credo che avremo bisogno di più di due ore per questa seduta.

"Incominciamo da Ana. Hai accennato che quello che ti preoccupa di più nella tua mente è la paura di aver perso la fiducia di Christian dopo le tue azioni della scorsa settimana e che la sicurezza sarà peggiore. Hai paura che lui sia arrabbiato con te per il tuo comportamento riferito sempre agli eventi della scorsa settimana. Vorresti parlarne?" Ana guarda in basso e inizia a giocare con il suo anello, mentre Christian si aggiusta poggiando un braccio sulla spalliera della poltrona girandosi verso di lei.

"Lo so che ho combinato un casino. Non so a cosa stavo pensando quando ho deciso di andare da sola a salvare da sola Mia. Ma mi rendeva nervosa il tempo a disposizione che aveva dato Hyde. Ero spaventata che Christian sarebbe intervenuto e si sarebbe fatto del male e non importa a cosa stessi pensando, ho fatto una cosa stupida. E' stato sbagliato da parte mia agire da sola sapendo che Christian paga profumatamente per la nostra scorta che avrebbe facilmente risolto la situazione". Christian si passa una mano nei capelli scuotendo la testa, "ma non farò più niente del genere e non voglio che sia aggiunta altra sicurezza, sembrando così una prigioniera. Ho fatto un casino, si, ma non si ripeterà più. Mi scuso ancora, ma non credo tu abbia accettato le mie scuse veramente. Riesco a sentire ancora la tua rabbia" Ana si avvicina a Christian e gli tocca la gamba mentre ripete nuovamente le sue scuse.