Capitolo 8

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-Ally, sono felicissimo, era da tanto che aspettavo questo momento!-

Dopo questa sua affermazione Mattia si alza, prende la sua giacca ed esce di casa sbattendo la porta.

-Gli passerà- cerca di rassicurarmi Alice, ma io non l'ascolto e gli corro dietro.

-Aspetta!- grido.

-Ally, no! Questo è davvero troppo!-

-Mi dispiace, va bene?-

-Non c'è nulla da dispiacerti, sapevi benissimo che lui ti amava sin dal primo momento in cui vi siete incontrati e anche tu lo ami e cosa più grave: non me lo hai mai detto!-

-Mattia, io...lasciami spiegare!-

-Non c'è nulla da spiegare, hai tradito la mia fiducia!-

-Perchè, tu non hai mai tradito la mia?-

-No e non lo farei mai!- a quelle parole ci resto davvero male, come ho potuto cacciarmi in questo guaio?

-Mi dispiace...-aggiungo in tono pacato.

-Smettila di dispiacerti e corri dal tuo principe azzurro, che sicuramente non ti ha mai fatto del male!- ha la voce spezzata.

Cosa ne sai se lui mi ha mai fatto del male!

Non c'eri tu quando non dormivo di notte perchè mi mancava!

Non c'era tu al nostro addio, quando non ha avuto nemmeno il coraggio di baciarmi o abbracciarmi, quando si è limitato a darmi una pacca sulla spalla in segno di saluto!

Tu non c'eri e sai solo giudicare!

Vorrei potergli gridare in faccia tutte queste cose ma non ne ho la forza.

Mi limito a guardarlo negli occhi e a voltarmi per ritornare in casa.

Spero tanto che mi chiami, che dica il mio nome, che mi prenda per il polso e che mi baci cingendomi i fianchi, ma non fa nulla di tutto ciò, troppo orgoglioso per rimangiarsi le cose cattive che ha detto.

Mi limito ad entrare in casa fingendo che non sia successo nulla.

Salgo le scale a testa bassa, e mi butto sul letto chiudendo la porta dietro di me.

Voglio restare sola a piangere per lui, non voglio nessuno, ma a quanto pare nessuno in questa casa sa leggermi nella mente.

Qualcuno bussa alla porta.

-Lasciatemi stare!- tendo di gridare, ma dalla mia bocca esce un leggero sibilo.

-Ally, ti prego!- è la voce di Mattia?

Me lo sarò sognato, infatti mi rimetto a piangere e non sento più nessuno, siamo messi proprio bene, adesso ho pure le allucinazioni.

***

La mattina dopo mi sveglio con un gran mal di testa e il mascara è colato sul cuscino e sulle mie guancie.

Mi faccio una doccia e ritorno a letto.

Oggi è l'ultimo giorno di scuola, ma non ho nessuna voglia di presentarmici.

Da lunedì iniziano gli esami, e sono messa abbastanza bene.

La maturità non mi spaventa più di tanto, il problema è che non so ancora cosa voglio farne della mia vita, non mi sono ancora iscritta a nessuna università, non so se voglio lavorare, non so niente al momento, già grazie se mi ricordo come mi chiamo.

Alice entra in camera mia distogliendomi dai pensieri sul futuro.

-Andiamo su, che sono già le sette!- mi toglie le coperte di dosso.

-Dove scusa?-

-A scuola!-

-Ma è presto, e poi non ne ho voglia...- dico ricoprendomi con le lenzuola.

-Ma dai Ally, è il tuo ultimo giorno di superiori, non possiamo non andarci-

-No infatti non possiamo, tu vai e io resto qui, ho bisogno di schiarirmi le idee-

Alice fischia e io resto un attimo stranita.

-In piedi!- grida Daniele rovesciandomi un secchio di acqua gelata addosso.

-Ma voi siete fuori di testa!- grido io arrabbiata da morire.

Ma come hanno potuto, li odio, fottuttissimi idioti.

Corro in bagno ad asciugarmi mentre i ragazzi disfano le lenzuola e le sistemano sul terrazzo ad asciugare.

-Andiamo! Ma sappiate che questa è stata una mia scelta incondizionata e che voi due me la pagherete!-

Scoppiano a ridere ma io resto impassibile.

Mi guardo allo specchio, ho una faccia pietosa, poi ci penso un po' su, ma chissene frega!


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