Capitolo 16

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Sabato 13 agosto, due del mattino.

Ci siamo, tra tre ore si parte.

Alla fine, in vacanza, vengono con noi anche Alice e Daniele che sembrano aver risolto tutto.

La partenza per una vacanza è sempre così emozionante.

Preparo la valigia mettendo dentro più vestiti possibile.

La mia piccola valigia mi ha accompagnato in parecchi viaggi, ma mai con il mio ragazzo.

Vado a bussare alla porta della camera di mia madre.

-Pronta per partire?- anche lei sta facendo i bagagli.

-Prontissima!-

Non la vedevo così contenta da molto tempo.

Mi rallegra l'anima nel vederla sprizzare gioia.

Dopo qualche ora siamo in autostrada, costeggiamo il mare, è stupendo.

Mattia guida, io sono seduta affianco a lui, mentre Mamma, Alice e Daniele sono dietro.

Una piccola valigia a testa, erano questi i patti, ma Alice, come tutte le volte che siamo andate al mare insieme, deve sempre portare troppi vestiti.

Siamo arrivati, scendiamo ed entriamo nella villetta che abbiamo preso per l'occasione.

-Stupenda!- mi butto tra le sue braccia - grazie-

-Tu mi hai preso per mano e mi hai portato a vedere com'è fatta la felicità, questo è il minimo-

-Ti amo- lo bacio senza dargli il tempo di rispondermi.

Scarichiamo le valigie e le sistemiamo.

Andiamo a sdraiarci in spiaggia, la casa è molto vicina, bastano due minuti e siamo lì.

Alice ha preferito restare a casa a preparare il pranzo, insieme a mamma, questo si che è strano.

Alice che cucina? Che bella novità.

Daniele, io e Mattia siamo sdraiati sulla sabbia, la spiaggia è molto affollata.

Mattia decide di andare a prenderci una bottiglia d'acqua e io ne approfitto per parlare con Daniele.

-Come va con Alice?-

-Bene e te con Mattia?-

-A gonfie vele-

-Lo vedo, perchè sei così seccata?-

-Seccata io? Niente affatto, ti dico solo una cosa, lei è la mia migliore amica, spezzale il cuore e io ti spacco la faccia, sono stata chiara?-

-Molto-

Mattia arriva con la bottiglietta d'acqua aperta e inciampa rovesciandomela addosso.

Scoppio a ridere e Daniele fa lo stesso.

-Perdonami!-

-Tranquillo- non riesco a smettere di ridere.

-Oh, cavolo, scusami-

-Io di te vedo belli anche gli sbagli- mi sta per baciare quando lo spingo in acqua vestito

-Però anche se li vedo belli, te li faccio pagare- rido.

Daniele mi spinge cercando di buttarmi anche a me, io gli afferro il polso cercando di non cadere ma è tutto inutile, un secondo dopo siamo tutti e tre nell'acqua salata.

-Niente male come primo bagno-

-No, niente male davvero-

L'acqua è fresca e ci da un po' di sollievo in questa giornata torrida.

Dopo un po' decidiamo di andare a casa.

Io farei lo stesso, sinceramente.

Dopo pochi minuti siamo a casa e facciamo fare la doccia prima a Daniele.

-Ma che è successo?- chiede mia mamma.

-Ha iniziato lei!- Mattia e Daniele mi indicano.

-Non è vero!- cerco di difendermi.

***

Daniele finisce di lavarsi e io e Mattia entriamo in bagno insieme.

-Che fai qui? Esci!- gli dico.

-Facciamo la doccia insieme-

-Neanche per sogno-

-Dai- mi guarda con quei suoi occhi verdi, non resisto.

-E va bene-

Mi spoglio e lui non smette di guardarmi.

-Tu fai la doccia vestito?-

-No-

-E allora perchè mi guardi così?-

-Perchè sei perfetta.

Sei da amare, per davvero.

Sei una di quelle ragazze che sembrano tanto forti ma in realtà sono così fragili.

Sei da capire, ci vorrà tempo, ma io non ho fretta.

Io ti tengo con me e non ti lascio andare-

-Dove le trovi tu queste frasi, io davvero non lo so-

-Shh- mi mette il dito sulle labbra e mi fa scorrere un brivido lungo la schiena.

Si spoglia e io cerco di tenere lo sguardo alto, sui suoi occhi.

Entriamo nella doccia e inizia a baciarmi, stringendomi i fianchi.

-Dovremo fare la doccia, e poi di la c'è mia madre-

-E quindi, non importa-

-E per la doccia?-

-Vuoi fare la doccia? E doccia sia-

Apre l'acqua e in un attimo, siamo fradici, le goccie colano sulla mia cicatrice, sulle ciglia e scendono sulla bocca che ormai è una cosa sola con quella di Mattia.

-Quegli occhi di un'azzurro intenso sembrano due stelle che brillano anche di giorno- mi dice sorridendomi.

-Non potrebbero brillare se non incrociassero una persona tanto luminosa quanto te- mi mordo il labbro.


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