"Mamma eccoci siamo arrivate!" Esclamo tutta entusiasta.
"Si tesoro" gira la testa dal sedile del guidatore per guardarmi e sorridermi dolcemente. Che emozione. Amo tornare nella nostra casa in campagna insieme a mia madre e mia sorella. È come se fosse il nostro rifugio. Il nostro posto segreto per scappare dalla realtà, per isolarci un po' dal mondo e starcene soltanto noi tre, io mamma e Rachel.
La piccola Rachel è ancora appoggiata con la testa sulle mie gambe mentre dorme beatamente e io le accarezzo i capelli. Chissà cosa starà sognando. Non vedo l'ora di arrivare e rilassarci, sarà un week end fantastico come tutti gli altri che abbiamo vissuto in passato.
Appena scendo dalla macchina mi stiracchio le gambe per via del lungo viaggio e chiudo gli occhi ispirando l'aria fresca e dolce della natura cercando di memorizzare ogni singolo dettaglio, come se fosse un momento sacro per me. Di certo l'aria di città non è così e mi è mancato terribilmente rilassarmi e godermi la pace insieme alle due donne più importanti della mia vita.
*****
"Jessica, è ora svegliati! Dai sono le sette!" Sento una voce chiamarmi e piano piano abbandono il mondo dei sogni, purtroppo, per ritornare alla dura realtà. Apro lentamente gli occhi per poi ritrovarmi Rachel davanti a me.
"Buongiorno sorellona" mi saluta allegramente ma io di allegro non ci trovo proprio niente, già solo il fatto di sapere che dovrò vivere la stessa giornata di ieri, sempre le stesse azioni da fare, nessun cambiamento, nessun rischio, nessuna avventura, mi fa venire la nausea.
Quanto vorrei che quel sogno fosse reale, mi manca così tanto la natura, la luce del sole, le nuvole, il cielo, mi manca il mondo esterno, chissà com'è ora. Mi manca il vento che dolcemente mi alzava le ciocche dei capelli lasciandole svolazzare in aria, mentre io correvo senza meta nel campo, mi sentivo così libera.
Quanto mi manca sentirmi così, ma più di tutto mi manca mia madre. Non ho la più pallida idea di che fine abbia fatto e probabilmente non lo saprò mai.
"Odio questo posto" Mormoro fra me e me ma a quanto pare qualcuno mi ha sentito.
"Risparmiati le lamentele, non servono a niente, non ti faranno uscire" mi riprende Aleeah. 'Ma va' penso mentalmente, ma non le rispondo, le lascio soltanto un'occhiata stanca.
Tutti i giorni sempre le stesse fottutissime cose. Credo che prima o poi impazzirò, o forse già lo sono adesso. Non ne posso più di vivere dentro queste quattro mura, non so nemmeno che giorno è, se è estate o inverno, se è lunedì o martedì; non so più niente. Che senso ha vivere cosi? Nessuno.
Ma che vivo a fare? Questo non è vivere, vivere è un'altra cosa, completamente differente e lo so bene, io sto semplicemente esistendo.
Sono un'anima intrappolata in un corpo che non ha l'opportunità di fare ciò che è giusto, ciò che vuole, rinchiusa dentro questa voragine, che secondo dopo secondo, attimo dopo attimo mi sta risucchiando, senza alcuna pietà.
E dopo non rimarrà nemmeno un frammento di me, assolutamente nulla, perché tu potrai anche scappare da questo posto, ma è lui che non scapperà mai da te. E così ci rinunci, lasci perdere perché sai che non c'è via di scampo se non accettare la realtà per quella che è e arrendersi.
Ci ho provato, ci ho provato veramente tanto, ma è inutile, la sorte ha voluto questo per me e sono costretta a rassegnarmi.
Io ormai vivo solo per lei, per Rachel, la mia unica ragione di vita. Il solo motivo per cui io ancora esisto. Tiro avanti solo per lei, sennò da sola non ce l'avrei mai fatta a sopportare quest'inferno.
"A cosa pensi Jessy?" La mia sorellina mi chiede stendendosi sul freddo pavimento vicino a me ed io allargo il braccio avvolgendola intorno a me.
"Stavo immaginando che il muro di questo soffitto fosse il cielo e che quelle muffe laggiù sugli angoli fossero delle nuvole in movimento" le sussurro all'orecchio e lei accenna un piccolo sorriso.
"E di là c'è il sole, appena sorto, pronto ad illuminarci con i suoi raggi caldi per un'altra giornata, uh e guarda stanno volando delle rondini, sono tantissime! Non finiscono più!" Mi indica un punto imprecisato del soffitto e io le bacio la fronte.
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Salve a tutti! Ecco il primo capitolo, so che la storia per ora può risultare un po' strana e confusa ma pian piano avrete tutte le risposte a vostri dubbi :)
Spero che comunque vi abbia incuriosito almeno un pochino e se è così potete lasciare un commento o un voto, grazie se lo farete.
Un bacio a presto!
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Freedom
RandomA volte gli eventi tragici che ti accadano possono portarti a gesti estremi, a farti perdere completamente il senso della ragione, accecato e sopraffatto dal dolore. Inizi ad autodistruggerti lentamente, trascinando nella tua spirale di dolore anch...