Parte II

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Qui è necessario, per la chiarezza della storia, un piccolo excursus, durante il quale abbandoneremo i nostri eroi e ci soffermeremo sui misteriosi abitanti della Casa Nascosta.

Il lettore ben saprà che, al tempo di Jefferson e degli occhiali di Franklin, i coloni inglesi occuparono le terre dei nativi, poco curanti delle varie maledizioni che ci gravitavano sopra. Il caso volle che la famiglia Laufeyson occupasse con i suoi cortigiani un territorio sul quale incombeva un grave incantesimo. Infatti la zona sulla quale edificarono la loro cittadina era disabitata ed evitata dai nativi poiché si narrava una leggenda tra i popoli amerindi. Si diceva che Crowley, il dio indiscusso delle creature che soggiornano nel buio, venne sfidato da Abbadon, la dea del fuoco distruttivo, per il predominio di quel terreno. Tra i due c'era quindi aperta ostilità, che provocava molti danni all'ecosistema della zona. Le tribù stazionate lì intorno, per bloccare quel conflitto, evocarono il dio del tuono, Thor, che ristabilì la pace, relegando i due dei guerriglieri ai loro domini divini. Però Crowley, per vendicarsi degli uomini che avevano evocato il dio del tuono, scagliò un maleficio sul territorio dove molto tempo più avanti i Laufeyson si sarebbero stanziati: coloro che avrebbero abitato quel posto si sarebbero subito trasformati in animali.

A quanto pare Crowley non era un granché con gli incantesimi: infatti la famiglia Laufeyson visse alcuni decenni senza problemi di tipo magico, fino al momento in cui i due figli del padre di famiglia non scoprirono il tumulo segreto che permetteva l'accesso al regno delle creature notturne.

Questi due ragazzi, chiamati Samuel e Loki, erano soliti giocare nel grande parco che circondava la villa padronale, che comprendeva, sfortunatamente, anche un vecchio salice. Durante uno dei loro giochi di esplorazione, i due si ritrovarono sotto le fronde di un maestoso salice piangente e notarono un'ombra scura insinuarsi tra due radici sopraelevate dal terreno.

Da bravi idioti *(scusate, ma mi sembra legittimo)* scesero nell'insenatura nel terreno, scoprendo un grande numero di sale sotterranee; inconsciamente erano giunti nel regno di Crowley.

"Who's there? Nay, answer me: stand and unfold yourself." Una voce dal temibile accento britannico li sorprese in una sala e voltandosi si trovarono di fronte ad un ometto basso con dei baffetti molto curati.

Samuel, da bravo secchione letterato riconobbe subito l'opera citata dal dio, quindi dovette esclamare:

"Non so chi lei sia, ma le faccio i più sentiti complimenti per aver recitato le prime due battute dell'Hamlet del Bardo." Detto questo si inchinò rispettosamente, mentre il fratello, guardandolo allucinato, lo imitò, sotto lo sguardo inquisivo di Crowley.

"Io sono Crowley, dio delle creature notturne e voi, miseri mortali, siete nel mio territorio." Rispose piccata la divinità.

Loki inarcò un sopracciglio: "In realtà il territorio sarebbe di nostro padre, la nostra famiglia ha occupato il luogo che voi definite 'vostro'". Loki aveva lo STRAORDINARIO dono della diplomazia.

Crowley era confuso: "Ma io avevo lanciato un incantesimo: com'è possibile che siate ancora umani? Voi e la vostra famiglia dovreste essere formiche ormai!" Com'era possibile che il suo incantesimo non avesse funzionato?! Appena formulato quel pensiero comparve, in una nuvoletta nera, la sua acerrima nemica, Abbadon, che facendogli la linguaccia disse: "AH AH, te l'ho fatta, Fergus!" per poi sparire di nuovo.

'Molto maturo' pensò Loki, mentre suo fratello con aria preoccupata gli afferrava il braccio per spingerlo a scappare da quell'ometto britannico, che ora sembrava davvero irritato. Ma una forza invisibile li tratteneva.

"Dove credete di andare? Dato che il mio incantesimo non ha sortito effetto sugli altri umani, mi sembra doveroso castigare almeno voi due che avete fatto irruzione nel mio regno. In cosa potrei trasformarvi... " Crowley osservò a lungo Samuel, alto con i capelli castani lunghi fino alle spalle, illuminandosi dopo poco. Agitò la mano e al posto di Samuel comparve un alce particolarmente triste, mentre dopo una breve occhiata al particolare cappello di Loki, lo trasformò in una renna.

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