CHARLOTTE
Mi destreggio tra i mille ordini che, come ogni sera, mi sovrastano. Chissà perché il nostro bancone è sempre quello più pieno dei tre. Così noi siamo sempre pieni di lavoro. Ho già fatto partire la lavastoviglie tre volte e ho riposto milioni di bicchieri sui ripiani per poi, puntualmente sfilarli e riempirli di nuovo di robaccia. Dovrei consigliare al responsabile di utilizzare bicchieri di plastica, per queste serate folli. Solo dopo un'ora, quando tutti sono stati serviti e si riversano in pista, abbiamo un attimo di pausa. Mi appoggio con i palmi delle mani al bancone e sospiro,lanciando un'occhiata a Sophie, che se la cava bene. Sono fiera di lei: si è ambientata subito e lavora bene, reggendo il ritmo della città. Sono più o meno tutti a ballare, tutti tranne i soliti scapestrati, che se ne stanno attaccati al bancone come cozze. Faccio per infilare altri bicchieri sporchi in lavastoviglie quando una mano mi afferra il lembo della maglietta e mi strattona indietro.
-Celo facciamo uno shot di tequila, Irlanda?-.
-Non hai bevuto abbastanza, Tomlinson?- lo rimbrotto notando l'assenza di Harry che é dall'altra parte del bancone con Niall.
-No, reggo ancora un po'- promette il moro con un sorriso svagato che dice tutto il contrario.
Infilo comunque i bicchieri in lavastoviglie e la faccio partire, prima di voltarmi verso il ragazzo e incrociare le braccia. Le poso sul bancone e rilasso un attimo la schiena:- Che dici, invece, di un salutare bicchiere di succo di frutta?- gli propongo, poi inclino la testa di lato:- Vorrei farmi amico il tuo fegato-.
-Se lo correggi con la vodka ci posso pensare- ribatte lui con un sorriso languido.
Alzo le mani in segno di resa e scuoto la testa: -Basta, ci rinuncio- esclamo, chinandomi a prendere i bicchierini da shot. Recupero una bottiglia di tequila ormai quasi vuota e ne verso il contenuto nei bicchieri. Preparo sale e una fettina di lime e li poggio davanti a Louis.
-Allora,com'è andata la settimana?- chiedo in un sospiro e lo guardo perbene in faccia. Come può qualcuno essere così bello? Sorrido appena, imbarazzata dai miei stessi pensieri.
-Benone- sorride lui, facendomi battere un po' più veloce il cuore:- Sto festeggiando, no?-
-Tu festeggi sempre- ribatto divertita e ride anche lui.
-In effetti, abbiamo un ingaggio per una manifestazione- annuncia orgoglioso. Louis e Zayn sono in una band e sognano di sfondare nel mondo della musica, come tutti qui.
-Ottimo- sorrido, sinceramente allegra, ma poi storco la bocca:- E il tuo vero lavoro come va?- aggiungo cinica.
-Licenziato- fa spallucce e io scuoto la testa. Louis cambia più lavori che calzini.
Sospiro e butto giù l'intero shot:- Ho visto che cercano qualcuno al negozio di dischi a Madison Square- accenno e sollevo lo sguardo su di lui, indagando la sua reazione:- Conosco... Più o meno... Il figlio del proprietario...se vuoi...-.
-Sembra figo!- sorride lui entusiasta: -Vedo che non ti scopi solo gentaglia come noi- ironizza dando un'occhiata a Zayn che non l'ha sentito e poi butta giù lo shot d'un fiato.
Sbarro gli occhi: -Non me lo sono scopato!- esclamo, poi passo il dito sul bordo del bicchiere, sollevando le spalle: -Gli ho solo fatto un piccolo favore- accenno e lancio un fugace sguardo malizioso al giovane prima di arricciare il naso: -E comunque è stata solo una notte con Zayn!-.
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The Dionysus Club
FanfictionIn fuga da un paese bigotto, che non li accetta per quelli che sono, Niall, Sophie e Charlotte si trasferiscono a Londra. Trovano lavoro in un locale gay, nel quale conosceranno persone che permetteranno loro di accettarsi e vivere una vita lontano...