Capitolo 1

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Ero seduta sul davanzale della mia stanza a guardare fuori.
Erano le sei e l'aria era ancora pulita,il vento mi scompigliava i miei lunghi capelli neri e mi faceva provare i brividi.
Mi piace tanto svegliarmi la mattina presto,mi piaceva tanto rimanere a guardare fuori e inizare a pensare.
Mi dava quel senso di tranquillità.

Ma vengo subito disturbata dalla voce squillante della compagna di mio padre.
Vanessa,signora molto bella fidanzata con mio padre da due anni,è una donna molto antipaa,ma io purtroppo non riesco ad accettare la separazione dei miei e non riesco a pensare che mia mamma mi abbia lasciata per andare dal suo compagno.
Un ragazzo molto più giovane di lei.

-Hope scendi vieni a fare colazione.-mi chiama Vanessa,ma io non le do conte e accendo la musica a tutto volume.

Dopo un po di tempo però mi annoio e quindi decido di uscire,andare nel mio posto preferito.

-Dove stai andando??-mi richiama Vanessa.
-Esco non vedi o sei ceca??-
-No tu non esci!-mi richiama.
-Ma che cazzo vuoi e non rompere le palle!!-esco e sbatto la porta.

Mi dirigo verso il mio posto "preferito" che sarebbe una vecchia stazione abbandonata che è diventata la mia seconda casa.
Mi piace stare lì,disegnare nei muri,leggere,ballare,cantare e scrivere.
In un certo senso mi piace stare sola.
"Forever Alone."
Bellissima frase.
La frase che parla di me e della mia vita.
N

on ho mai avuto amici e non è uno scherzo.
I miei genitori lavoravano e dovevano sempre andare in diverse città e io con poca voglia lì dovevo seguire ogni volta.

Ma adesso ha due anni che vivo con mio padre a Roma,ma non mi sono ancora trovata amici.

Sono arrivata,faccio cadere subito lo zaino che avevo in spalle e apro le braccia.
Eh si,questo si chiama vivere.
"Libertà"
Voglio essere libera come il vento.
Voglio essere libera ed essere me stessa.
Voglio la mia libertà,punto.

Mi siedo su una delle panchine vecchie,prendo il mio quaderno dove ci sono i miei schizzi e inizio a disegnare,accendo il mio cellulare e metto la nuova canzone di Fedez "21grammi"

Ero bella tranquilla quando sento provenire un rumore alla mia destra.
Poso il quaderno e la matita per terra e mi dirigo verso il suono.

Più mi avvicino e più sento un rumore strano e più ho paura.
Non mi piace sentire strani rumori e tra poco mi caco di sopra.
Finché non mi ritrovo davanti due cuccioli di beagle.
-Che siete carini!-dico.

Sicuramente saranno fratello e sorella.

Sono così piccoli chi sarà lo stupido che gli abbandonati.
Questa gente non capisce che amche gli animali hanno un cuore e un cervello che funziona più del nostro.

Decido di darli un nome.
Allora li chiamerò Josh e Tiffany.
I cuccioli sono molto simpatici infatti inizio a giocare con loro e mi diverto molto.
Purtroppo li devo lasciare e tornare a casa e non posso portarli a casa con me visto che Vanessa ha laura degli animali e ha un allergia sui peli dei cani.
Quindi li dovrò lasciare qui,ma sicuramente ritornerò.

-Cuccioli ora devo andare,ma domani sarò di nuovo qui ok??
Non andatevene!-

Mi sento una pazza,ma mi sembra che loro riescono a capirmi.

Mi dirigo verso casa e dopo 10 minuti.

Apro la porta e informo a tutti che sono tornata.
-Hope viene qui!Subito-mi richiama mio padre.
Oh oh è molto arrabbiato,sicuramente Vanessa gli avrà detto qualcosa.
-Perché ti sei comportata cosi con Vanessa è piu grande di te e le devi portare rispetto,
Capito.-urla mio padre.
-N!Non le porto rispetto ok!?-rispondo con lo stesso tono.
Mio padre arrabbiatissimo mi tora uno schiaffo-Vai subito in camera tua!Maleducata!-urlo più forte e salgo in camera mia.

Le lacrime riempono velocemente il mio viso.
Mi sdraio nel mio letto e soffoco i miei singhiozzi con il cuscino.
Lo faccio sempre,piango in silenzio per non farmi sentire e per non disturbare chi non gliene frega un cavolo di me.


Spazio autrice.
Cial questa è la mia nuova storia spero che vi piaccia.
Buona lettura!!
Saluti da parte mia.

"Lei era poesia.Lui analfabeta."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora