Uscii dalla classe e lo cercai in tutte le classi ma non lo trovai, ma ad un certo punto qualcuno mi tappò la bocca e mi trascinò nello sgabuzzino.
Avevo paura.
Ma quando aprii gli occhi mi trovai davanti Josh.
"Ma sei impazzito? Mi hai fatto prendere un colpo, deficiente"
Lui intanto rideva, che stupido.
Feci per andarmene ma poi mi ricordai che dovevamo andare in presidenza.
"Il professore ha detto che dobbiamo andare in presidenza per quello che abbiamo detto in classe"
Non volevo fare la pazza che urlava quindi feci due grandi respiri e gli dissi ciò, non avevo le forze di affrontarlo.
Lui annuì e io uscii.
Non gli chiesi neanche il perché mi avesse trascinata nello sgabuzzino, non avevo voglia.
Andai in presidenza, entrai e mi sedetti.
"Signorina Smith lei cosa ci fa qui ?"
Il preside era sbigottito nel vedermi li, e la cosa mi fece ridacchiare.
"Il mio compagno mi ha provocato e io l'ho risposto, il professore si è stizzito e ci ha mandato entrambi in presidenza, ma io non potevo farmi mettere i piedi da Josh Williams mi capisca preside."
Il preside ridacchiò forse per la mia ultima affermazione, stava per parlare quando entrò Josh saluto il preside con un cenno di capo, e si sedette.
"Allora ragazzi, per questa volta ve la faccio passare visto che non avete fatto niente di così grave. Ma per sistemare le cose fra voi due vi do una piccola punizione, dovrete pulire la palestra insieme cercando di andare d'accordo"
Io guardai il preside e spalancai la bocca, era serio?
Dovevo sopportare Josh a casa a scuola e ora anche il pomeriggio come punizione. Non potevo farcela.
"Quando dovremmo fare questa cosa?"
Intervenne Josh risvegliandomi dai miei pensieri.
"Mercoledì pomeriggio ragazzi, fra due giorni ,tieni Sofia ti affido le chiavi della palestra.
A mercoledì "
Uscii più arrabbiata di prima, questa giornata stava andando sempre peggio.
Le ultime due ore passarono velocemente, uscii da scuola salutai le mie compagne e Stefany, e me ne andai a piedi fino a casa.
Kevin oggi dopo non avermi baciata non mi aveva neanche cercata al intervallo e ai cambi di ogni ora, che giornata.
Arrivai a casa salutai mamma, mi feci una doccia veloce per sciogliere i nervi tesi, e mi misi a letto.
Ero nervosa.
Domani Josh e Kevin se ne sarebbero andati, finalmente, in quel momento non potevo vedere nessuno dei due.
Mi addormentai pian piano.
Mi risvegliai direttamente per l'ora di cena, non avevo fame ma siccome non avevo nemmeno pranzato scesi e mi feci un panino.
Di Kevin e Josh nessuna traccia.
Uscii di casa, stanca di stare rinchiusa dentro 4 mura e andai a fare una passeggiata.
Era già buio, quando andai a sbattere contro qualcuno.
"Oh mio dio mi scusi" alzai gli occhi e incontrai due occhi color nocciola scrutarmi
"Figurati colpa mia che non guardo mai dove vado, comunque piacere Christian "
"Piacere mio, Sofia "
"Non sei di qua giusto ?"
"Abitavo in Italia, poi per motivi di lavoro di mio padre ci siamo dovuti trasferire"
"Ohw capisco, be io ora devo scappare che mi aspettano al bar, se ti fa piacere passa a trovarmi, lavoro nel bar SMILE in quella via là"
"Va bene sicuramente passerò a presto Christian"
Mi salutò e se ne andò, era simpatico.
Continuai la mia passeggiata e poi guardai l'ora, era piuttosto tardi non mi ero resa conto.
Quando arrivai a casa dovetti assistere a una sceneggiata da parte di Kevin che non mi sarei mai aspettata.
"Ma dove cavolo eri finita Sofia?
Io spero tu stia scherzando, ti sembra normale restare fuori casa al buio, sola fino all'una del mattino senza avvisare nessuno?
Sei una bambina, immatura."
Cosa era serio?
Non era lui quello che oggi mi aveva ignorata totalmente nonostante fossi la sua ragazza, e poi mi viene a fare la sceneggiata da papà protettivo.
Ridicolo.
"Sei ridicolo Kevin, mi fai veramente ridere.
Dopo che mi hai evitata per tutta la giornata, che dio solo sa il perché mi vieni a fare la sceneggiata di quello che si preoccupa.
Pazzesco, vai a farti un esame di coscienza prima di venire a dire cosa a me, e poi sappi che ho 18 anni e non ho bisogno che tu mi dica cosa devo fare o no e a che ora devo tornare o meno.
Detto questo dormi bene Kevin, e domani non svegliarmi quando te ne starai andando da casa mia, perché non me ne sbatte niente né di salutare te e tanto meno quel deficiente di fratello che ti ritrovi."
Soddisfatta del mio discorso girai i tacchi e me ne andai.
C'ero rimasta davvero male, non dico che mi sarei aspettato un Kevin che mi avrebbe detto amore ma dove eri finita,però neanche uno che dopo avermi ignorata mi urla contro svegliando tutti.
Poi non è vero il detto che se le giornate iniziano male finiscono ancora peggio.
Avendo dormito prima non avevo sonno, quindi mi misi a studiare un po' e a fare un po di esercizi di matematica.
Domani non avevo scuola era festa a Boston e le scuole restavano chiuse.
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Il giorno dopo mi svegliai che erano già le 12 del mattino, avevo fame, strano ma vero.
Quando scesi giù mi accorsi che sia Josh che Kevin erano andati via.
Al solo pensiero la malinconia mi pervase, si ero stata dura con Kevin ieri ma questo non voleva dire che io non ne fossi innamorata, al solo pensiero una lacrima scese sul mio viso, ma la ricacciai immediatamente, dovevo essere forte.
Mi preparai la colazione, mi feci la doccia mi misi un paio di jeans una camicia a quadri e le all star rosse.
Poi mentre scendevo le scale, decisi di passare nella camera di Josh e Kevin e vedere se era tutto in ordine, dove trovai una lettera con su scritto
"Per Sofia"
La curiosità mi prevalse la presi e la aprii, ma non potevo mai aspettarmi quello mi aspettava al suo interno....
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Confine tra odio e amore (IN REVISIONE)
RomanceLei: Sofia Smith Lui: Josh Williams Lei: ragazza semplice, altruista ma con carattere Lui: menefreghista, viziato e con la mania del controllo Lei: amore Lui: odio Cosa succede se due universi opposti prenderanno la stessa strada e si incontreranno...