Felicità e imbarazzo

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"Allora come è andata?"
"È andata, mi ha spiegato che per lui è acqua passata, che sbagliare è umano e che mi vuole bene allo stesso modo di prima, nonostante i fatti successi.
Sofia, grazie mille.
I sensi di colpa mi divorano giorno per giorno."
Si avvicinò di colpo mi prese in braccio a mo di sposa, e fece un giro su se stesso, urlai per la sorpresa guadagnandomi gli sguardi interrogativi sei pazienti e dei medici, che come vissero quello che stava accadendo ci mandarono un sorriso.
Come mi mise giù ci guardammo e iniziammo a ridere come due matti, ero felice.
Dopo mesi di soli dispiaceri ero felice.
"Josh ho sete andiamo a prendere qualcosa alle macchinette ? "
"Non ci puoi andare da sola?"
Ecco qua, era tornato il solito si sempre, il solito strafottente menefreghista.
"Bambolina scherzavo, dovevi vedere la tua faccia" disse ridendo mandando la testa al indietro.
Era fotuttamente illegale, era veramente bello.
Allora ti piace? Eccola, era da tanto che non parlava la mia coscienza.
No non mi piace, non si può negare che sia un bel ragazzo, ma io lo odio.
Allora perché fai pensieri poco casti su di lui?
Oh mio dio basta, lo odio punto
"Sofia smettila di fissarmi come Regan dell'esorcista"
Scoppiai a ridere per quel paragone.
"Scusa ero presa dai miei pensieri che prevedevano il tuo omicidio e quindi lo sguardo assassino mi è uscito spontaneo "
"Dai andiamo piccola Regan, non avevi sete?"
Annuì e insieme andammo a prendere da bere.
Presi un the alla pesca, mentre Josh una red bull già era esagitato di suo li mancava solo la red bull.
"Sofii" no non poteva essere.
Mi girai e mi trovai davanti Teo, il mio ex ragazzo.
Che cosa ci faceva a Los Angeles , perché non era a Torino?
Eravamo stati quattro anni assieme, poi un giorno decisi di concedermi totalmente a lui, andai a casa sua e mi aprii una ragazza, le chiesi cosa ci facesse da Teo e mi rispose che stavano assieme da 3 anni, da quel giorno non lo vidi né senti più.
"Ciao Teo."
"Sei sempre più bella"
Non ci volevo credere, dopo tutto quello che era successo lui se ne usciva così?
Pazzesco.
"Oh davvero? Grazie mille Teo "dissi ironica
Lui capii immediatamente il mio senso d'umorismo e abbassò la testa.
"Cosa c'è non parli Teo ?
Sai cosa mi dispiace più di tutto, che quella ragazza non ha saputo mai con che essere aveva a che fare" gli sputai contro, mi girai e me ne andai.
Josh mi seguiva come un cagnolino, non capendo nulla.
Quando arrivai al quarto piano, mi sedetti sulla sedia e feci dei respiri profondi per calmarmi.
"Si può sapere chi era quel tipo?"
"Il mio ex." Non avevo voglia di parlarne
"Uhm, e da quello che ho capito non vi siete lasciati bene bene "
"No Josh.
Diceva di amare me e intanto andava a letto con un'altra, ti basta?"
"Okok, recepito il messaggio.
Kevin sta dormendo, quindi conviene andare in hotel e tornare domani mattina"
Annuì, ero distrutta avevo bisogno soltanto di un letto.
Chiamammo un taxi che ci portò fino in hotel.
Era un Excelsior, 4 stelle veramente stupendo .
"Salve, abbiamo prenotato due stanze per questa notte, Smith e Williams."
"Salve signori, benvenuti, ora controllo che stanze vi sono state assegnate"
Josh e io annuimmo.
Io mi soffermai a guardare la reception era meravigliosa, tutta arredata oro e bianco con una grossa fontana al centro, stupendo.
"Signori mi dispiace ma qui in prenotazione risulta una sola camera doppia, ci deve essere stato un malinteso"
Questo voleva dire che dovevo condividere la stanza con Josh?
Non è possibile.
Cosa avevo fatto di male per meritare tutto ciò.
"Mi scusi non è possibile cambiare la prenotazione ora e ci dà un'altra camera, se c'è da pagare un supplemento lo paghiamo." Tentai
"No signorina l'hotel è al completo, mi dispiace"
Annuì sconsolata e mi avviai al ascensore con Josh che ridacchiava.
"Bambolina il tuo sogno di dormire assieme a me si sta realizzando, era solo questione di tempo."
Come faceva a essere così deficiente.
"Chiudi il becco cretino"
Entrammo nella stanza, era le 232.
Per terminare la giornata in meglio notai che il letto era matrimoniale, non era possibile.
"Io dormo sul letto e tu per terra, chiaro Josh?"
"Te lo scordi, non devo farmi venire il Mal di schiena per dei stupidi capricci di una zitella isterica."
Era serio?
Mi aveva dato della zitella isterica,non lo sopportavo più.
Per calmarmi decisi di andare a fare una doccia.
Presi la biancheria in pizzo rosa, la maglietta di papà che usavo per dormire e mi avviai in bagno.
Chiusi la porta a chiave per sicurezza, ed entrai in doccia.
Una volta finita mi vestii e uscii.
Una volta uscita entrò Josh,io intanto presi il telefono e risposi a tutti i messaggi che avevo.
Se mia madre avesse scoperto che ero a Los Angeles mi avrebbe uccisa.
Poco dopo uscii Josh dal bagno con addosso solo dei boxer neri.
O mio dio.
"Chiudi la bocca che entrano le mosche mia cara Sofia "
Non lo sopportavo.
"Ti potresti cortesemente vestire visto che dovrai dormire con me?"
"No, io dormo così è sto comodo, come tu dormi con una maglietta che a malapena ti copre il fondoschiena e con del intimo di pizzo rosa non che la cosa mi dispiaccia, io dormo in boxer"
Quel giorno mi avrebbero messo in carcere per omicidio.
Irritata mi misi sotto le coperte e mi girai dall'altra parte.
Stavo per addormentarmi quando sentii qualcosa di umido sulla spalla...

Confine tra odio e amore (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora