Day 72

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Non sapevo bene cosa dirgli: ero troppo emozionata, incapace di reagire.
Lo avrei visto, dopo anni di immaginazione sarebbe successo e Dio, neanche lui sarebbe riuscito a impedirmelo.
Mia mamma mi chiese il motivo di tutta quell'agitazione; non ero sicura del punto da cui iniziare sapendo che mi avrebbe uccisa sapendo che avevo chattato e dato il numero ad un ragazzo che poteva essere Louis Tomlinson tanto quanto uno sconosciuto, ma la felicità che avevo nel cuore impedì alle mie parole di fermarsi, e le raccontai tutto, dal primo messaggio scritto fino al cinquantesimo: il giorno in cui era praticamente iniziato tutto. Giorno per giorno, parola per parola le feci leggere i miei tweet e retweet di Louis, le nostre conversazioni private ed il fatto che avesse pensato a me per un gesto così importante. Non so cosa le sia passato di mente, avevo paura che mi potesse impedire di vederlo o di sentirlo ancora ma invece mi rispose solo con una semplice frase: 'devo andare a prendere la macchina: tra 3 ore abbiamo un aereo per Londra'.
Non avevo idea di quello che era potuto succedere: le avevo raccontato tutto l'accaduto in quel momento eppure aveva già comprato i biglietti.
Se ve lo state chiedendo si, la lettera Louis è riuscito a mandarmela grazie a lei, erano rimasti in contatto da poco dopo che lo avevo iniziato a sentire, e solo grazie a loro due sarei riuscita a vedere quel principe azzurro che mi aveva rubato il cuore 4 anni prima.

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