XIII

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"Ad uccidere non è il cuore spezzato, ma l'orgoglio ferito"

-Gilbert Parker


Louis corse a più non posso finendo nella zona più remota del castello.

I sotterranei gli avevano sempre messo ansia e paura sin da quando da piccolo li aveva scoperti insieme ad Harry durante una delle loro tante avventure.

Erano corridoi stretti e bui caratterizzati da piccole nicchie rocciose divise da sbarre di ferro.

Si raccontava che nei tempi più antichi avessero ospitato orde di nemici.
Ma quella pratica era caduta in disuso nel tempo, sopratutto grazie alla pace.

Così, i predecessori di re Des, avevano diviso la zona creando un una piccola strada segreta di cui pochi erano a conoscenza.

Passò la mano lungo le gelide sbarre, provando una lenta rassegnazione.

Lungo il tragitto, aveva disseminato tutte le sue lacrime, e adesso non gli rimaneva altro che la spiacevole sensazione di aver sbagliato ogni cosa della sua vita.

Era forse quella la punizione che si meritava per essersi innamorato di un altro ragazzo? Per essersi innamorato di un principe dal cuore di ghiaccio?...

Quando udì dei passi dietro di sé, non si girò nemmeno, perché sapeva perfettamente di chi si trattava.

<<Louis...>>

<<Non perdere tempo con me, non ho più le forze per sopportare la tua cattiveria>>

Così dicendo tirò su col naso e si astenette dal guardarlo.

Harry si mosse con passo incerto, ancora sotto l'effetto del vino.

<<Non posso cambiarlo...Non posso farci niente Louis...>>

<<Però nonostante ciò sei disposto a farmi credere che io sia speciale per te e poi a ferirmi senza pietà>>

E stavolta, incontrò il suo sguardo, perché sentì l'esigenza di trafiggerlo nell'anima.

<<Cosa vuoi che faccia?! Un regicidio e che poi ti sposi all luce del sole!?>>

<<Sei ridicolo>>
Lo insultò il più giovane, disgustato nel vederlo ridotto in quello stato.

<<Forse è vero, ma tu hai giocato troppo con la fantasia e lo sappiamo entrambi- si avvicinò fino ad alitargli in faccia-l'unico ruolo che puoi avere nella mia vita è quello di...>>

Louis gli poggiò le i palmi contro la bocca zittendolo violentemente.

<<Non dirlo Harry, perché non so se potrò perdonarti!>> gli intimò con uno sguardo ferito.

Il maggiore si liberò dalle sue mani e sussurrò crudeli parole al suo orecchio.

<<Tu non devi perdonarmi Louis, perché io sono esattamente il mostro che vedi e tu per me vali meno di una puttana...>>

Il castano non potè più trattenersi, lo schiaffeggiò brutalmente facendolo cadere per terra.

<<Sei un codardo, preferisci che io ti odi piuttosto che amettere la verità>>

Harry digrignò i denti ormai incapace di trattenere le lacrime.

<<Non posso farlo...>>
Ammise con tono sommesso, fuggendo dal suo sguardo.

<<Sei un bastardo Harry!>> e così dicendo il giovane si scagliò con furia contro il corpo del maggiore.

Il principe rimase inerme sotto i colpi del suo amante disperato.

Covered In Gold ||Larry Stylinson Au (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora