Quella sera stessa andai al lago e .....la bambina era di nuovo lí.
Sapevo che non mi avrebbe dato alcuna risposta, e che non mi avrebbe risposto in nessun modo,ma contro ogni buon senso mi andai a sedere vicino a lei. Passarono secondi e minuti. Quando ad un tratto lei mi disse con una voce strozzata da inevotabili lacrime:
"Voglio tornare a casa".
E allora domandai con fare gentile: "dove abiti?"
"Abito al dilà del cielo. In un altra dimensione".
"É per questo che guardí sempre la luna?"
"Si" rispose teneramente.
"E come si fa ad andarci?"
Bisogna trovare una gemma che si trova nell'oceano. É di colore rossastro e poi bisogna strofinare la gemma sulle mani e ripetere le parole: SIOM, NOIM LATUM...é la mia lingua questa..." ammise timidamente. Le posai una mano sui capelli e le promisi di aiutarla. In quel momento in quello sguardo malinconico di bimba vidi spuntare un sorriso. Allora fui estremamente felice.