capitolo 3

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Era tardi. Quel giorno ero stanco e avevo soltanto voglia di addentare qualcosa e distendermi nel mio giaciglio,e così feci: appena sfiorato il letto caddi in un sonno profondo. Dormii per alcune ore,ma poi a causa di un incubo,di cui ho un ricordo molto vago,mi svegliai. Decisi di fare una passeggiata per riordinare i miei pensieri. Andai nel lago,quella grande distesa di acqua provocava in me uno strano senso di serenità. Fu allora che la vidi: una bimba li seduta,sulla sponda di rockefield che fissava intensamente la luna, che quella notte,non so perché,mi pareva splendesse più del solito. Mi avvicinai e le chiesi: "che ci fai qui tutto sola a quest'ora di notte?"
lei non rispose.
Tentai di nuovo:"come ti chiami?"
Niente. Neanche l'ombra di una risposta.
Le vidi scendere una lacrima dai suoi grandi occhi neri.
Mi girai di scatto per prenderle il mio fazzoletto di cotone,reduce da uno dei miei viaggi; ma quanto posai nuovamente lo sguardo nella direzione della bambina mi accorsi che era scomparsa.

seduta ai piedi della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora