Killer, boschi e salamini malvagi

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Premetto che è la prima volta che pubblico qualcosa e che il racconto potrebbe essere un po confuso, perché i sogni non sono poi così chiari.
Detto ciò spero non sia scritta così male.
Buona lettura :)

È notte fonda e sono davanti ad un edificio, in mezzo a una foresta, simile ad un magazzino abbandonato; comunque ci entro e, non so come, mi ritrovo a dover saltare ostacoli o scansare tronchi d' albero, perché, a quanto pare, ci sono dei ( fans ) cattivi che vogliono uccidermi .
Arrivo alla fine del percorso intatta e voglio andare via, però fuori c' è la polizia, più precisamente l FBI ( quanti ammiratori che ho :D ), che mi cerca perché mi hanno incolpato di ciò che ha fatto l'organizzazione che vuole uccidermi; comunque esco dalla porta principale e vado a sinistra rimanendo sotto al muro, ma nessuno si accorge di me ( O.o sono un ninja ) e me ne volo via ( eeee a qunto pare so volare -_-" ).
Ritorno dalla mia famiglia e partiamo.

Il giorno dopo, sempre di sera, mia madre mi chiede dove sia il suo computer e io, in quel momento, ricordo di averlo lasciato sul tavolo dei suvenir del magazzino, che in realtà è un museo, COSÌ, mi faccio tante seghe mentali per decidere quando la mia famiglia non si sarebbe accorta che sono sparita, dicendo infine a mamma che l avevo nascosto ( ehm... ) e mia madre credendoci ( What ?! ), mi chiede di andarlo a recuperare perché dovevamo metterci in viaggio.

Chissà perché siamo in America e, dopo aver sorvolato mezzo paese, arrivo in questo cavolo di museo dove l' attrazione principale è lo scheletro perfettamente conservato di un....

Cavallo ....

Sorvolando questa cavolata, entro dentro al negozio di suvenir, sapendo che il computer ritrovato dalla scientifica non era stato preso come prova, e, cambiando forma così che nessuno mi riconosca ( ovviamente non potevano darmi un libretto delle istruzioni per questa specie di superpoteri ), divento Neal Caffrey ( protagonista di White Collar ) e chiedo al signore al bancone di ridarmi il computer perché so che c' è l ha lui e il sogno si interrompe qui.

L'altro sogno diciamo che è quasi una continuazione del primo.

Sono con i miei genitori, mia sorella maggiore ( Mandy ) e mio fratello minore ( Ciccio ) a casa e, essendo ormai appurato che siamo dei nomadi, dobbiamo partire.
Mentre i miei e Mandy scendono, io rimango su con Ciccio per prendere le ultime cose dal frigo.

Inizia a prendere varie cose e quando abbassa lo sguardo, prendo uno dei due pacchetti rimasti di salamini, e lui comincia poi a dire "Strano pensavo c'è ne fossero due".
Comunque scendiamo e mi siedo sulle scale, mentre mio fratello va ad aiutare a caricare la macchina; tiro fuori dalla tasca il pacchetto rubato e mi ricordo che scaldati al micronde sono più buoni ( ah si ? ), quindi deciso di salire in ascensore, però, prima che le porte si chiudano, entra pure Mandy.
Cominciamo a salire e dopo un po iniziamo a sentire freddo, tanto che, respirando con la bocca, creiamo novolette di vapore. Io so questo che cosa significa e quando le luci iniziano a lampeggiare non mi sorprendo più di tanto, perché, vedendo Supernatural, so che quello è un fantasma.
L'ascensore si blocca tra un piano e un altro, mi giro verso la pulsantiera ma ci sono solo due tasti "aiuto" e "apertura porte". Schiaccio "aiuto" e si sente una campanella suonare, ma nessuno sembra arrivare.
A quel punto l'ascensore trema leggermente e poi inizia a cadere.
La discesa non è troppo veloce e io inizio a spostare questa stupida gabbia in cui ci troviamo verso destra, dondogli dei colpi. Raggiungiamo terra intatte e mi accorgo che avevo fatto bene a spostarlo perché se fossimo andate per perpendicolare saremmo finite su una zona colorata di giallo e blu piena di spine ( oggi devono per forza cercare di ammazzarmi tutti ?! ).
Sotto al edificio, non so secondo quale legge ideata dal mio cervello, ci sta una foresta ed era notte ( ovviamente! Ma che mi aspettavo, questo sogno è tutto foreste,luoghi lugubri, giornate dove il sole non spunta mai, io che devo sopravvivere a nemesi improvvisate e nomadismo acuto da parte della mia famiglia :I ).
Comunque so che per cobattere i fantasmi servono sale e ferro, qundi con Mandy al mio seguito parto alla ricerca dell' uscita.
Gira e rigira ci troviamo in un posto simile a casa degli orrori solo che qui ci sono fantasmi veri; so anche che loro non ti faranno niente finché non li fissi quindi faccio sempre vagare lo sguardo.
Non so a che punto, a noi si aggiunge anche una tipa bionda abbastanza fastidiosa e, qundo stiamo per entrare un una stanza buia, lei va per prima e, aperta la porta, cade a terra. Io e mia sorella ci guardiamo, prendiamo una candela a testa e proseguiamo.
Usciamo finalmente da quel posto spettrale per ritrovarci, indovinate un po dove ?

Nella FORESTA.

Li ci sta un fantasma molto più umano degli altri incontrati fin' ora, che appariva come una vecchia signora che ci disse " ci sono due sentieri, dovete sceglierne uno ", tutto questo mentre raccoglievo degli oggetti da terra che sarebbero potuti servirmi.
Andiamo a sinistra e, oh mio dio volevo uccidere qualcuno, eravamo al punto DI PARTENZA, solamente che in più vi era un tavolino e una macchina per uscire.
Il fantasma riappare e inizia a dire che se volevamo potevamo andare, ma dietro vedo un albero che per un secondo diventa una faccia umana per poi tornare normale. Chiedo allora allo spirito " ma se andavo dall'altra parte trovavo lo spirito che ha fatto tutto questo? ", lei annuisce ed io " e non ci lascerà in pace finché vivremo qui, vero? " ( perché mi ero dimenticata che stavamo PARTENDO. Cioè, in tutto questo, i miei genitori dove cavolo sono e la macchina che sta qui sotto, di chi cavolo è ?! ) e la signora annuisce di nuovo, allora decido di andare ad uccidere lo spirito e inizio a mettere in borsa ciò che mi serviva mentre alcuni fantasmi spuntati dal nulla mi dicevano cose tipo "no, ma che fai! " " scappa finché puoi " " che cosa credi di fare ?! ". Sono tranquilla e prendo il telefono, il portafoglio, un po di sale e un coltello, quando, però, vedo che il mio temperino, uno di quelli con il raccoglitore di plastica trasparente, è rotto, dissi qualcosa tipo " nooo, tutto ma non il mio temperino, ed adesso come faccio " ( perché tutti sanno che le creature malvagie le si uccide temperandole u.u ), allora tutta arrabbiata mi dirigo in una direzione precisa dove sapevo avrei trovato dello scotch per ripararlo e poi mi svegliai.
Ora, togliendo che i miei "superpoteri" se ne sono andati a fare un giro, tutto sto casino è successo perché sarebbero stato più buoni degli stupidissimi salamini scaldati ( che schifo, se posso aggiungere ) che, alla fine, sono pure SPARITI.
Morale della storia? La prossima volta che volete farvi un pasto che sia a dir poco terribile, prendete le scale.

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