Capitolo 2

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Iniziai a correre velocemente lungo il viale per arrivare a lavoro,schiantandomi contro varie persone,la sera prima mi addormentai molto tardi, nonostante fossi già sdraiata sul letto non riuscivo a chiudere occhio, pensando in continuazione al ragazzo dai capelli ricci.

Quando arrivai aprii immediatamente la porta e trovai la signora Vlace indaffarata a sistemare i vari materiali sui scaffali.

"Beth,finalmente sei arrivata! Pensavo avessi incontrato Harry Potter che ti ha portato a Hogwart!" Esclamò ironica alzando gli occhi al cielo.

"Mi scusi, la sveglia non è suonata, perciò sono arrivata in ritardo" borbottai piano
"Basta chiacchiere, oggi ci sono molti clienti, cerca di fare attenzione con la vernice" mi prese in giro ma con un pizzico di serietà.

*Flashback*

Iniziai a pitturare le mura del magazzino prendendo dal contenitore la vernice bianca, appena varcata la soglia del negozietto Vlace mi ordinò di ristrutturare la piccola stanzetta per dare un po' di gioia o almeno è quello che ha detto lei.
Notai che nel secchio c'era poca vernice quindi andai a prenderne dell'altra.
Ma quando tornai verso la stanza inciampai sui miei stessi piedi e rovesciai tutto il liquido su un signore che era davanti a me.

*Fine Flashback*

La signora Vlace mi fece una predica di circa un'ora, solo dopo settimane riuscì a calmare la sua ira.

Iniziai a riordinare i dischi che erano stati messi in disordine dai soliti clienti.

"Beth c'è un ragazzo che sta cercando "Lo Hobbit" vai ad aiutarlo" mi urlò dal bancone mentre mi indicava un ragazzo con il cappuccio.

"Salve hai bisogno di qualcosa? " domandai al ragazzo girato di spalle.
Quando si girò mi pietrificai sul posto, era lui.
Colui che mi ha tormentato per tutta la notte, persino nei sogni.

Harry.

"Ciao, è un piacere rivederti" disse con un ghigno.

"Ehm hai bisogno di aiuto? " balbettai a causa della sua presenza intimidatoria.

"Lo Hobbit" rispose
"C-cosa?" diventai parecchio nervosa quando iniziò ad avvicinarsi.

"Il film Lo Hobbit" precisó.
"Oh, si seguimi" mi girai iniziando a camminare o meglio correre verso il reparto dei film/libri.

Iniziai a guardare un po' in giro, lo trovai in un ripiano in alto, non riuscii ad arrivarci a causa della mia altezza, se si poteva definire altezza...

"Faccio io" tuonó una voce roca dietro me, si avvicinò lentamente mentre poggió la mano sul mio fianco intanto con l'altro afferrava il DVD.

"Ti serve altro?" chiesi in imbarazzo.
"M-m no" rispose sempre con quella voce roca.

Lo accompagnai davanti alla cassa per poi scappare subito da un signore che aveva fatto cadere l'intera confezione di CD.

Ero sdraiata comodamente sul divano a guardare il nuovo film "Fuck You Prof" fino a quando non sentii il campanello suonare
Mi alzai e andai verso la porta, quando aprii trovai una ragazza con una minigonna e un top rosso fuoco.

"Ciao..." la salutai nonostante non la conoscessi.
"Smettila!" Urlò a squarciagola battendo i piedi per terra.

"Scusa?"
"Smettila di stare attaccata al mio ragazzo!" Mi fulminó con gli occhi.

"Non ti conosco, tanto meno il tuo ragazzo" risposi un po' seccata dal suo comportamento alquanto irritante.

"Ah quindi non lo conosci? " mi sorrise beffarda mentre alzava il cellulare mi mostrava una foto sulla schermata del cellulare.

Nella foto c'era

Harry.

"Cosa dicevi?"
"L'ho visto si e no due volte" sussurai

"Non mi interessa! Sta lontano da lui" Strilló per poi girare i tacchi e andarsene verso la sua costosa auto rossa.

Rientrai in casa ancora sconvolta dell'accaduto.

Aveva la ragazza? Sopratutto come ha fattoa sapere che abitavo qui?
Passai tutta la sera a guardare il film cercando di distrarmi senza avendo però l'effetto desiderato.

Passarono circa una settimana, non ebbi né notizie della fidanzata di Harry, né di lui.

Scesi le scale stando attenta a non scivolare sulla neve sperduta in giro.

Adoravo la neve, mi trasmetteva un senso di felicità di magia.

Chiusi il cancello dietro di me salutando mia madre sulla soglia della porta.

Iniziai a camminare ma venni subito interrotta dal clacson di un'auto mi girai per vedere una macchina molto familiare.

La finestra si abbassò e spuntò un ammasso di ricci, riconobbi subito chi era.

"Che ci fai qui?" Domandai con il sopracciglio alzato
"Ti do un passaggio" ti rispose ovvio.

"No grazie" continuai a camminare o meglio correre evitando di sprofondare nella neve.

Non mi girai ma sentii la portiera sbattere, velocizzai i passi ma mi bloccai quando senti due forti braccia afferarmi e sollevarmi da terra.

"No! No! Lasciami" iniziai a urlare tanto forte che alcuni vicini uscirono incuriositi ma entrarono subito dopo in casa fregandosene come se fosse una cosa normale vedere una ragazza in braccio a uno sconosciuto mentre urla a squarciagola.

Harry intanto mi caricó su una spalla e mi portò verso il suo veicolo, mi fece sedere mentre bloccava l'auto impedendomi così di uscire.

Incrociai le braccia al petto e sbuffai rumorosamente.

"Non fare la bambina" mi rimproveró.

"Beth, ti devo chiedere una cosa importante" continuò con tono più duro.

"È venuta una ragazza l'altra settimana a casa tua vero?" Domandò.

Annuii lentamente.

Ad un tratto fermò la macchina in un parcheggio libero e si girò verso di me.

"Devi negare tutto, devi fare finta di non conoscermi, lei è pericolosa o meglio suo padre" i suoi occhi iniziarono a diventare più scuri quasi a farmi paura.

Spazio Autrice

Scusate per il ritardo, ma ero occupata per la scuola e non avevo molta fantasia, ma ora mi è ritornata
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima

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~Simo

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