Cap 1

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"Benvenuti ragazzi e ragazze al nuovo anno di scuola.
Vi vedo molto cambiati" blatera la professoressa con la sua voce acuta che già mi sembra di odiare.
"Come vedete quest'anno avremo un nuovo compagno di scuola".
Ecco odio questo momento.
Tutti i ragazzi si girano a guardarmi.
Mi sento osservato, troppo osservato e se avessi la possibilità sprofonderei nella terra per non uscirne più.
Cerco di sforzare un sorriso, ma la professoressa mi fa segno di alzarmi e di andare vicino a lei.
"Su presentati alla classe".
Alzo lo sguardo e l'imbarazzo aumenta sempre di più.
Faccio un respiro profondo per poi presentarmi.
"Mi chiamo Louis... Louis Tomlinson e vengo da Doncaster".
Cerco di raggiungere il prima possibile il mio posto ma inciampo in uno zaino cadendo per terra.
Mi alzo dolorante per terra mentre tutti i ragazzi della classe ridono fragorosamente.
Mi affretto a sedermi cercando di non guardare nessuno negli occhi.
La professoressa comincia a spiegare il programma di quest'anno, cominceremo con trigonometria e la maggior parte delle cose le ho già fatte.
Per fortuna la campanella suona prima che mi addormenti.
Prendo le mie cose e mi dirigo verso l'aula di letteratura.
Io corridoio è pieno di ragazzi che si abbracciano e che si baciano.
Cerco di muovermi senza inciampare o fare altre figuracce quando mi scontro contro qualcosa, o meglio qualcuno.
"Guarda dove metti i piedi coso!" Grida qualcuno mentre dei ragazzi ridono.
"Scusa" sussurro.
Cerco di prendere coraggio e di guardare chi è davanti a me.
Un ragazzo alto, con i capelli ricci castani e due occhi verde smeraldo che sono a dir poco bellissimi.
Sul suo sopracciglio destro ci sono dei piercing e ha un anellino nero al labbro inferiore che gli sta benissimo.
Le sue braccia sono ricoperte da tatuaggi e dalla maglia bianca che indossa ne posso scorgere altri.
È bellissimo.
"Vuoi una foto? Sai dura a lungo e di sicuro non si stufa di essere fissata da un nanetto orribile come te!" Grida attirando l'attenzione di molti ragazzi.
"Scusa non volevo venirti addosso" cerco di difendermi.
"Non mi interessano le tue scuse nanetto e sai cosa succede a chi mi viene addosso?"
Scuoto la testa, ma mi maledico mentalmente per averlo fatto.
Prima che me ne possa accorgere mi ritrovo contro gli armadietti di metallo e la sua mano si scontra contro la mia guancia.
"Bada di non incrociarmi e soprattutto di guardare dove metti i piedi nanetto. Per questa volta passi ma la prossima volta non la scampi" mi sussurra all'orecchio.
La sua voce roca mi fa venire i brividi per tutto il corpo.
Finalmente dopo qualche secondo se ne va con i suoi amici lasciandomi da solo con la guancia dolorante.

Ciao a tutti!
Ecco qui la mia prima e nuova storia... Spero che vi possa piacere! Lasciate qualche commento giusto per farmi capire se vi può piacere!
Ciao!

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