Mi siedo accanto a lei.
Cazzo.
Non potevo credere a ciò che ho appena visto.
Poverina.Ancora non si è accorta di me.
Mi alzo per andarmene.
Sento una voce lieve,bassa,e interrotta da ripetuti singhiozzi.
Ragazza dagli occhi di ghiaccio: gra...zi...e...
Io: non ti ho fatto un favore.avevo un conto in sospeso con lui. (Bugia).
Cazzo. Perche le ho risposto così. È stata violentata e io la tratto di merda. CAZZO. CHE STUPIDO.
Mi correggo subito. Almeno provo a rimediare.
Io: eeemmm. Vuoi che ti accompagni a casa?
Ragazza dagli occhi di ghiaccio: gra...zie s..i!
Mi si avvicina. È vicinissima alle mie labbra. L' aiuto a restare in piedi. L aiuto a montare sulla moto.
L accompagno fino a casa grazie alla sua accurata spiegazione.Non vive lontano da casa mia.
Figo.
La lascio davanti casa.
E prendo la moto e me ne vado.Domani ho scuola.
Nuova scuola.
Nuova vita.E potrò domenicare per sempre la ragazza dagli occhi di ghiaccio.
Spero.
Emmas'pov
Entro in casa
Io:mamma sono arriv.Mi cheto subito.
Erano le 2 stava dormendo di sicuro.
Chiudo la porta alle mie spalle.
Sento scendere le scale.
È mio padre.Papá: Emma ma ti pare l ora!
Avevi detto che saresti tornata prima dell una stavolta.Io: scusa papà. Ho avuto un problema per ritornare a casa e una mia amica mi ha riaccompagnato a casa.
Papà: ma sei sicura di sentirti bene non hai una bella faccia.
Io: perché?(nervosa)
Papà: ma è successo qualcosa di grave? Tutto bene?
Hai una faccia così pallida.Io:così la mia faccia farebbe schifo in poche parole!!
Io:SO DI NON ESSERE NELLE CONDIZIONI DI SALUTE PIÙ BELLA. ADESSO SE PERMETTI DEVO ANDARE A DORMIRE DOMANI HO SCUOLA.Papà:non mi parlare con quel Tono signorina.
Io: e con quale tono scusa?!
Papà: con questo. Adolescente insolente.
Ma ti guardi allo specchio non ti vergogni?!
Mi sembri uno dei tuoi amici drogati che si fanno canne ogni minuto.Io: almeno loro non sono come te. Loro mi capiscono.
Papà: e cosa dovrebbero capire.
Che sei una ragazzina viziata che si fa seghe mentali su tuttoIo: ma Che cazzo dici.
Papà: è da quando ci siamo trasferiti qui che sei strana.
Io:Adesso sarei strana eh?!
Papà : si. Ti vesti sempre di nero ti trucchi pesante.
Mica il mondo gira attorno a te.Io: portare un maglione a maniche lunghe il 15 di settembre mi definisce una persona strana?!
Papà : si.
Io: allora non capisci nulla di me...
Non capisci nulla ecco.Lasciami vivere.
Papà : ma.ti vedi? Non ti guardi allo specchio? Sembri una troia.
Io: non ti deve interessare. Vaffanculo.
Mio padre non dice una parola,mi guarda con disprezzo. E basta.
Lo riguardo. Con rabbia.
Lo sorpasso. Ho le lacrime agli occhi.
Salgo di corsa le scale e chiudo sbattendo la posta dietro di me.
Inizio a piangere.
Per tutto.Per via di Marco. Ora ho paura ad uscire.
Mi vergogno a farmi vedere in giro.Piango perché uno sconosciuto mi ha baciata mi ha salvato la vita.
Piango per i lividi che ho addosso per colpa delle botte che ho ricevuto.
Mia asciugo le lacrime.
La prendo in mano e inizio.
Esce meno sangue del solito,strano.
Vado più a fondo.
Ora si inizia a ragionare.Il pavimento si macchia di rosso e il sangue si mescola alle mie lacrime.
Prendo un pezzo di carta e asciugo il sangue sul pavimento.
Mi spoglio. Levo la maglia. Levo i pantaloni. Levo la cannottiera. Mi posiziono davanti allo specchio.
Faccio spavento.
Ho le gambe piene di lividi e tagli.
I tagli non gli rimpiango. I lividi . Quelli si.Levo gli slip e il reggiseno. Prendo un asciugamano e lo avvolgo intorno al mio corpo.
Esco dalla stanza. Ho bisogno di un bagno caldo e di depilarmi.
Esco dalla mia camera. E mi dirigo verso il bagno.
Fa un freddo bestia.Cammino a luci spente.
Così nessuno potrà vedermi con i tagli e i lividi.Passo davanti alla stanza di mio fratello e dei miei genitori.
Dormono tutti beati. Come se non esistessi.
Sarebbe bello.Entro nel bagno.
Mi levo l'ascugamano di dosso ed entro nella vasca mi lavo i capelli e tutto il corpo.
Con l acqua calda tutti i miei problemi sembrano andati via.Esco dalla vasca dopo aver finito i miei trattamenti di bellezza.
Mi asciugo I capelli.
Mi dirigo in camera e mi addormento in biancheria intima.DOMANI È IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA.
Me ne ero dimenticata.........................la mattina seguente......................
6:40. Suona la svegliaIo:ma il diritto al riposo non esiste più?
Rimango tre minuti nel letto caldo.
Mi alzo e mi dirigo verso l armadio.
Prendo un paio di jeans neri bucati alle ginocchia,una Maglia a maniche lunghe larga e nera piena di buchi rossi fatti a posta. Mi metto le mie adorate Vans nere,zaino in spalla prendo il mio fidato cellulare e mi chiudo in bagno.
Mi trucco mettendomi matita e eyeliner nero mi metto il rossetto nero,mascara ed esco di casa.Matteos ' pov
6:59 suona la sveglia. Cazzo. Ho un mal di testa tremendo.
Mi alzo pigramente dal letto. A luce spenta afferro quelli che saranno i miei vestiti del giorno.
Una felpa bianca e Jean neri. Mi metto le Vans rosse cuffie nelle orecchie e parto. Saluto i miei genitori e me ne vado.Emmas'pov.
8:00 sono ancora nell autobus cazzo. La scuola è a metri di distanza se non mezzo chilometro.Arrivo alla fermata dell autobus e inizio a correre verso la mia scuola. Il liceo scientifico.
Dieci minuti dopo arrivo in classe è libero solo un posto in fondo accanto a non so bene chi.