Il primo giorno alla villa sakamaki

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Galleggiavo nel nulla. Guardavo il vuoto. Non parlavo, non pensavo.
Improvvisamente notai un qualcosa che si stava muovendo alle mie spalle ma, quando mi voltai, non vidi nessuno.ero confusa. All'improvviso sentì una ventata d'aria e un brivido mi passò lungo la spina dorsale. Mi girai di scatto e mi ritrovai circondata dai 6 vampiri della villa. Provai a correre, ma sentivo le gambe bloccate, cercai di urlare,ma dalla mia bocca non usciva una parola, e loro erano sempre lì a fissarmi,come se fossero delle statue per poi aprire la loro bocca e mostrarmi i canini.
Aprì gli occhi.
Era un sogno, uno stramaledettissimo sogno, ma era diverso da quelli che facevo di solito, così diverso che non saprei spiegarlo a parole.
Quando fui del tutto cosciente, mi alzai per capire dove fossi: mi trovavo in una camera  molto spaziosa dove i colori dominanti erano il pesca e il bianco e l'arredamento molto raffinato. Avevo dormito su un letto a baldacchino con le tende bianche e candide che davano un tocco di luce a tutta la camera. Nonostante fossi rapita dalla bellezza della stanza, non riuscivo a capire come mai mi trovavo li, poi mi ricordai della mia partenza, della villa, ma sopratutto dei fratelli. Mi misi le mani sul collo per controllare se, nel mio momento di debolezza, avessero approfittato per mordermi, ma per fortuna non trovai nessuna ferita.
Reiji:"puoi stare tranquilla,nessuno ti ha morso..." disse una voce che riconobbi subito "...per ora".quando mi girai Vidi Reiji che mi guardava con uno sguardo severo da cui io ne fui terrorizzata. Notando che non avevo intenzione di parlare lui dapprima mi guardò divertito, poi ritornò serio e disse:
Reiji:"sono venuto per avvisarti che la colazione è alle 8:00, il pranzo alle 13:00 e la cena alle 19:00, inoltre dovrai frequentare una scuola serale e indossare questa divisa" solo allora notai che nella sua mano destra stringeva una divisa scolastica nera con un fiocco rosso al colletto e con qualche decorazione bianca sui bordi. Pose la divisa sull'estremità del letto e si diresse verso la porta,poi mi lanciò un'ultima occhiata:
Reiji:"non accetto ritardi"disse per poi uscire.
Guardai l'orologio a cucù nell'angolo della camera e lessi l'ora. Erano le 10:30, avevo  saltato la colazione e mancavano ancora due ore e mezza al pranzo,ma per fortuna non avevo fame, perciò mi diressi verso il bagno,feci una doccia e mi cambiai con degli abiti puliti, siccome avevo dormito con quelli della giornata precedente.
Avanzai verso la porta e esitando un po' la aprii. Il corridoio era più illuminato rispetto al giorno prima,quindi riuscii ad orientarmi un po' di più e seguendo anche i rumori che si udivano riuscii a trovare una stanza che doveva essere il salotto.
Vidi Shu che ascoltava musica disteso sul divano e Raito e Subaru che giocavano a freccette.
Ayato:"buongiorno chichinashi" disse Ayato uscendo dalla cucina. Mi stava guardando in modo beffardo e la cosa non mi piacque per nulla.
Yui:"non provare a chiamarmi chichinashi, stupido pipistrello da quattro soldi" dissi. Sebbene mi trovassi in una casa di vampiri e sebbene fossi terrorizzata non avevo nessuna intenzione di farmi chiamare con dei stupidi nomignoli, né da lui né dagli altri.
I suoi occhi smeraldini mi guardavano intensamente mentre i miei guardavano i suoi con profondo odio e disgusto.
Raito:"non fare così bitch-chan" disse Raito facendomi l'occhiolino. Quel bambino viziato mi aveva dato della sgualdrina e questo proprio non lo accettavo. Stavo per protestare, ma qualcuno mi precedette.
Subaru:"state zitti" disse Subaru con disprezzo. Era rimasto tutto il tempo ad assistere alla scena e ne fui terribilmente imbarazzata, così me ne andai senza aggiungere altro in cerca di una libreria o comunque un posto dove avrei potuto passare il tempo senza trovare uno dei fratelli.
Trovai una grande libreria vicino alla mia camera dove i libri erano suddivisi a seconda del genere e notai che c'era un'ampia scelta per quelli sui vampiri, così ne presi uno e iniziai a leggere. Saltai il pranzo siccome non avevo e fame e lo stesso fecero i Sakamaki, visto che loro il pranzo non lo facevano quasi mai. Il pomeriggio lo passai leggendo e ascoltando la musica e allo scoccare delle sette scesi per cenare.
Tutti tranne Shu erano già seduti a tavola e quando anche egli ci raggiunse Reiji fece suonare un campanello e le cameriere entrano e misero molte pietanze sul tavolo.
La cena fu molto silenziosa a parte quelle rare volte in cui Kanato sogghignava o diceva qualcosa di incomprensibile a Teddy, e in quei momenti mi faceva venire la pelle d'oca.
a fine pasto Reiji mi disse di prepararmi per andare a scuola.

Chiedo scusa per il ritardo!!
Spero che vi sia piaciuto❤️

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