1: L'inizio

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Domani sarebbe stato il mio compleanno, ovviamente non lo avrei festeggiato, o almeno avrei ignorato la festa a sorpresa che mia madre stava organizzando insieme ad Emily, la mia migliore amica, come se non me ne fossi accorta.
Mi vestì in fretta altrimenti avrei accumulato un altro ritardo a scuola sopra un enorme cumulo.
-Papà! -urlai -Sono in ritardo!- Lui spuntò dalla cucina con in bocca un cornetto, si infilò brevemente la giacca e afferrò le chiavi.
Io afferrai il mio zaino pieno di libri e lo seguì fuori dal portone.
Poi Salì in macchina dal lato del passeggero.

-Laila- mi disse -passa una buona giornata- Mi lasciò davanti l'ingresso, proprio in quel momento la campanella suonò. Grandioso.
Corsi dentro a perdifiato con la gonna che ostacolava ogni mio movimento un po' più veloce, agile.
L'inevitabile tragedia scolastica inziava con la matematica, materia in cui non ero mai stata brava, perfortuna c'era Emily a spiegarmi le cose.
Lei era la tipica ragazza carina e gentile, castana chiara, quasi bionda, ed occhi marroni dolci da cerbiatto, corporatura da modella a dir proprio perfetta.
-Ieri al mercato ho visto un ragazzo carinissimo, spero di rincontrarlo- disse con occhi sognanti, sorrisi tra me e me, lei era così leggera... non si faceva problemi ad esprimere le sue emozioni, l'ammiravo senza dubbio.

A fine lezioni uscì di classe in fretta, non mi piaceva restare sotto lo sguardo della prof più del necessario.
Salutai la mia amica per dirigermi alla lezione successiva, la voglia di stare a sentire la professoressa era sotto lo zero, così mi misi a disegnare sul quaderno ignorando il mio compagno di banco.
Non si poteva dire che fossi una persona molto socievole, anzi.
-Interessante no?- cercò di fare conversazione il mio compagno, non mi ricordavo neanche il suo nome.
Era un tipo dall'aria simpatica se non altro, magro ma non scolpito, altezza giusta, più o meno nella media , capelli neri, ordinati ed occhi marroni molto chiari, vicino al mento aveva una piccola cicatrice.
-Molto - Risposi senza alzare la testa dal mio disegno, era una povera rana infelice nel suo piccolo stagno.
-Sai almeno come mi chiamo ?- sbuffai e roteai gli occhi alzando la testa, lui mi guardò allibito e forse un po' divertito.
-Ma stiamo vicini dall'anno scorso a letteratura!- Mh, e allora?
Tornai a guardare il mio disegno, stava venendo proprio male.
-Comunque io sono Barry - disse alzandosi, la lezione era finita.

Attraversai le porte a doppio battente per entrare nella mensa, il cibo non mi piaceva ma era quasi obbligatorio andarci, insomma, io avevo evitato molte volte di andarci, ma quel giorno non ci pensai due volte, sentivo che sarei dovuta andare. Se quel giorno però non ci fossi andata, le cose sarebbero andate davvero in modo molto diverso.
Emily era già seduta ad un tavolo con altre ragazze ed un paio di ragazzi, per lei era facile intessere amicizie, ovunque andava si faceva sempre nuovi amici.
Io scelsi un tavolo vuoto e tirai fuori il libro che dovevo finire di leggere, lo avevo comprato una settimana prima, era interessante e piacevole da leggere, così mi estraniai dal resto della mensa.

" ...non sarebbe servito, avevo un altro asso nella manica e presto o tardi, sarei riuscito a... " il tavolo su cui era posato il libro che stavo leggendo si ruppe sotto il peso di un ragazzo.
Mi alzai di scatto cercando di capire cosa fosse successo.
Un ragazzo davanti al tavolo spaccato era furioso di rabbia, i suoi occhi blu intenso sembravano quasi viola... I capelli biondi sparati in tutte le direzioni, lui si che sembrava un Dio greco in procinto di punire tutti i mortali.
Il ragazzo a terra invece, sopra quello che una volta era il tavolo si lamentò per il dolore, il suo braccio era in una posizione innaturale, probabilmente era rotto.
-Ma cosa cavolo ti dice il cervello?! - urlai a quel punto ripresa dallo shock iniziale.
Il biondo si girò verso di me e mi guardò profondamente, i suoi tratti si rilassarono e riprese a respirare regolarmente.
-Fatti gli affari tuoi - disse, poi uscì dalla sala.
Io aiutai il ragazzo a rialzarsi mentre tutti gli altri ci avevano circondati per vedere come stesse il ferito, ben presto arrivarono anche i professori e fui io a dover gli spiegare cos'era successo.
-Chi è stato?- mi chiese la professoressa di lettere, io scrollai il capo -Non so, non lo conosco- .
-Daniel, si chiama Daniel- intervenne Emily appena corsa al mio fianco.
Lei annuì e mandò e poi uscì dalla sala insieme ai suoi colleghi per andare a cercarlo.
-Avrebbe potuto fare del male anche a te, non dovevi parlargli così!- mi rimproverò Emily preoccupata.
-Come si chiamava invece il ragazzo che ora è in infermeri?- le chiesi, mi sembrava strano, non si era lamentato poi più di tanto, ma il braccio era sicuramente rotto.
-Nash- ripose lei -Andiamo a vedere come sta, su- Io la bloccai -Che cosa ?- Ero allibita -È più grande, faremo una figuraccia andando lì!-
Lei mi guardò torva e scosse la testa -È il fratello della mia amica Julie- mi ripose -Sono andata molte volte a casa sua, lo conosco bene- mi trascinò con sé.
Perfetto.

-Ma il tuo braccio era rotto, sono sicura- insistetti, era in una posizione che di naturale non aveva niente.
Lui sostenne la sua versione, diceva di non essersi ferito quasi per niente e di fatto il braccio lo muoveva bene.
-È un po indolenzito, questo si, ma è tutto integro- si passò una mano tra i capelli biondi e mi sorrise.
Io invece mi innervosì, ne ero sicura!
Stavamo per uscire quando la porta si spalancò facendo entrare Daniel, il ragazzo che prima lo aveva steso.
Subito mi sentì pronta ad allontanarlo se si fosse avvicinato troppo.
-Ehi amico- disse invece battendo la mano che Nash aveva alzato.
Amico ? Eh?! Ma se lo hai appena quasi ucciso?
Emily mi trascinò fuori dalla stanza -Questi due sono proprio strani - si mise a ridere e non ci pensò più, ma io non ero come lei.
Io non lo avrei scordato, io avrei capito.

Pss... ehi!
Chi sei tu?
Sono la vocina interiore intelligente.
Perché spunti fuori adesso?
Perché adesso la storia si fa interessante e tu hai bisogno del mio aiuto.
Perché interessante?
Stai a vedere.

*Sorry per il capitolo breve maaaa ... è il primo e volevo inziare con una parte soft (?) Quindi abbiate pazienza ! Cosa ve ne pare? Fatemi sapere!
Bye et alla prossima.

P.S vi ricordo che l'ambientazione e l'epoca non sono le stesse di "Omega" (per chi l'ha letto)

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