Capitolo 2
Sono un'idiota a scrivere un diario come una ragazzina ma non credo uscirò presto di quí e dato che scrivere è sempre stata una mia passione ho approfittato...
Sono stanco,tanto stanco e so che quí non si fá praticamente nulla per tutto il giorno, ma è proprio questo il problema, ho perso la cognizione del tempo non saprei dire se ora è giorno o meno.
Sto impazzendo,questo ragazzo quí poi..non si è mosso,non ha aperto bocca,non ha alzato lo sguardo.
Mentre dormiamo lo sento rigirarsi su quel materasso ..ma di giorno,credo, percepisco appena il suo respiro regolare.Qualche ora fá mi sono fatto coraggio e mi sono avvicinato piú del solito,silenzio.
Ho fatto un'altro passo,non ha nemmeno alzato lo sguardo
E ora, ero praticamente davanti a lui.
Era immobile,come sempre,non alzava lo sguardo,come sempre,quindi valeva la pena fare la cosa che stavo per fare..tanto non si sarebbe mosso e avrebbe ignorato la mia esistenza,giusto?
Tolgo la mano dalla tasca di questa spece di tuta grigia consegnataci da quando siamo quí e sollevo il braccio, lo allungo verso di lui,niente.
Mi sporgo leggermente, niente, ormai la mia mano è a pochi millimetri dal suo braccio posizionato sulla pancia come un bimbo, lo tocco..ghiaccio,solo ghiaccio, il suo corpo si congela come pensavo non fosse piú possibile congelarsi,e..due pezzi di ghiaccio
Sí esatto,lui mi stava guardando, colgo l'occasione per osservargli il volto,c'era una luce leggera e fioca provenire dalla "finestrella" che usa il controllore per vedere cosa stiamo facendo,non mi importava se avevo uno sguardo troppo indagatore ma avevo il diritto di sapere chi fosse la persona con cui avrei condiviso questa merda di stanza piena di muffa,no?
Vedo delle labbra sottili,chiuse,sigillate da troppo tempo ormai..
Il naso..il naso ha una forma regolare,non è a patata come il mio, è raffinato,direi che lo invidio.
Poi ritorno a scrutare gli occhi,tra cui uno è mezzo coperto da una ciocca di lisci capelli castani
È bello,è un ragazzo bello insomma..di solito nei film come compagni di cella ci sono vecchi psicopatici.
Ah no giusto,io ho un bel giovane psicopatico.
Beh almeno in quei pochi minuti ho potuto vederlo bene in faccia..minuti?io non ero sicuro di quanto tempo fosse passato,e me ne sono reso conto quando ho notato che la mia mano non era piú sul suo braccio,era sospeso in aria semplicemente..lui si era scostato al mio tocco e ora mi stava trafiggendo con lo sguardo,bello!
«scusa» farfuglio,non sono solito a chiedere scusa ma questo ragazzo mi sta terrorizzando.
Nessuna risposta
Non era affatto giusto essere trattato in quel modo.. E se fossimo rimasti quí per un anno?sarebbe andato avanti cosí fino alla pazzia?ora o mai piú
«senti amico ma cos'hai contro di me?» provo a dirlo in modo scontroso e duro ma credo mi sia uscito un semplice sussurro.
Silenzio.
«DÍ QUALCOSA CAZZO»mi pentii immediatamente di quelle parole furibonde perchè se prima mi stava trafiggendo ora mi ha praticamente bruciato vivo con gli occhi.
«no» ha parlato. Aveva parlato.
«cosa ho fatto di male?»
Nuovamente silenzio.
«staremo quí insieme per molto tempo non possiamo continuare piú cosí io non conosco te e tu non conosci me quindi dovremmo comunicare no?»
«nessuno ha mai detto che ci racconteremo i fatti nostri»ha parlato dinuovo.
«peró rivolgersi la parola almeno»non so dove l'ho trovato questo tono tremante,quasi spaventato direi,non mi piace farmi vedere cosí da uno sconosciuto..beh a meno che non sia un tipo in prigione super minaccioso certo.
«se questo ti fará smettere di scrivere su quel diario come una bambina per me va bene»mi offesi e questo mi umiliò ancora di piú ..
«non è divertente stare in cella con un tipo che non si muove da quando sono quí non parla e non mi guarda nemmeno,sapevi?»
Non risponde.
Credo di averne abbastanza e mi vado a sedere a terra nel solito angolino.
Passano minuti o massimo un ora credo,perchè il minuscolo bagliore di luce si fá sempre piú intenso, ed ecco arrivare il tizio che ci porta sempre la sbobba che chiamano cibo.
Il ragazzo si alza e si avvicina a me,mi strappa il 'diario' di mano e inizia a leggerlo.
Lo vedo sorridere.
Poco dopo agita la sua mano a pochi centimetri dalla mia faccia.
Mi sono incantato nel suo sorriso.
«sei così debole che scrivi su un diario come una ragazzina»
mi lancia il diario in faccia,e torna nel suo angolino,dove è stato tutto questo tempo.
«lo faccio perché tu non mi parli,non fai nulla,cosa dovrei fare rinchiuso tra queste quattro mura?»
«fai quello che vuoi»
Dopo questo, si stende sul suo letto e si gira verso il muro.
non parla per un bel po,e la curiosità mi sta divorando.
vorrei sapere qualcosa su di lui,visto che non so per quanto tempo resterò qui dentro.
cedo alla tentazione e mi faccio coraggio.
«puoi almeno dirmi come ti chiami?»
«louis,mi chiamo louis»
Con mia grande sorpresa risponde subito,e devo dire che il suo,è uno dei nomi più belli che abbia mai sentito.
Forse è perché l'ha pronunciato con quella voce dolce,fine e in un certo senso,anche un po sensuale.
A differenza della mia,che invece è roca e bassa.
mi piace tutto di lui.
In primis la sua voce,poi i suoi occhi,con tutti i segreti e i misteri che nasconde in essi,il suo corpo,sottile e magrolino.
è bellissimo,in tutte le sue imperfezioni.