CAPITOLO 9

119 20 2
                                    

Ciò che resta della mia famiglia: un mare di vetri rotti...

-"Cosa credevi? Che fosse il lieto fine di tutte le favole? Il 'vissero tutti felici e contenti' come nei film? Certo! La famiglia perfetta, il padre amorevole con il figlio, il marito che ama e adora la moglie e bla bla bla.. Ma basta!!!! Questo deve finire, non lo sopporto! Se vuoi saperlo, ti racconto la pura e semplice verità come sta...
IO NON TI AMO e non l'ho mai fatto fino ad ora. Tutto iniziò quella sera in cui ti conobbi. Ti guardai e subito capii che eri, per quella sera, il passatempo perfetto! Dopo quella notte, per me doveva finire lì, dato che facevo lo stesso con molte ragazze. Ma qualcosa andò storto...
Tu restassi incinta e le cose divennero difficili, da quando lo raccontasti a tuo padre, ormai nero dalla rabbia.. Prima di scappare dalle mie colpe, lui mi trovò e mi fece un ricatto. Se non ti avessi sposata, dato che era successo l'irriparabile, me l'avrebbe fatta pagare! Questo mi sconvolse la vita! Pensavo di scappare, ma l'influenza di tuo padre, il più "potente" della zona, mi teneva in gabbia. E per questo, mi misi l'anima in pace e, iniziai questa farsa del padre e marito perfetto. Da quel giorno, progettavo sempre di poter lasciare questo posto, sede dei miei incubi, per prendere il volo ed avere di nuovo la mia amata libertà! Capito?? Questa è la verità!"-.

Fu in quel momento che mia madre lo interruppe, ancora a terra a causa dello gesto sconsiderato di qualche minuto fa e prende parola. La sua espressione è totalmente scioccata e sconvolta, per questa amara rivelazione che le ha rovinato l'esistenza:" NO! NON PUÒ AVERLO FATTO! NON PUÒ ESSERE! Oh mio dio. Mio padre, un ricatto! Non posso davvero crederci. E tu? Quell'amore che mi professavi tutti i giorni, UNA FARSA! Sei un essere schifoso, che ha preso in giro i sentimenti di una donna che ti ama realmente e di un innocente di cui sei il suo idolo. Non ho parole per il disprezzo che provo per te! E poi. Come ti sei permesso di farmi questo? Di trattarmi nel modo più atroce che esiste, dandomi un pugno? Il male che mi hai provocato non è fisico, ma un qualcosa che mi ha aperto una ferita nell'animo. Ma sai che c'è? Ti ringrazio! Perché grazie a questo, ho capito la tua vera natura, la natura di un mostro, di un essere spregievole e.."-
-"FINISCILA! NON VOGLIO SENTIRTI! Tu non puoi capire cosa si prova a fingere un qualcosa che non si prova obbligatoriamente, senza nessuna scelta! Da sempre sognavo di lasciare quel posto che mi ha costretto a vivere una vita che non volevo. La scusa del lavoro mi ha permesso tutto! In realtà non esiste, ma l'ho inventato per poter andar lontano da tuo padre, che nelle sue condizioni, non mi potrà far niente! Qui finalmente respiro! Ho acquisito tutta la libertà che avevo perso in una sola notte!"-
-"Certo, come no! Dimmi come si chiama la tua nuova PUTTANA? Dimmi sono curiosa? Il suo rossetto sulle tue camicie era impossibile non notarlo! Pochi giorni fa, credevo di sbagliarmi ad avere brutti pensieri su di te, ma adesso mi fai solo schifo!"- mia madre dice ciò, e si rialza con una rabbia che le ha arrossato completamente il viso! Dovrei entrare per evitare che mio padre possa di nuovo travolgerla e affrontare l' indescrivibile uomo che si è trasformato davanti ai miei occhi, ma non c'è la faccio. Le mie forze sembrano essersi risucchiate, dopo queste parole che hanno perforato il mio debole cuore. E resto come paralizzato, in ginocchio davanti casa mia, con le lacrime che non smettono di uscire dai miei occhi..

QUELLO SGUARDO MI CAMBIÒ LA VITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora