Il giorno dopo raccontai tutto a mamma e gli dissi di voler partire. Ci trovavamo in cucina, era intenta a lavare le tazze dove avevamo appena fatto colazione. Inizialmente era contraria. Evitava di guardami ma a continuare a lavare.. pensavo che prima o poi quelle tazze sarebbero diventate polvere a causa di tutte quelle "grattate". Ovviamente non mi avrebbe mandato come se niente fosse ovunque nel mondo senza un punto stabile. Quando arrivò papà in cucina che probabilmente già stava origliando disse
"Mia sorella Mona, in Irlanda, vuole qualcuno che l'aiuti al bar. Può andare da lei"
"Si!" Dissi senza pensarci. Guardai papà soddisfatta.
La voglia di voler andare via era troppa.
"No! Non..." sbuffò mamma sedendosi a tavola e poggiando la testa sulla mano guardando il tavolo.
"Dai mamma" continuai supplichevole.
"Dai tesoro. . Forse allontanarsi gli farà bene.. e poi farà l'università lì e se va male ovviamente gliela faremo pagare - si voltò verso di me- ma non ci deluderai vero? Ci fidiamo di te"Ammetto che l'università era l'ultimo dei miei problemi. Non ci avevo pensato minimamente ma poi quella frase "ci fidiamo di te" mi diede un senso di pesantezza assurda .
Fidarvi di me? Ma se io non mi fido di me stessa.
Fui comunque costretta ad annuire.
"Potrò frequentarla lì. Ci vedremo nelle feste.. dai mamma" dissi disperata.---
"Per me partire è stupido. Tu non vuoi far soffrire lui e parti.. ma così non soffre di più?"
"Si sarebbe dimenticato di me.. dopo un pò"
---Il telefono decisi di spegnerlo definitivamente , avrebbe pensato mamma a dirglielo a Lory (gli avrei fatto promettere di non dirglielo fino a quando non fossi partita) quindi la voce sarebbe arrivata anche a Molly e Luke.
Mamma continuava a muovere la testa in disapprovo. Papà m'indicò di andarmene con la testa come per dire
"Vedrò cosa fare" e si avvicinò per abbracciarla.Quando uscì dalla cucina pensai.
Ti prego papàAndai sulle scale facendo il più rumore possibile ma poi mi sedetti sul primo scalino ad ascoltare
"John non possiamo... sai benissimo che lei non può prendersi cura di un animale figuriamoci di se stessa "
Grazie mamma... gentilissima.
"Dai.. almeno se le cose non vanno bene può sempre tornare e poi sai benissimo che Mona è una persona affidabile." Dice babbo.
Sento mamma sbuffare.
Chiusi gli occhi e misi la testa sulle ginocchia pensandoTi prego dì di si, ti prego dì di si
"Ok.. - esultai - ma dobbiamo andare almeno un giorno a sorpresa per vedere come si trova realmente "
Ricorda.. Alexandra tu non sai niente.. non hai sentito n..
Stavo finendo di pensare quando mi ritrovo mamma davanti. Faccio un sorriso nervoso e la saluto con un gesto della mano. Appoggia le sue mani sui fianchi e dice
"Sai vero che non si origlia? "
Annuisco. Senza pensarci due volte corro di sopra. Mi lancio sul letto, ero felicissima ma al tempo stesso avevo un pò di paura.. avrei dovuto abbandonare tutto..~~~~
Passarono due giorni, papà chiamò Mona. Origliai la loro chiamata e sentì zia urlare
"CERTO UNA MANO IN PIÙ NON FA MAI MALE"
Ne fui felice.. almeno non mi sentivo un peso.
Nei due giorni prima di partire andai in giro con mamma a comprare vestiti e cose utili per il viaggio. In ogni negozio dovevo subirmi mamma dire
" prendiamo questo " una stupidaggine
"Prendiamo quest'altro " un'altra stupidaggine.
L'unica volta che tentai di dire
" mamma.. non servono"
Mi fulminò con gli occhi..
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i knew you were trouble II d. o'b.
FanfictionPer la prima volta lo guardai con occhi diversi. Era cambiato completamente e io non facevo altro che guardarlo e rimanere ogni secondo di più a bocca aperta. "no..- pensavo - tu non sei più lo stesso di una volta" E per la prima volta avevo credut...