Sequel 2 Parte 2

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Le prime ore della mattina arrivarono, e Duncan silenziosamente aprì la porta attraversandola, togliendosi il borsone dalla spalla e gettandolo sulletto, svegliando Channa. Accarezzai la sua guancia senza guardarla,sentendo immediatamente il suo corpo calmarsi.

"Non preoccuparti, sono papà." Frugò nella sua borsa, lottando controla poca luce lunare, per leggere l'etichetta di un barattolo. Mi mancò il respiro quando tirò fuori dalla borsa la siringa vuota; Mi guardò con un sorriso beffardo. Quando tirò fuori una piccola bottiglia riempita del liquido che userà per sedarla, girai la testa, provando a pensare ad altro.

"Niente 'ciao'?" Agitai la mia testa in segno di no, con gli occhi serrati.

"Starà bene, Prinzessin, fidati di me." disse leggendomi nel pensiero. Channa fece aumentare le mie preoccupazioni quando iniziò a piagnucolare; ero talmente terrorizzata dal non riuscire a consolarla. Duncan venne dietro di noi, con gli occhi fissi su Channa guardando i suoi occhi che erano sul punto di piangere. La prese fra le braccia delicatamente dandole baci sulle guance. "Shh meine Engel. Farò in modo che tu dorma al sicuro. Papà lo promette." Le diede un altro bacio e la rimise fra le mie braccia.

"Ho bisogno che tu la mantenga mentre le inietto il liquido." Negai con la testa convinta della mia decisione.

"Non osare guardarmi cosi. Non ci godo nel sedare la mia unica figlia. Conosco i rischi, l'immoralità e l'ingiustizia di quel che sto per fare. Ma se vuoi fermarmi, e rischiare di perdere entrambe la vita, non la inietterò.Se vuoi semplicemente fermare tutto questo e andare entrambe dritte al crematorio, va bene. Va avanti. Ma non pensare neanche per un momento che io mi stia divertendo."

I miei occhi lacrimarono mentre io annuì, tenendo Channa alzata.

"La mamma è molto dispiaciuta, piccola. Mi dispiace moltissimo." Mi fissò come se avesse capito che stesse per accadere qualcosa di brutto. Prima che lei potesse comprendere, Duncan le infilò la siringa nel braccio, e non passò piu di un millisecondo prima che lei iniziasse a lamentarsi.

"Coprile la bocca!"

Immediatamente feci come mi disse, tentando di rassicurarla accarezzandole la testa.Provai a non piangere, davvero ci provai...ma i suoi occhi erano come una fitta al cuore per me, e non potevo resistere a guardarla mentre lei si lamentava cosi tanto dal dolore. Feci attenzione a non stringere troppo le mie dita intorno al suo naso in modo che potesse respirare, ma continuava a lamentarsi. Dopo averle iniettato il liquido, Duncan rimosse l'ormai vuota siringa e sfregò l'altro braccio di Channa provando a calmarla.

"Si addormenterà presto, dobbiamo iniziare a spostarci." Annuì e la passai a lui, scoccandomi la braccia prima di lasciare il letto.Tornai indietro e alzandolo presi la mia ciotola; riempita fino all'orlo di acqua. Assetatamente ne bevvi un sorso prima che Duncan mi passasse una borraccia ed io imbottigliai quel che era rimasto.

"Pensi di portare altro?" Lui guardò me e Channa e annuì.

"In ogni caso possiamo riempirla per strada, al fiume."

"Intendevo, pensi di portare l'elastico?" Annuì e se lo tolse dal polso,passandomelo. Lo presi e allargandolo con le dita legai i miei pochi capelli.

"Sono pronta, dorme già?" Chiesi sbirciando dalla sua spalla. I suoi occhi sistavano lentamente chiudendo. Le diedi un bacio sulla fronte e lapresi, appoggiandola sulla mia spalla.

"Dovremmo fare una 'culla' ?"

"Prendi il lenzuolo, per sicurezza." Feci come mi disse mentre lui prendeva il suo borsone ed entrambi uscimmo dalla stanza, più velocemente esilenziosamente che potevamo. Prese la mia mano e ci imboccammo perla strada per uscire dall'ospedale.

Libertà.

Potevo già assaporarla.

Corremmo fuori dall'ospedale, fino a raggiungere il filo spinato; il respiro mi si fermò in gola. Come abbiamo potuto dimenticare una cosa del genere?Non c'era modo di scappare senza orribili ferite, e non volevo farle provare alla mia bambina . Afferrai la sua manica e lo spinsi versola mia faccia.

"Duncan, comefac-" Bruscamente premette il dito sulle mie labbra e tirò fuori dal borsone delle tronchesi. "Non. Parlare." sussurrò duramente.Con abilità tagliò un buco abbastanza grande da passarci attraverso. Passò per primo, --silenziosamente e abilmente come ogni buon soldato dovrebbe-- e io nel frattempo mantenni Channa,trattenendo il respiro tutto il tempo. Lei rimase addormentata, equando fui sicura che lei stesse bene, passai. Ci volle un po, ed io continuavo a pensare che saremmo stati catturati, ma ce la feci.

E corremmo.

Con la presa stretta su Channa, strinse la mia mano e corremmo verso la foresta, attraverso alberi e cespugli fino al suo cuore. Inciampai in dei ramoscelli e su dei rami sradicati, maledicendomi ogni volta, urlando silenziosamente di correre più velocemente, o non ce l'avremmofatta.

Correre più veloce, assaporando il dolce sapore della libertà. Una vita migliore per la mia bambina.

"Merda!" Urlò improvvisamente, fermandosi, entrambi col respiro pesante. Provai a recuperare il mio respiro, sentendomi di svenire. Non avevo le energie per continuare a correre, mi sentivo morire.

Ma la libertà era cosi vicina...

"C-cosa?" Balbettai provando a prendere fiato.

"Ho...Io ho dimenticato le chiavi della macchina, mi dispiace cosi tantoPrinzessin."

Non potevo respirare, il sangue mi si gelò, potevo difficilmente sentire quelche disse.

"Le andrò a prendere! Tornerò fra un ora, al massimo. Solo, stai qui, va bene?"Annuì, sentendo solo la metà di quel che disse. Sarebbe tornato fra un ora. Poi saremmo stati liberi. Mi diede Channa, baciandole latesta, e mi diede il borsone.

"Se senti qualcuno arrivare, e non sono io, scappa. Corri, e salva le vite per cui hai tanto lottato. Non farti catturare. Proteggi Channa. Tornerò fra poco. Ti amo tanto." Mi diede un bacio veloce e sparì fra ilbuio mentre io collassai contro un albero affondato nel terriccio,cullando la mia bambina. Sembrava cosi in pace. Accarezzai la sua soffice testa; fra quanto sarebbe tornato? Perchè non l'ho supplicato di rimanere?

Provando a calmare il mio battito irregolare, mi sedetti e lo aspettai. Contai prima i secondi, e poi i minuti, nella mia testa. Spalancai le mie orecchie al suono di passi.

Seguiti da cani abbaianti.

E molte urla in tedesco.




Prinzessin [Traduzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora