Capitolo 2

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HARRY'S POV
Non è possibile, tutto ciò non è fottutamente possibile. Io non ho nessuna cazzo di allucinazione. Non posso comportarmi ancora così. Sono passati mesi, 18 mesi da quando lei mi ha tradito ed è partita con quello stronzo, credevo di averla superata la fase in cui andavo fermando le persone per strada credendo che fossero lei. E invece ecco che sono ritornato allo stesso fottuto punto di mesi fa. Passavano i giorni, i mesi e io ogni volta che provavo a cercarla ero sempre più convinto che non l'avrei ritrovata e così un giorno ho deciso di smettere di cercarla. Ho pensato che se avesse voluto rivedermi mi avrebbe cercato lei, dopotutto ero nello stesso posto in cui mi aveva lasciato.

Quando ho smesso di cercarla è stato anche il momento in cui ho smesso di amarla, ho capito che avevo sprecato solo tempo con lei... tempo e amore.
Ho capito che non valeva la pena rimuginare ancora su tutto e continuare a cercarla.

Così ho cominciato a conoscere nuove persone, nuove ragazze e ho cominciato a frequentare nuovi amici... tutto mi ricordava quello che mi aveva fatto e io dovevo dimenticare. Forse ho usato troppe persone per dimenticarne una e questo lo so, ma so anche che non mi importa. Non mi importa di lei e non mi importa di quello che dice la gente. Ho smesso di farci caso e credetemi si vive molto meglio.

Io non mi sono più innamorato di nessun'altra da allora ma questo non significa che non abbia conosciuto nuove ragazze...

Però non so perché ma nei suoi occhi, negli occhi della ragazza che ho fermato stamattina c'era un non so che di particolare.
Cazzo forse inizialmente di spalle credevo fosse lei, ma è tutt'altro che quella stronzetta che mi ha lasciato per un bagnino.

Lei si stava cominciando ad irritare perché le avevo fatto perdere il bus e poi non so era come se le facessi antipatia. Cosa fuori discussione però visto che non mi conosce. Appena mi conoscerà potrà dire che le faccio antipatia, ma ora non può.

Le ho dato un passaggio allora anche se non ne avevo la minima voglia. Ho pensato che non potevo lasciarla lì stava anche piovendo, in fondo è colpa mia se lei ha perso l'autobus. Quasi arrivati davanti la sua scuola mi ha chiesto chi pensavo che fosse. Ma io non potevo dirglielo, nessuno doveva saperlo. Quello era solo il mio passato. Così quando quella ragazza è scesa dall'auto, io me ne sono andato senza attendere neanche mezzo minuto.

Avevo altro da fare...

KATE'S POV
Finalmente a casa dopo tutte quelle ore di scuola. Ormai da un pezzo la mia vita sembra quasi programmata: scuola, studio, cena, litigi con mio fratello maggiore, litigi con i miei, musica... ecco è così che di solito concludo la giornata...Amo ascoltare musica, amo svariati generi e certe volte mi capita di ascoltare una certa canzone in base al mio umore, ma penso che questo capiti a tutti. Quando mi metto quelle cuffiette e premo il tasto on del mio Ipod mi sembra quasi di entrare in un altra dimensione, una dimensione dove tutto è perfetto, una dimensione dove io sono quella ragazza, quella ragazza dolce e dagli occhi luminosi, una dimensione in cui i miei genitori e io non litighiamo per ogni cosa, una dimensione in cui io mi sento libera, libera di poter essere me stessa.
"Katlyn, la cena è pronta la." Ecco che vengo interrotta dal mio mondo. Odio quando mia madre mi chiama così, ma non voglio trovare un altra scusa per litigare. Credo che a volte io per loro sia una completa delusione, e sinceramente non mi va di peggiorare le cose.
"Arrivoo." Quasi urlo con le cuffiette ancora messe.
"Ehy Katlyn ti stai preparando per gli esami di fine mese?, mi auguro di sì."
"Mamma tranquilla ho tutto sotto controllo." Dovrei essere io quella preoccupata per le verifiche non lei.
"Mi passi il sale Josh?"cerco un pretesto per parlare, oggi mio fratello è diverso... silenzioso. È stranamente felice...uhm quel sorrisetto non mi convince, è successo qualcosa ne sono sicura.
-"Ecco." Mi passa il sale.
-" Com'è andata la partita di baseball in cui sono venuti a vederti per la squadra??" Gli chiede mio padre. Non ricordavo che era oggi la partita, talmente presa come sono dal casino che ho in testa.
"Mamma, Papà mi hanno visto giocare e..." fa una lunga pausa.
"Mi hanno presoo!! Ah e mi pagheranno anche bene in questa squadra." Ecco quel sorrisetto... wow non potrei essere più felice per lui, se lo merita.
I miei sono felicissimi.
"Katlyn, prendi esempio da tuo fratello." Eccola mia madre, sempre così. Ringrazio mentalmente mio fratello che la fulmina con lo sguardo.
Il resto della cena passa parlando del nuovo lavoro, per fortuna è in città e per ora non si trasferirà. Ne sono felice...

Rieccomi nella mia camera ora che ci penso, dove ho lasciato il cellulare?? Stamattina lo avevo con me ma poi?
Cavoli dove lo avrò lasciato??

*10 minuti dopo*
Ho messo al soqquadro camera mia ma niente.
"Josh mi chiami? Non riesco a trovare il cellulare...". Dico precipitandomi nella camera di mio fratello.
"Kate!! Avresti potuto almeno bussare cavolo." Mormora lui con il cellulare ancora all'orecchio.
"Hey, dai chiamami fratellino..."dico.
"Ok ok."sbuffa lui scorrendo la rubrica.
"Sta squillando..." dice.
"Io non sento niente."
"Pronto." Lo sento dire. Cosa? Chi ha risposto?
"Passami quel cellulare."dico staccandogli letteralmente il cellulare dalle mani.

"Chi cazzo ha il mio cellulare?"mormoro a chi è dall'altro lato.
"Ehy, datti una calmata!"cavolo riconosco benissimo quella voce.

Nota autrice
Ehy! :)
Datemi un segno...
Cosa ne pensate della storia?? Commentate...★
Ciao, a presto!! =)
P.s. Scusate il ritardo...
-Ale.

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