3.

19 1 0
                                    

Poi un giorno lei non si presentò a colazione come sembrava essere divenuta ormai consuetudine. Dopo che padre e figlio ebbero finito il loro breakfast la videro rientrare con il viso sconvolto dei tempi peggiori e lo sguardo assente. Non li salutò neppure e corse in camera dove si rinchiuse per gran parte della giornata. Mike, che ormai credeva che si fossero lasciati alle spalle quei brutti momenti, si precipitò dietro di lei sperando di riuscire a distoglierla dal riprendere nuovamente quella vita che l'aveva isolata per alcuni anni causando sofferenza a suo figlio ed a lui stesso. Lei, che si era chiusa a chiave, non lo udì neppure, lasciandolo per diversi minuti a parlarle da dietro la porta. Riprese la vita che, in un barlume di lucidità, aveva abbandonato per un paio di settimane e, fino ai diciassette anni di Friday, ne uscì fuori per rari brevi periodi che durarono sempre pochi giorni, meno di una settima. L'eccezione fu in due occasioni, la prima quando il piccolo aveva poco più di otto anni, durò quasi due mesi, la seconda che durava da oltre mezzo anno, era iniziata circa due mesi prima che l'ormai giovanotto compisse diciassette anni. Non sembrava avere alcuna intenzione di volersi riavvicinare all'oblio quella volta, e quei mesi furono vissuti molto intensamente da parte di tutti e tre. Furono quelli più importanti e decisivi per l'educazione di Friday di tutta la sua vita.

ContrattempiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora