2 - 19/07/2018

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"hey svegliati Claudia! Non è il momento di dormire!"
"eh? Cosa? Che ore sono? "
" sono le 8! E devi ancora passare dal parrucchiere e dall'estetista! "
" ma cosa..? Che sta succedendo? "
" eeeeh vabbè buongiorno tesoro... Ieri hai bevuto un po' troppo all'addio al nubilato? Vedi che ti devi sposare! "
" cosa?! No! Che è sta stronzata?! Ma manco morta mi sposo! "
" no, adesso lo farete e basta! Non può essere che prima fate un casino assurdo voi due per questa decisione,mollando l'università e il tuo futuro, e poi cambi idea, per di più all'ultimo! Claudia ma mi ascolti? Oh Clà?...we ma ti senti bene?... Claudia... Dimmi... Qual... Cosa... "

Mi sveglio di colpo, tutta sudata...ma che diamine ho sognato? Io odio anche solo il pensiero di sposarmi un giorno! Mi viene la nausea pensarci....
Dall'altra camera arriva chiara che sentiva lamentarmi mentre dormivo e mi ha raggiunto per abbracciarmi, coccolarmi e dire di calmarmi.

È davvero molto dolce... Così perfetta...
Non sono proprio in vena di alzarmi dal letto, non voglio vedere altri ragazzi  sbavarle dietro. Nessuno che guardasse mai me, troppo impegnati...
Fa più male non essere considerata proprio che essere rifiutata...

Arrivati a Giffoni, vado a sedermi su un muretto vicino al cinema, nel giardinetto che sta lì vicino, da sola. Inizio a disegnare, come faccio sempre quando non ho nulla da fare. Gli auricolari mi cantano nelle orecchie a tutto volume i Linkin park, "Leave out all the rest". È una canzone stupenda, come se il cantante chieda proprio a me di buttare tutti i problemi, di pensare ad altro se non proprio smettere di pensare. Il problema è che non ci riesco, tutto è così duro, pietre pesanti sulla mia schiena, non riuscirò a sopravvivere ancora
È sempre più difficile andare avanti..

Ricordo due anni fa una situazione analoga, solo un po' più tragica rispetto ad ora. Oggi sono più forte, prima ero una stupida debole, ne ho fatte di cazzate. Guardo il mio braccio sinistro... È pieno di cicatrici belle grosse... Dio come mi vergogno! Come sono stata stupida...tagliarsi non serviva a niente, si rovina solo la pelle di ricordi indelebili che stanno lì a ripeterti perennemente cosa hai passato e perché.

Mentre stavo disegnando, si avvicina Paolo, un ragazzo del mio workgroup. Un armadio a due ante, potrei dire che assomiglia ad un tonno gigante per la faccia a pesce che ha.

-hey Claudia, ti va di venire a giocare al gioco della bottiglia? Ci sono tutti, anche la tua ospite

Anche Chiara...

D'istinto mi è venuto da rifiutare, ma poi accetto e vado con lui. A questo punto, sticazzi se c'è anche lei
Ma ci sono veramente tutti, cristo quanta gente...

C'è il tipo alto, fiorentino e capellone, che assomiglia molto al mio ex... l'amico suo basso, persino più basso di me, fiorentino anche lui, rosso e lentiginoso, con due braccia possenti e muscolose, farebbero sbavare anche la più fissata delle suore...quello bassino napoletano, scuro di carne e con l'apparecchio... Uno di queste zone, ma non ho capito da quale frazione venga, serio e silenzioso... Chiara, Paolo.....
E un ragazzo nuovo

È di carnagione un po' olivastra, non so se sia per carnagione o per abbronzatura. Ha i capelli folti ingellati da una parte, dall'altro lato sono molto corti,quasi rasati. Ha un velo di barba e gli occhiali che ingrandiscono gli occhi alquanto magnetici che si ritrova.
È seduto di fronte a me, mi sorride... Un sorriso solare, caldo...
Spuntano due splendide fossette molto marcate... mi piacerebbe tanto toccarle...
Ma cosa sto dicendo? Sono impazzita?
Non posso pensare a queste stronzate.

-piacere, Andrea- dice con una voce calda, ammaliante, rassicurante.

-piacere, Claudia- affermo io con più euforia del dovuto. Mi sento scoppiare le guance di calore e lui non fa altro che fissarmi. Ho qualcosa fra i denti o nei capelli?

Il gioco va avanti abbastanza bene, a parte il fatto che tutte le cose interessanti capitano solo a Chiara, capitassero almeno anche a me...
Le tastano il seno, si fa dare baci sul collo, i pizzichi sulla guancia, le fanno mille apprezzamenti.
Mai una verità, sempre obblighi casualmente.

A me capitano, sfiga vuole, invece solo un mucchio di verità. Una volta mi è capitato di essere morsa l'orecchio dal fiorentino rosso tappo e baciata sul collo dal napoletano con l'apparecchio, che si voleva pure rifiutare. Dopo l'ennesimo giro, tocca di nuovo a me, sicuramente un'altra verità..

Ed esce stavolta, finalmente, un benedetto obbligo.

"Claudia si deve far baciare da Andrea"

Sbianco in un nanosecondo, per poi esplodere in un fuoco di imbarazzo. Lui sorride entusiasta, sembra non aspettare altro... almeno qualcuno non inizia ad urlare facendo "io con quella cessa? Ma manco morto! Preferisco la penalità!"

-ok. Facciamolo - dice lui con un sorriso grande quanto una casa, alzandosi in fretta dalla sedia. Ma sta fatto? Ha mai un dato in bacio in vita sua che sta tutto euforico?
Mi alzo anch'io, un po' più titubante. Tanto sono single, forse sola suona meglio. Quando mi capiterà un'altra occasione così? Con un ragazzo attraente che non si tira nemmeno indietro per giunta.

Ovviamente però, da timida stupida rincitrullita quale sono, sprofondo nella sedia rannicchiandomi e coprendomi con le braccia dall'imbarazzo.

-scusami scusami scusami! È che mi vergogno! Non bacio gli sconosciuti, ne tanto meno quelli appena conosciuti da 5 minuti! Scusa.. - ecco, un'occasione persa. Ma brava Claudia! Molto da monaca di clausura complimenti!
-tranquilla Claudia...Ti capisco, fai bene a non baciarti con chiunque, hai dei buoni principi morali - non si capisce molto come stia in questo momento, mi fa un sorriso misto fra l'essere comprensivo e l'essere costretto a sorridere, o almeno così sembra. Ha gli occhi di chi è stato appena deluso da qualcuno..

Mi si stringe il cuore.

L'ho allontanato senza nemmeno dargli occasione di avvicinarsi

Non Ho Che TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora