Il ragazzo misterioso

53 1 0
                                    

Quel giorno mi scontrai contro lui sentì il suo profumo dolce, buonissimo 😍...
In destino volle che capitammo insieme per fare una ricerca di storia, quando sentimmo i nostri nomi chiamare ci guardammo e con un sorriso capimmo che sarebbe stato l'inizio di qualcosa di speciale. Mi sedetti vicino a lui e inizia a parlare della ricerca e lui a mala pena mi stava dietro e con delle risate mi ascoltava. Ci demmo appuntamento a casa sua per sabato pomeriggio. Passavano i giorni e più passavano più mi agitavo non so come ma il mio cuore appena lo vedeva accelerava la mia testa ricordava quel magnifico nome non c'era modo di mandarlo via. Venerdì sera inizia a farmi mille paranoie di cosa mettermi di cosa portare di cosa dire e fare, mi sentivo buffa ma ero felice perché era da un po' che non pensavo a mio papà e alla sua morte.
Quella notte passò velocissimo e così sabato mattina mi feci una doccia mi preparai messi i vestiti più belli, non sapevo che anche lui era agitato e che si stava preparando da ore. Presi il bus e andai a casa sua, quando fui davanti al portone di casa sua inizia a tremare e con la mano traballante suonai il campanello senti la sua voce che mi dice:
"-sei già qua, bene entra pure -"
Mi aprì la porta e mi fece togliere la giacca e le scarpe e mi fece vedere la sua casa, il profumo di quella dimora era buonissimo e soprattutto era tutto molto ordinato e elegante, mi chiese se preferivo stare nel sua camere o in salotto e senza neanche darmi il tempo di rispondere decise di andare in camera sua mi sedetti sul letto e lui affianco a me ci furono un paio di minuti di silenzio, presa dal coraggio inizia a dire cosa prendere a da dove dovevamo iniziare. Si sedette nella sua scrivania e mi fece segno di mettermi vicino a lui così iniziò a scrivere sul computer il tema della nostra ricerca e piano piano ci trovammo a parlare di storia come dei professionisti dopo  due ore di lavoro ci fermammo e ad un tratto mi lanciò un cuscino addosso io glielo rilancia e ci fu una guerra di cuscini. Gli lancia con forza un cuscino e lui cadde per terra e per un po' non si mosse io preoccupata mi avvicinai a lui e con dolcezza gli chiesi se stava bene e lui in un lampo mi butto sul letto era sopra di me due cm di distanza sentivo il suo respiro e mi perdevo nei sui occhi avevo voglia di mordergli quelle fottute labbra ma non potevo non era il caso. Ci ricompongo e ci sedemmo vicini eravamo tutti e due imbarazzati ma felici 😊. Così iniziò a raccontarmi di lui e della sua famiglia così lo inizia a conoscere e io feci una cosa strana ma boh sentivo che con lui potevo parlarne così gli raccontai la morte di mio papà, più parlavo più lacrime scendevano così mi prese e mi abbracciò forte e mi disse che lui ci sarebbe stato anche se mi conosceva da poco tempo quel suo abbraccio si era quello di vuoi avevo più bisogno quello che da quando mio padre se ne era andato cercavo. Mi asciugo le lacrime e mi disse con tono scherzoso che era meglio andare a magiare un gelato per renderci felici, ci mettemmo le scarpe e andammo nella gelateria vicino e prendemmo i gelati io presi nocciola e lui fragola anche se poi si mangiava anche il mio con scuse banali. Ci sedemmo in una panchina del parco per chiacchierare un po' però ad un tratto inizio a piovere così corremmo sotto la pioggia è appena trovammo una vieta coperta ci imbucammo la e tutti bagnati ridemmo e poi mi mise contro il muro e mi baciò. Quel bacio dio quanto era bello le sue labbra bagnata le sue braccia intorno a me, mi smentivo protetta, l'unica cosa che desideravo era che quel bacio non finisse mai. Mano nella mano mi portò a casa e con un altro bacio mi salutò e io ricambiai, appena entrai dalla porta mi lancia sul letto e con un sospiro sorrisi.

Sono sempre cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora