Message 12

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Ad un certo punto la porta si aprì mostrandomi la figura di una ragazza dai capelli rosso rame raccolti in una coda alta, aveva un viso famigliare e pensai che si trattasse della sorella di Michael di cui lui mi aveva parlato un poco.

"Ciao, sono.. sono un amico di Michael, è in casa?" la voce mi mancava però dissi tutto con sicurezza al contempo.

Lei mi guardò e scosse la testa prendendo fra le mani il cellulare e digitando qualcosa. Corrugai la fronte e pensai che magari gli stava scrivendo un messaggio ma al contrario mi mostrò una schermata degli appunti che aveva appena scritto. Era muta.

'Michael è uscito poco fa, mi ha detto che andava al cimitero'

Lessi il tutto velocemente e la guardai poi negli occhi.

"Dimmi che sta bene" le sussurrai e lei scosse la testa.

La salutai dopo averla ringraziata e chiesi informazioni ad un signore dove potevo trovare il cimitero, fortunatamente ebbi informazione subito ed anche una guida. Entrai dai grandi cancelli e mi guardai intorno cercando di intravvederlo, era fin troppo grande quel posto ma lo avrei cercato ovunque ora.

Stavo correndo ed ebbi intravisto una figura a qualche metro da me, in piedi con le mani congiunte dinnanzi una lapide, non riuscivo a vederlo in volto poiché un alberello gli copriva il volto, ma vedevo i capelli.. un rosso sbiadito.

Quello che successe dopo sembrava essere tutto più lento, un video a rallentatore.

Io che incominciai a correre veloce.. chiamai il suo nome due o forse tre volte per farmi sentire, lo gridai che la gola mi fece male.

Lo vidi. Era lì. Era lui.

Mancava poco, davvero pochissimo.

Stava correndo anche lui e già piangeva, d'altronde lo facevo anch'io.

La distanza non c'era più, ci stavamo abbracciando finalmente. Il suo profumo, il suo calore.. pensai che fosse la vita, ma lui lo era già, lui era tutta la mia vita.

Ci accarezzammo e lui era così piccolo rispetto a me e quando le lo feci notare si mise a ridere e in quel momento pensai che avrei voluto morire fra le sue braccia..

Però non riuscì a pensare in quel momento ad altro se non a che il mio pensiero si stava avverando. Michael gridava e cercava di sorreggermi, non capii cosa stava succedendo, ma ero con Michael ed anche se era stato un solo pensiero, volevo fosse così veramente. Lasciai scendere lungo una guancia una lacrima mentre Michael mi diceva di restar sveglio, non ci riuscivo.. Non ci riuscì.

Kik• ❆ Muke ClemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora