Capitolo 2

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La svengo suona e così la lanciò subito per aria la odio con tutta me stessa, mi alzo dal letto contro voglia e vado a fare la doccia, non ho tempo per fare colazione ho l'appuntamento con il signor Donner alle 8:15 alla trattoria, uscita dalla doccia metto un jeans chiaro aderente con una maglia a roche bianche e rosa il mio adorato orologio, e le scarpe supera panna (foto sopra come si vesta Valery)
Pettino i capelli mi trucco come di mio solito è metto la mia sciarpa beige, poi la bora e le chiavi. Chiuso la porta con le mandate perché ci sono stati dei ladri in settimana e hanno svuotato diversi appartamenti, scendi le scale e apro auto, oggi fa più freddo del solito, la trattoria dista un po da casa mia, dopo un paio di minuti sono al entrata di questo trattoria rustica da come posso vedere, è tutta di legno sembra un bungalow, e così caldo e accogliente che mi viene subito da sorridere per uno stranissimo motivo a me sconosciuto , mi avvicino alla cassa dove c'è una signora

"Buongiorno, sarei qui per parlare con il signor Donner!"

"Oh certo, si accomodi a uno dei tavoli lo vado subito a chiamare "

"La ringrazio "

Mi allontano dalla cassa, e mi siedo a tavolino, è una tavola calda molto rustica, mi piace mi fa sentire a casa, adoro odore di cibo che c'è 'e accogliente

"Signorina Smith?"

Mi giro e quando vedo i suoi occhi verdi mi incanto, e castano ed alto, e vestito molto sportivo ha un jeans e una felpa della Nike bianca e nera, ha le labbra carnose ...

"Eh.. Si sono io"

Si avvicina a me socievole e mi sorride

"Sono Nicola Donner"

"Piacere di conoscerla"

"Puoi darmi anche del tu, abbiamo pochi anni di differenza credo"

"Ho 23 anni"

"Io 27, accomodati non stare lì impalata, ho originato una cioccolata calda con biscotti per entrambi spero ti piaccia"

"Oh la ringr- ti ringrazio, si mi piace "

"Mia madre mi ha detto che ti farebbe piacere lavorare qui, io non posso permettermi uno stipendio tanto altro "

"Va bene, Adele già mi aveva avvisato, io sono disposta a lavorare qui per me va bene, ho già lavorato in un ristorante a New York come cameriera "

"Ah, mi fa piacere, Be vedi qui invece sono tutte ragazze e ragazzi che non hanno esperienza, quindi sarai l'unica con più sicurezza... Per me puoi anche incorniciare adesso se per te va bene "

"Eh.. Si sì certo .. Ah e chiamami Valery .. Solo Valery "

"Ok,è vero conosco solo il tuo cognome "

Una cameriera ci porta la cioccolata calda e i biscotti

"Bene ... Eh.. Avete delle divisa?"

"No solo un camice che devi portare per igiene ma non hai nessuna divisa, ora mangiano"

Bevo la cioccolata ed è deliziosa, poi sento la risatina di Nicolas, lo guardò e vedo che sta ridendo proprio di me

"O dio fa che non è quello che penso!"

"Hai i le labbra sporche di cioccolato"

Sento le guancia arrossire e così sento che sorride ancora di più, mi pulisco in un istante

"Non sei la prima che si sporca le labbra con la cioccolata, attenta questi sono i nuovi biscotti abbiamo un nuovo cuoco "

Metto il biscotto in bocca è un aroma di amaro e aspro si impossessa di me, è troppo disgustoso così lo sputo nel tovagliolo

"È così disgustoso?"

"Perché non lo assaggi o dio e orribile"

Incredulo prende il biscotto e lo mette tutto in bocca, ad un certo punto smette di masticare e scalo a sputarlo nella pattumiera è più forte di me e scoppio a ridere

"Ah e così ride del tuo capo!"

"No scusami"

Così divento il più seria possibile e questa volta è lui a ridere

"Scherzo, o dio e ora chi farà i dolci!"

"Posso farlo io sono brava !"

"Sicura ?"

"Be migliori di questi biscotti sicuro "

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