Sogno o realtá?

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Nonostante le aspettative, la notte, purtroppo, non si preannunciò tranquilla, infatti, tutti fecero lo strano e stesso sogno : Andrew nella sala del trono di un immenso palazzo fiabesco in marmo bianco che maneggiava un arco, una faretra piena di frecce e un corno.
Spinto dalla curiositá, però, suonò quest'ultimo.
D'un tratto, per il grande fracasso che lo strumento aveva provocato, si svegliarono nello stesso momento e si ritrovarono come per magia nel luogo in cui era ambientato il sogno.
Sadie si guardava intorno attratta da tutta quella magnifica architettura e da tutta quella maestositá, ma i suoi amici non furono comunque da meno.
- Wow... è mozzafiato questo palazzo! - esclamò Sadie, estraendo dalla sua bisaccia il blocco da disegno con la matita, e incominciando a abbozzare uno schizzo. - Io penserei a ben'altro che all'architettura in questo momento... - disse Agnes - Infatti...Dove siamo finiti? - chiese Luna.
D'un tratto guardandosi intorno videro i quattro troni del sogno : Che fosse un segno del destino tutto ciò? Voleva significare qualcosa? Era tutto un sogno oppure era la realtá? Qualcuno ha interferito con la realtá in modo che noi arrivassimo qui?
- Domande senza alcuna risposta - pensarono.
- Ma che posto è questo? - chiese Alex
- Soprattutto perché ci troviamo qui? - domandò Andrew.
In un determinato momento, Sadie fu attratta come da qualcosa che la spinse ad andare verso uno dei troni e a prendere due spade legate in un unico fodero : una era una sciabola dalla lama fine e leggera, l'altra era una spada più grande, pesante e letale. Se lo legò alla vita e tornò dai suoi amici, che anche loro, fecero lo stesso dell'amica e presero le altre armi disposte sugli altri troni.
Andrew prese un arco, mise sulla spalla una faretra piena di frecce e un corno identici a quelli del sogno.
Luna legò alla vita un affilato pugnale assieme ad una boccetta contenente uno strano liquido rosso scuro.
Alex fu attratto da uno scudo raffigurante un leone rosso e da una spada argentea scintillante con un leone dorato sul manico.
Agnes, si apprestò a prendere ciò che rimaneva, cioè un bracciale dorato con alcune gemme incastonate, quando d'un tratto un Minotauro (sì, ho detto proprio un Minotauro) sbucò dal retro di una colonna e incominciò a brandire la sua ascia.
Agnes e Luna si nascosero spaventate da tutto quel trambusto, mentre Sadie, Alex e Andrew tentarono la sorte.
Andrew prese una freccia dalla faretra, la incoccò, tese la corda, mirò al Minotauro e la scoccò.
In pochi secondi il Minotauro cadde a terra ferito; una ragazza alta e dal fisico robusto, ma non eccessivamente, sbucò da un corridoio e si apprestò a soccorere la creatura.
- Cosa diamine è successo ? Chi siete voi, servi della strega Bianca per caso?! - azzardò la ragazza.
- Non-non sappiamo nulla di questo posto... - disse Sadie, un po' spaventata.
- Bugie - rispose la ragazza, sguainando la spada dal fodero e avvicinandosi alla castana.
Anch'essa però, prese la spada che aveva e, come se avesse un attacco di adrenalina, incominciò a duellare con l'avversaria : prima puntò su alcuni affondi, ma la ragazza li schivò, poi menò vari fendenti nel tentativo di ferirla.
Sadie ripetè lo schema per un po' in modo da far stancare l'altra duellante e, d'un tratto, con un movimento fulmineo, seguito da una giravolta che le permise di prendere la spada dalle mani della ragazza, la disarmò, puntandole una spada dietro al collo, mentre l'altra alla gola.
Sadie fece un piccolo sorrisetto soddisfatto, ma non ebbe neanche il tempo di girarsi, che un'altra lama fredda fu puntata al suo stesso collo e una voce misteriosa parlò :
- Posa l'arma... ora -.
La castana fece come le aveva detto la voce, poi si girò e vide un ragazzo moro apparirgli davanti al viso.
- Chi sei tu? - chiese.
- Sono Caspian X, re di Narnia - disse l'uomo - e lei è Katie - continuò indicando la ragazza che l'aveva appena sfidata.
- Io sono Sadie Lancaster e loro sono Agnes, Alex, Luna e Andrew - disse, parlando dei suoi amici.
Caspian riposò la spada nel fodero e chiese:
- Siete umani giusto? -
- Sì, certo - risposero tutti gli amici in coro.
- Allora, seguitemi - finì il ragazzo, rivolgendogli un cenno col capo.

Le cronache di Narnia : i sei della ProfeziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora