Via per Parigi

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Decise di andare in aereoporto senza prenotare un volo...ma come avrebbe fatto a far passare le armi ai controlli...oh giusto, il suo amico James in questi giorni doveva andare giusto a parigi e ci andava con la sua barca: ma che fortuna, decise di affidare a lui lo zaino dicendogli di non aprirlo, sapeva che il suo amico lo avrebbe ascoltato.

Una volta preso i soldi dalla cossaforte di casa sua Joel andò in aereoporto con un taxi e si imbarcò.

quando salì sull'aereo erano le 19.35 ci mise 5 ore ad arrivare a destinazione.

quando scese dall'aereo prese un taxi e si fece trasportare all'hotel in cui aveva prenotato una stanza prima di partire: si chiamava "hotel Beaubourg" nella 11 Rue Simon le Franc.: un Hotel tre stelle vicino al Centre Pompidou abbastanza carino, i pavimenti erano tutti ricoperti da una moquette rossa, le porte delle stanze erano semplici e faceno pensare che le stanze non fossero un granchè ma tutto sommato non era male: aveva scelto di andare in un hotel così per non dare nell'occhio. quando arrivò in camera chiamò James e gli chiese se era arrivato:- Si sono arrivato, sono nell'Hotel ehm...bea...u...senti non sono bravo con il fran- Joel lo interruppe:- Hotel Beaubourg?- gli chiese:-Si...ma come fai a saperlo?- -Anche io alloggio qui sono nella stanza 170-

-Oh bene, fantastico! Non sono mai stato con un amico in vacanza, ci divertiremo! Ehi io sono nella stanza 171 sono di fianco a te!-

Joel dovette interrompere la gioia del suo amico- Mi dispiace ma sarò sempre fuori con...con i miei genitori, vedi...dobbiamo visitare Parigi tutti insieme dicono-

La felicità di James si spense.- Ah...ok...vieni in corridoio ti do lo zaino-

Joel uscì dalla stanza e incontrò il suo amico.

-Lo hai aperto?-

-Ciao anche a te...comunque no...dove sono i tuoi genitori?-

-ehm...sono fuori...stanno facendo un giro dell'Hotel-

-Ok...vabbè ci si vede poi.- accennò un sorriso e rientrò in camera

per fortuna che non lo aveva aperto sennò chissà cosa avrebbe pensato.

-Spero non ci sia rimasto troppo male- pensò Joel.

vabbè non era il momento di pensare alle smancerie,una volta rientrato in camera estrasse una mappa su cui aveva segnato il punto in cui gli scagnozzi di jimmy gli avevano detto di aver nascosto gli ostaggi.guardò su google maps e...aspetta...ma era un bistrot non una casa... va bene lo stesso era a 10 minuti dalla Torre Eiffel "Pier Cafè" bene ora almeno sapeva esattamente dove andare...ma prima era meglio fare colazione, erano le sette del mattino li a Parigi oramai.


Un ragazzo normaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora