cap.2-dannato come il diavolo

33 5 1
                                    

era sangue ciò che scorreva nelle vene no?continuava a ripetersi Henry mentre cercava di capire come avesse potuto sentirsi così di fronte ad una ragazza appena conusciuta..

doveva togliersela dalla testa,lui era dannato,dannato come il diavolo..

lei..semplicemente era troppo timida e pudica per i suoi gusti,anche se non aveva fatto nessuno sforzo per mostrarsi gentile con lei..

aveva bisogno di sesso o di  un qualsiaso atto fisico che potesse dargli sollievo da ciò che gli gravava nel cuore se era ancora vivo e non di pietra

'è stata solo una svista..un caso..' si mise a credere,convinto del potere della sua mente,ormai l'unico che riusciva a comandare discretamente.

"Mr.Crowel..?"lo chiamò una tipa che apparteneva al corso in cui faceva d'assistente,dopo essere tornato a recuperare il resto della sua roba due volte perchè era corso dietro  a Lucy.

"si?"le rispose domandandosi che cavolo voleva da lui

"l'ho vista qui...da solo..vuole che le faccio fare un giro?" chiese con uno sguardo provocante spingendo il seno in fuori dalla scollatura

certo poteva lasciarsi tentare da quella rossa tutta gambe..

"sono di fretta,sarà per la prossima volta.."le comunico il più freddamente possibile,non se lo spiegò ma tutto in lui sembrava tendersi agli estremi di ciò che era sempre stato e non ne capiva l'esigenza che iniziava a farsi strada in lui..

'sono sempre stato bene da solo,e non avevo mai rifiutato nessuna prima d'ora..sarà l'eta?'

andava per i ventottto forse l'idea di una famiglia iniziava a farsi strada in lui?nelle sue vene sporche di odio,violenze ed egoismo?

poteva davvero cambiare una persona con quel passato?possiamo sempre migliorarci ma in fondo non siamo il prodotto di ciò che siamo stati?di ciò che abbiamo subito?

esausto da quei pensieri che lo avevano toccato in maniera impropria e spaventosa ordinò una pizza e si lascio cadere pesantemente sul divano

niente sarebbe cambiato.

perchè poi doveva succere una cosa del genere se lui non voleva?

"roba da pazzi.." mormorò a se stesso

'guarda cosa è stata capace di farmi pensare quella ragazza' a quel pensiero chiuse gli occhi e nel sonno le sue labbra sorrisero.

ci sarebbe stata speranza?anche per uno dannato come il diavolo?

................................................................................

-il giorno dopo-

Lucy  aveva passato una notte invasa dagli incubi e ora che si accingeva a raggiungere l'università imprecò mentalmente perchè aveva bisogno di un litro,come minimo,di caffè se voleva sopravvivere  a quella lunga giornata senza addormentarsi in aula..

"ah..scusami" disse un ragazzo con gli occhiali e capelli arruffati dopo averle fatto cadere i libri

dalle mani,quando il peso dello zaino diventava troppo li teneva in mano alle volte,lui si piego e glieli rese uno dopo l'altro.

"tranquillo..e grazie"gli sorrise,sembrava simpatico..ma non poteva esserne certa perchè non aveva mai avuto un amico le relazioni intime con gli altri erano un limite per lei,pur non essendo autoimposto ma semplicemente era un dato di fatto.

"sono Daniel comunque" le tese la mano e lei gliela strinse leggermente

"Lucy" ricambiò lei ritirandosi  frettolosamente da quel contatto indesiderato

"ci si vede in giro"si arruffò i capelli e girò i tacchi andandose via..

'così strano' pensò avvertendo subito un brivido,allora si voltò sentendosi osservata e vide Henry che sbatteva contro il muro la spilungona baciandola, che ieri l'aveva minacciata,ma che con lo sguardo puntava su di lei

"che velocità.."mormoro a bassa voce dirigendosi il più lontano possibile da quella scena che le dava un'immensa tristezza

ma non gliene fregava niente se li beccavano?scosse la testa e s'incamminò verso la sua lezione,scordandosi del caffè

...........................................

"vattene e sparisci dalla mia vista!"grugnì Henry staccandosi dalle labbra di Amelia

"cosa?" disse lei intontita

"hai bisogno dello spelling?"l'afferrò per le braccia e la spinse via dal suo corpo

"fatti un giro e che cazzo...-le chiarì il concetto

"e non ricattarmi mai più stronza!"  e si dileguò nel mare degli studenti

'baciami adesso o dirò tutto quello che so Henry Crowel sono appena uscito di prigione e nessuno lo verrà mai a sapere' eccole le parole che Amelia gli aveva rivolto appena arrivato all'università quella mattina un'ora fa

come poteva sapere la sua storia quella puttana? e perchè lo voleva baciare così all'improvviso?

per un attimo aveva incrociato gli occhi di Lucy e...

"cavoli,scus..."una mora gli andò in contro a testa bassa ed era proprio lei che quando lo vide si pietrificò e si allontanò di un passo incerto

lui avanzo invece sospinto da una forza piu oscura e inebriante che avesse mai contratto

cos'era mai l'adrenalina a confronto?

desiderio liquido ecco ciò che sentiva se non di più

"smettila di scusarti"sussurrò appoggiando le braccia al muro dove lei era andata a sbattervi contro con la schiena

"non fai altro da due giorni,mhm.."si chinò curioso del suo profumo e impazzì quando si accorse che non  lo portava ma che era semplicemente la sua essenza ciò che annusava..

"cosa..cosa sta facendo?"chiede la ragazza impaurita anche se iniziava a sentirsi invadere da qualcosa di nuovo,di vivo che mai aveva provato e sembrava farla stare bene,farla uscire dai suoi soliti schemi mentali...

era come un animale selvaggio da domare,addomesticare..

per un attimo aveva incrociato gli occhi di lucy e...no si disse non poteva farlo accidenti

"niente,assolutamente niente.."chiuse gli occhi e respirò forte,strinse i pugni e lasciando cadere le braccia lungo i fianchi se ne ando più frustrato che furioso di prima

guai a chi lo avesse incrociato..

lei tremava contro il muro,si sentiva febbriciante dopo quell'istante così inteso..

ma dopo qualche minuto raccolse le sue cose che le erano scivolate all'assalto di Henry e se ne ando stordita in classe..






La ragazza (a)sociale.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora