L'Incontro

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Erano circa le 8 di sera

"ATTENZIONE CRIMINALE IN CIRCOLAZIONE, SI PREGA DI RIMANERE IN CASA, E VI RICORDO CHE CHIUNQUE AIUTI IL FUGGITIVO, SARA PUNITO" Coosaa?!? Qui? Questa è la mia occasione.... Meglio che vada...

Ah non mi sono ancora presentata? Io sono Alex, ho 15 anni, vivo con mio fratello, e, il mio più grande sogno è quello di conoscere un pirata. Questo, è tutto quello che dovete sapere su di me, dove eravamo.... ah ecco...

"JACOB IO ESCO" urlai a mio fratello, dopo aver sentito la notizia del fuggitivo "NO, TU NON VAI DA NESSUNA PARTE CON QUEL TIPO IN CIRCOLAZIONE" Sempre le solite lamentele, e come al solito io non lo ascolto, uscii di casa correndo, le strade erano deserte, riuscivo a vedere solo i soldati in giacca rossa che "correvano", per me sono sempre stati buffi, mi incamminai per una stradina silenziosa quando una voce mi fece sobbalzare "ALEX, COSA CI FAI QUI, TORNA SUBITO IN CASA è PERICOLOSO QUI FUORI" era Luke una delle guardie, lo conoscevo da tantissimo tempo, "Devo fare una commissione per mio fratello, faccio subito" Le peggiori scuse del mondo, chi mai ci cascherebbe, per come è protettivo Jacob, sono sicura che mi avrebbe legata ad una sedia, pur di non farmi uscire "OK ma fai presto però" mi disse per poi allontanarsi, COSA?! Ci ha creduto? Lo ammetto, Luke non è mai stato tanto sveglio. Andai dal fabbro, bussai "Hei c'è nessuno sono io Alex" nessuna risposta, spinsi un po' la porta, era aperta, moolto strano, entrai, l'asino che era legato ad un macchinario, era agitato, mi avvicinai per calmarlo, da quel che ho capito Will non c'è, al suo posto però c'è il padre, un ubriacone, lo vedo sempre con una bottiglia di Rum in mano. Notai poi sul tavolo degli attrezzi un cappello, nero, ad essere sincera non lo avevo mai visto, stavo per prenderlo quando sentii un colpo sulla mano probabilmente di una spada, sussultai, girandomi vidi una figura con i capelli leggermente arruffati ed essi erano fasciati da una bandana rossa "Ehi sei tu quello a cui danno la caccia?" gli chiesi, nel frattempo mi teneva puntata una spada contro "Hai qualcosa di familiare, ti ho minacciato altre volte?" mi disse, "mi conoscono tutti qui, ti pare mica giusto che io non ho qualcosa con cui difendermi, lascia che mi prendi una spada" un sorriso mi si stampò in faccia, non avevo mai duellato con un qualcuno al di fuori di Will, questa credo sia la volta buona, mi fece cenno di si, presi la prima spada che vidi, e gli e la puntai contro "Credi sia saggio, ragazza, incrociare le lame con un pirata?" lo guardai decisa, "Hai iniziato tu" questa fu la mia riposta, poi l'unica cosa che si sentiva erano il rumore secco delle spade che si scontravano, "Sai ciò che fai, te lo concedo" Mi disse, " in quanto gioco di gambe?, un passo qui" seguivo tutti i suoi movimenti ed ad ogni passo le nostre lame si scontravano "Molto bene, un passo in dietro" Non capivo cosa stava facendo, fino a quando mi disse un semplice "Ciao" capii la sua intenzione, durante i "passi di ballo" che abbiamo fatto si è girato verso la porta in modo tale da poter uscire senza problemi, ma fui più veloce è bloccai la porta, lanciando la mia spada contro di essa, che si conficco nel chiavistello, impedendone l'apertura, "Ma che divertente giochino, quello che non mi diverte è che tu mi impedisci la fuga, solo che ora, sei disarmata" mi disse con un sorriso accattivante, vagai un attimo con lo sguardo in cerca di un arma, poi mi girai, e presi una spada che stava ancora immersa nel fuoco, era la stessa cosa, solo che ogni volta che le nostre lame si scontravano la mia produceva delle scintille, "Chi fabbrica queste?" mi disse indicando quelle che era una ventina di spade " DI CERTO NON IO, CON QUESTE MI CI ALLENO SOLTANTO" inizia a respirare in modo affannoso poi sentii le voci delle guardie, mi avvicinai all'unica via d'uscita, il pirata mi guardò poi prese la pistola me la puntò e mi disse "SPOSTATI...PER FAVORE" ero pietrificata, non sapevo con precisione perché non lo volevo far scappare, forse perché sapevo che non lo avrei più visto, caricò l'arma, in segno di avvertimento "Questo colpo non è per te" lo guardai in modo confuso poi sentii il rumore del vetro infranto, vidi il pirata cadere a terra e dietro di lui c'era il padre di Will, le guardie entrarono, e una di loro disse "Ottimo lavoro signor Brown, grazie per aver collaborato alla cattura di un pericoloso fuggitivo", Brown? Ma Will non porta di cognome Turner? Quindi non è suo padre... l'uomo che CREDEVO fosse il padre di Will, barcollando disse "Ho fatto solo il mio dovere civico signore", " Credo che ricorderemo questo giorno in cui Capitan Jack Sparrow è QUASI scappato, portatelo via" disse il soldato, Luke, che stava nel gruppo mi guardò "Per fortuna stai bene, Alex" mi disse "Non è come credi, lui... che ne farete?" gli chiesi anche se sapevo già la risposta, mi stavo pentendo di non averlo fatto scappare, "Sarà impiccato Alex, mica ti ha fatto del male?" ero stufa di tutta quella protezione "Sei quasi peggio di mio fratello" gli dissi, lui rise, io no, ero immersa nel rimpianto.

Ohayo spero che questa storia Vi piaccia, se avete qualche consiglio scrivetemelo nei commenti,
Beyond: non scriverà nessuno e tu lo sai
ZITTO BABBANO
Ryuk: VAI ALEX FALLO NERO
.-.
Non fateci caso a loro amano dare fastidio ;)
Ciaoo


I PIRATI DEI CARAIBI: La maledizione della prima LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora