Vernice sui vestiti

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Eravamo 4 quella sera:William, il più grande del gruppo, Giovanni, il suo migliore amico esperto di droghe, Francesco, un mio amico con cui condividevo tutto, di solito era quello che portava la roba e organizzava feste e poi c'ero io, il più piccolo di tutti,ancora inconsapevole di ciò che è la vita.
Erano le 2 e 16 di notte, me lo ricordo perché Willi mi chiese che ora erano, lui aveva molta stima di me, mi diceva sempre che sarei diventato famoso per un motivo che non sapeva neanche lui.
Io per uscire a quell'ora della notte logicamente sono dovuto scappare di nascosto con l 'obbiettivo di tornare prima che si alzasse mio padre cioè verso le 6, comunque, eravamo in un posto nel mio paese dove di solito ci riunivamo per passare le giornate a cazzeggiare, avevamo tutto il necessario:alcool, fumo,vernice rossa, nera e blu, bombolette, cartine e filtri e una spenzieratezza nella testa che solo i ragazzini hanno.Per circa 1 ora passamo il tempo a farci, cazzeggiare, guardare le ragazze che passano e a prenderci in giro, poi Giovanni si alzò prese la borsa con la vernice e le bombolette e senza dire niente tutti lo seguimmo,avevamo già capito che voleva sporcare qualche muro cosi ognuno prese l'occorrente e ci divertimmo come pazzi a spruzzarci la vernice addosso e alla fine fummo soddisfatti anche per il bel lavoro fatto, quel graffito è ancora lì e ogni volta che passo da quella via lo guardo fisso e mi vedo me con quella bomboletta in mano a divertirmi con la mia compagnia, giuro che mi vengono i brividi.

"Niente è meglio di quella senzazione no, quando uno sbirro sa come mi chiamo ma non sa che faccia ho."

Emis Killa - Colpo di fulmine

Ecco vedete per questo Emilietto mi è entrato nella testa.
Alla fine della nottata salutai i miei fratelli e arrivai a casa circa alle 5 e 50 e appena mi misi a letto mio padre si svegliò.

Quella notte è stata fortunata e fantastica.

Killa non farti e fai il serioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora